Scritto da Alessandro Maria Savoia

Liverpool e Chelsea continuano a vincere e convincere in Premier. I Reds di Jurgen Klopp escono dalla difficile sfida di Londra contro il Tottenham con 3 punti e un pieno di certezze: saranno un avversario più che ostico per chiunque.

La sfida viene decisa da Wijnaldum, elemento sempre più imprescindibile per l’undici dei Reds, e Roberto Firmino. Accorcia le distanze, nel recupero, Erik Lamela: per l’argentino si tratta della prima rete in stagione, dopo aver chiuso la scorsa con una doppietta all’ultima giornata (le sue uniche due reti in Premier l’anno scorso). La risposta del Chelsea di Sarri (e sempre più sarriano) arriva puntuale: 4-1 al Cardiff a Stamford Bridge.

Hazard vero mattatore con una tripletta. Chiude i conti uno splendido gol di Willian: ritrovare anche le giocate del brasiliano sarebbe fondamentale per le speranze di successo dei Blues. Segue a soli due punti il City di Guardiola, che nonostante il leggero svantaggio rimane, a detta di Maurizio Sarri, il vero favorito per la vittoria finale della Premier League. Che sia scaramanzia o no i Citizens si sbarazzano agevolmente del Fulham di Jokanovic grazie alle reti di Sanè, Sterling e David Silva. Inanella la seconda vittoria di seguito lo United di Mourinho, “uscito” forse dalla crisi di risultati di inizio settembre. I Red Devils passano 2-1 sulla sorpresa Watford non senza qualche difficoltà: è la rete di Smalling, dopo Lukaku, a regalare i tre punti al Manchester lanciandolo a quota 9 punti (a -6 dalla vetta) insieme a Tottenham e Arsenal.

Passo falso in Liga invece per il Real Madrid. Lopetegui si ritrova quindi a gestire due punti di svantaggio sul Barcellona dopo il pareggio contro l’Atletico Bilbao. Le Merengues acciuffano il pareggio con Isco dopo il vantaggio dei baschi firmato Muniain. Sorte simile sembrava dovesse toccare ai rivali del Barcellona che contro la Real Sociedad vanno sotto, a sorpresa, grazie alla rete di Elustondo. Ma a differenza dei biancorossi di Bilbao in questo caso la compattezza basca non è sufficiente: Suarez e Dembelè (curiosamente Real Madrid e Barcellona pareggiano esattamente allo stesso minuto, il 63esimo) ribaltano la gara e lanciano i blaugrana in vetta a punteggio pieno. Male, anzi malissimo, l’Atletico che pareggia contro l’Eibar in casa e rimane a quota 5 punti, lontanissimo dalle zone nobili della classifica dopo soli 4 turni. Al Wanda Metropolitano si sono sentiti i primi, timidi, fischi. Dopo il Real Madrid secondo ben cinque squadre si spartiscono la terza posizione: Celta Vigo, Espanyol, Getafe, Girona e Alaves.

Passiamo in Francia dove il Psg sbriga la pratica Saint Etienne con un sonoro 4-0. I parigini sono sempre in controllo della gara: vantaggio di Draxler, raddoppio di Cavani su rigore e poi via alla goleada con Di Maria e il giovane Diaby. Se Buffon si gode la partita dalla panchina con Tuchel sembra avere nuova vita il settore giovanile, spesso snobbato, del club francese: Diaby, Nkunku (entrambi utilizzati a partita in corso) insieme al figlio d’arte Weah e Nsoki trovano sempre più spazio nelle facili sfide del campionato transalpino. Provano a tenere il passo dei campioni in carica Lille, Marsiglia e Tolosa (tutte a quota 10 punti). L’Olympique di Rudi Garcia vince 4-0 sul Guingamp, il Lille passa 3-2 sul campo dell’Amiens e il Tolosa strappa un 1-1 contro il Monaco, sempre più attardato con 5 punti in 5 turni di campionato. Seconda vittoria consecutiva per il Nizza di Patrick Vieira, orfano sempre di un Balotelli fuori forma e criticato, che si porta a 7 punti insieme al Lione.

Infine la Bundesliga. Il Bayern Monaco vince la complicata sfida contro il Leverkusen ma perde pezzi: Tolisso subisce la rottura del crociato e Rafinha la lesione del legamento della caviglia. A tenere banco, più del 3-1 finale che fa mantenere salda la vetta ai bavaresi, è proprio la questione infortuni. Soprattutto il laterale brasiliano è obbligato a uscire dopo un intervento, obiettivamente molto duro, di Bellarabi che viene infatti espulso. “Inizio a stufarmi” è il senso delle dichiarazioni di Kovac nel post partita, che dopo Coman perde altri due tessere fondamentali del proprio puzzle, e vede i propri ragazzi tartassati, a suo dire, da ripetuti interventi fallosi. Più duro Hoeness: “Quello di Bellarabi è un fallo da malati di mente. Merita tre mesi di squalifica per stupidità". Dietro il Bayern, dal Borussia al Mainz (2° e 6° posizione) rimangono tutte appaiate a 7 punti. Il Dortmund supera l’Eintracht 3-1 facendo vedere, si spera, i primi segni dei dettami di Favre. Ottima prova per Jadon Sancho, che subentra a partita in corso, e piccola curiosità su Paco Alcacer: la punta, arrivata dal Barcellona, segna all’esordio e al primo tiro tentato. Si risolleva il Lipsia vincendo 3-2 in casa contro l’Hannover e raggiungendo quota 4 punti.

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