Scritto da Marco Bartalotta
Foto: Ansa

Una squadra irriconoscibile, senza anima e senza energie. La Roma è ormai sull’orlo della depressione sportiva. I tifosi non ne possono più e temono il peggio.

Ogni anno la squadra viene smantellata dalle cessioni, quest’anno in modo particolare. Tutto il mondo sportivo è rimasto attonito e meravigliato dalle cessioni di Nainggolan  e Strootman. Per Alisson potrebbero starci delle attenuanti in quanto la somma entrata nelle casse della Roma è sicuramente da considerarsi importante. Per il belga e l’olandese invece non si è capita la ragione. I due calciatori rappresentavano la spina dorsale della squadra insieme a De Rossi. La cessione di due elementi così importanti è inammissibile e incomprensibile.

Le squadre si costruiscono sui punti cardine non con giovani da sperimentare o nomi altisonanti che poi si dimostrano inevitabilmente dei flop. I tifosi indicano principalmente due colpevoli, escludendo Di Francesco. Monchi e Pallotta rappresentano per loro i due personaggi che hanno trascinato la Roma in questa situazione. Non se la prendono con mister Di Francesco in quanto si tratta dello stesso allenatore che ha portato la squadra a disputare una semifinale di Champions League, chiaramente con un’altra rosa di calciatori a disposizione. La disfatta di Madrid era nelle possibilità, ma quella contro il Bologna è risultata inammissibile. Senza nulla togliere in termini di rispetto alla squadra felsinea, non si può essere surclassati da una compagine che, visto l’avvio di campionato, sarà destinata a lottare per la salvezza. In campo al Dall’Ara c’erano dei fantasmi non dei calciatori. Questa impressione hanno dato i giallorossi agli occhi attenti dei tifosi e dei critici sportivi. Mister Di Francesco non sa più che pesci prendere. Prova moduli e formazioni, ma il risultato è sempre lo stesso.

I prossimi match saranno molto impegnativi. Mercoledì, nel turno infrasettimanale, i ragazzi di Di Francesco se la dovranno vedere contro il Frosinone squadra che, nel posticipo serale della quinta giornata, ha messo in difficoltà addirittura la capolista. Poi, sabato alle 15,00, il derby, che si preannuncia come l’ultima spiaggia. Come succede spesso, in caso di ulteriore mancanza di risultati, molto probabilmente salterà la panchina. Sulla porta d’ingresso a Trigoria potrebbero affacciarsi Montella, Ranieri e Conte.      

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