Scritto da Bruno Bertucci

Questa volta sono bastati appena 270 minuti per stabilire le distanze e le gerarchie con la prima della classe.

La Vecchia Signora espugna il Tardini dopo una partita abbastanza maschia in cui gli emiliani hanno venduta cara la pelle. Mandzukic, prima, e Matuidi, dopo, pieganoi gialloblu, che vanno a segno con Gervinho. Giornata rosea, anche, per le milanesi. Il Diavolo vince contro una Roma spenta e priva di carattere: Kessiè al trentanovesimo apre le ostilità, pareggio di Fazio dagli sviluppi di un angolo e rete di Cutrone al 95simo che fa esplodere San Siro.

Nerazzurri che rifilano tre gol ai felsinei (in rete Nainggolan, Candreva e Perisic). La Lazio vince il derby contro il Frosinone e la Samp distrugge un Napoli troppo timido per 3 a 0 (standing ovation per l’ex Quagliarella, che dipinge con il tacco di “manciniana” memoria una traiettoria che farebbe invidia al miglior Raffaello). Il 5 a 3 del Sassuolo contro il Genoa è la gara con più gol in questo torneo, al momento. Vogliamo chiudere il pezzo con una considerazione: si citano sempre i tifosi (vero cuore pulsante del calcio) come indisciplinato, ma osservando con attenzione le partite di Serie A possiamo notare come siano i tesserati i primi a non rispettare delle disposizioni. Due esempi? Daniele De Rossi persevera nell’indossare una fascia da capitano personalizzata, mentre Mr. Simone Inzaghi usciva costantemente dall’area tecnica (di dimensioni abnormi). Che siano loro i primi a dare il buon esempio, con l’augurio che i mass media si concetrino anche su di loro lasciando gli ultras di esprimere i loro ideali e valori con passione.

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