Analisi dell'undicesima giornata del Campionato Italiano di Serie A

LOTTA PER IL TITOLO Juventus FC: 28 Pts AS Roma: 25 Pts Juventus e Roma tornano ad imporsi in contemporanea tra le mura amiche e sconfiggono un Parma ed un Torino oggettivamente mai all'altezza. La squadra di Allegri, schierata con il 4-4-2 più consono alle conoscenze tattiche del mister livornese, superano addirittura per 7-0 i poveri ducali, relegandoli ad un ultimo posto decisamente solitario e disperato; decidono l'incontro le doppiette di Tevez, di Morata e di Llorente, insieme al gol di Lichtsteiner.

La netta superiorità bianconera ha palesato da una parte i limiti clamorosi del Parma, in una stagione di Serie A che si sta dimostrando assolutamente fuori portata per i ducali, mentre dall'altra ha aperto ufficialmente la nuova-era (in Campionato, dopo l'esordio in Champions) di Max Allegri sulla panchina bianconera: l'approdo al "suo" 4-4-2, proprio nel momento più critico per la stagione di Madama, sta portando la Juventus su una strada decisamente più conosciuta e con molte meno insidie. La Roma regola il Toro nel posticipo serale, e lo fa con un 3-0 secco. Decidono il terzino Torosidis, Keita ed il serbo Ljajic, approfittando di una formazione ospite non proprio a suo agio nel gestire il doppio impegno Europa League-Campionato. La squadra di Garcia riesce a non risentire della doppia batosta col Bayern e resta in corsa a concorrere alla vittoria finale della Serie A, non concedendo alla Juventus un distacco maggiore dei tre punti che, più o meno dallo scontro diretto dello Stadium in poi, stanno accompagnando in modo costante la cavalcata delle due formazioni di testa del nostro campionato.

CORSA PER L'EUROPA SSC Napoli: 21 Pts UC Sampdoria: 20 Pts SS Lazio: 19 Pts Genoa CFC: 19 Pts AC Milan: 17 Pts Udinese Calcio: 17 Pts FC Internazionale: 16 Pts Inizia a venir fuori, nel gruppo che concorre per i posti in Champions ed in Europa League, la maggior caratura tecnica del Napoli di Benitez. La squadra partenopea, nel posticipo domenicale delle 18:00, sistema con uno striminzito 0-1 la Fiorentina di Montella. A decidere il match del Franchi è il solito, inarrestabile Pipita Higuain, che regala la seconda sconfitta interna alla Viola e permette al Napoli di issarsi solitario al terzo posto. La tranquillità con cui Benitez è riuscito a gestire la piccola crisi di inizio stagione, seguente al disastroso Playoff di Champions contro l'Atletic Bilbao, è probabilmente alla base della rinascita degli Azzurri: fossi in Garcia, inizierei a preoccuparmi seriamente anche per il consolidamento del Secondo Posto. Chi stecca clamorosamente l'occasione di arrivare alla pausa per le Nazionali come terza forza solitaria della Serie A è la Lazio di Pioli: in una partita per certi versi maledetta, la formazione capitolina si arrende ad Empoli, col 2-1 finale che vede i padroni di casa segnare con i classici calci piazzati (Barba e Maccarone gli striker dei toscani) e subire appena il gran gol di Djordjevic (sesta realizzazione stagionale già per lui), prima di difendersi in maniera ordinata fino al triplice fischio finale. La Lazio non ha giocato la miglior partita della sua stagione, certo, ma, ancora una volta, con un pizzico di fortuna in più il risultato sarebbe stato certamente diverso dalla sconfitta. Tra la Lazio a 19 ed il Napoli a 21 punti si inserisce la Sampdoria, quarta da sola a quota 20. Il pareggio per 2-2 maturato nell'anticipo contro il Milan permette al gruppo di MIhajilovic di restare in corsa, nonostante la serie abbastanza ravvicinata di scontri diretti, per concorrere ancora a lungo per un posto in Europa. Non sarà facile, vista la lunga lista delle concorrenti e le loro carature tecniche (forse addirittura superiori a quella gruppo doriano), ma con una grinta così mai dire mai. I gol del match del Ferraris portano le firme di Okaka ed Eder per la Samp, mentre il Milan di Inzaghi, dopo il vantaggio del rinato El Sharaawy, ha riacciuffato il pari con un rigore di Menez: per il consorzio rossonero i punti salgono a 17, ed il distacco dal Terzo Posto (obiettivo forse dichiarato un po' troppo precocemente dai milanesi) inizia a farsi importante. Il Genoa resiste a Cagliari, sotto l'assalto di un gruppo rossoblù decisamente zemaniano e revitalizzato in maniera spaventosa rispetto alle prove opache di inizio stagione, ed esce con un buon pari per 1-1 dal Sant'Elia. Il vantaggio dei padroni di casa si materializza con Farias, mentre va alla storia, per gli ospiti, un autogol di Rossettini: un rigore per il Cagliari potrebbe rimettere tutto in discesa per la squadra sarda, ma Perin riesce ancora una volta a legittimare le voci che lo vedono essere l'autentico dopo-Buffon della Serie A ed ipnotizza il cecchino Avelar, regalando ai suoi un punto che fa decisamente morale, oltre che classifica. Un altro portiere che va sugli scudi, in questa giornata, è il nerazzurro Handanovic: poco serve, però, all'Inter il miracolo del suo estremo difensore sul rigore di Luca Toni, dato che l'Hellas Verona riesce comunque a pareggiare per 2-2 nel posticipo domenicale. Proprio Toni aveva mandato gli scaligeri avanti, prima di venir ripresi e sorpassati dalla doppietta di Mauro Icardi; del neo-entrato Nico Lopez, a tempo praticamente scaduto, il pari gialloblù. Ai limiti del comico, infine, la protesta di Walter Mazzarri ed il giustificare il pari subito col fatto che durante la partita abbia "iniziato a piovere": ok che uno non dovrebbe sbilanciarsi nel fare delle cronache o delle riflessioni ma… davvero, non ce la faccio proprio più! Il calcio è un gioco da uomini! Basta, Mazzarri, impara a prenderti qualche responsabilità! Resta da citare, nel gruppo delle pretendenti all'Europa (anche se temo che non ne farà parte ancora per molto) l'Udinese di Stramaccioni. I bianconeri rientrano nel novero delle formazioni che devono un favore al loro portiere (nel caso, Karnezis) per l'ennesimo rigore parato di giornata. Il greco impedisce infatti a Vazquez, bomber argentino del Palermo, di portare in vantaggio i suoi, dopo che i gol dell'1-1 finale erano stati siglati da Dybala, per i padroni di casa, e da Thereau per gli ospiti.

META' CLASSIFICA Hellas Verona: 14 Pts AC Fiorentina: 13 Pts Città di Palermo: 13 Pts US Sassuolo: 12 Pts Torino FC: 12 Pts Il gruppo di centro-classifica regista qualche pareggio ed un paio di sconfitte. Detto dell'Hellas, che impatta contro l'Inter per 2-2 e sale a 14 punti, la Fiorentina si fa battere da un Napoli rinato e cede per 0-1 al Franchi, ottenendo la seconda sconfitta casalinga; la squadra di Montella continua ad accumulare ritardo e distacco dalle posizioni europee che, ad inizio stagione, pareva le appartenessero davvero di diritto. A 13, insieme ai toscani, si porta il Palermo: l'1-1 del Barbera contro l'Udinese fa registrare, a favore dei rosanero, anche un palo di Dybala verso la fine del match ed un rigore sbagliato da Vazquez, con il portiere ospite Karnezis eletto migliore in campo al termine dell'incontro. Il Sassuolo pareggia contro l'Atalanta nell'anticipo del Sabato, in un inedito rendez-vous dei ben nove ex presenti nelle due squadre, e naviga tranquillo a 12 punti, dimostrando di avere i soliti, discreti valori tecnici che, probabilmente, a fine stagione varranno una salvezza serena e ben programmata. Proprio dagli emiliani, a quota 12, viene raggiunto il Torino: la squadra granata bissa la sconfitta di Giovedì notte, in Europa League, e si fa polverizzare dalla Roma per 3-0; il cammino dei torinesi continua ad essere un pericoloso sali-scendi, un'incostante alternanza di vittorie e sconfitte che forse (e sottolineo forse) potrebbe portare a decisioni abbastanza drastiche in ottica di prosecuzione del cammino in Europa.

BAGARRE-SALVEZZA Cagliari Calcio: 10 Pts Empoli FC: 10 Pts Atalanta BC: 10 Pts Chievo Verona: 8 Pts AC Cesena: 7 pts Parma FC: 6 Pts Nel gruppo pericolante, il Cagliari non riesce a dare uno strattone alla sua stagione e si ferma in casa contro il Genoa. Pesa come un macigno, sull'esito finale, il rigore sbagliato dal terzino Avelar: Perin si mostra ancora decisivo per i genoani e li salva da una sconfitta per certi versi clamorosa, ma il gruppo di Zeman riesce comunque a dare una bella impronta di sé in questa Undicesima Giornata. Il gol dei padroni casa è di Farias, che finalmente si sblocca ed alimenta le polveri dell'attacco del boemo, mentre gli ospiti trovano il pari, dopo un palo di Kucka, con la sfortunata autorete del difensore Rossettini. Approdano a 10 punti anche Empoli ed Atalanta: i bergamaschi pareggiano per 0-0 contro il Sassuolo, mentre i toscani compiono l'impresa di giornata e battono la lanciatissima Lazio di Pioli. Il risultato finale è un 2-1 che porta le firme di Barba e Maccarone, futuro e passato dell'attacco empolese, con due azioni che confermano la pericolosità sui calci piazzati degli Azzurri. La Lazio riesce appena a riaprire con Djordjevic, su assist di Candreva, ma poi non impensierisce mai in maniera notevole il portiere di casa, se non in occasione di un colpo di testa del sempre incerto Ciani. Le tre squadra relegate in piena zona-retrocessione sono il Chievo, il Cesena ed il Parma. I veronesi vincono lo scontro diretto contro i neopromossi romagnoli grazie alla doppietta, realizzatasi proprio al 90', dell'intramontabile Sergio Pellissier. Gli ospiti avevano pareggiato, appena due minuti prima, con il primo gol in Serie A di Duric al primo vantaggio del vecchio leone clivense. Il risultato di Verona regala speranza ai padroni di casa, ma, allo stesso tempo, materializza in modo un abbastanza clamoroso la pochezza delle ultime in classifica. Ridicolizzato, nel match pomeridiano dello Juventus Stadium, il povero Parma di Roberto Donadoni. Il 7-0 finale evidenzia nettamente il distacco tra la prima e l'ultima della nostra Serie A, un distacco che vale quasi la pena di inquadrare come una differenza di categoria. Il gruppo ducale non riesce mai a mostrarsi davvero all'altezza della partita e si arrende senza l'onore delle armi, cedendo clamorosamente alla superiorità bianconera e regalando la doppietta ai tre bomber di Madama (Llorente, Tevez e Morata), oltre ad un gran gol al terzino-tuttofare Lichtsteiner. Batosta, ultimo posto e situazione che inizia a farsi ,se non tragica, almeno disperata: qualcuno faccia qualcosa, oppure, è ora di iniziare a pensarci sul serio, il Parma saluterà con netto anticipo il nostro campionato.