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Verona - Il palcoscenico non è tipicamente adatto per accogliere match di questa portata e lo si vede dagli spazi vuoi, forse troppi per ospitare uno scontro salvezza che da queste parti non si vedeva da anni.

Nonostante ciò la parte più calda di Chievo e Crotone hanno mostrato il miglior lato di se stesse. Difficilmente ci ricordiamo una coreografia della tifoseria clivense, con tanto di fumogeni che riportano i colori societari. Da grande squadra il tifo continuo ed incessante per tutta la durata della partita per un Crotone che si ritrova, adesso, sempre più nel limbo della retrocessione.

Il Chievo vince per 2 a 1, grazie alla rete del calciatore più talentuoso dell'era Campedelli (parliamo ovviamente di Birsa) ed alla spennellata di Stepinski che ricorda il pittore Banski in quanto ad imprevedibilità e sostanza. Il Crotone, dal canto suo mette il pallone alle spalle di Sorrentino. Siamo lieti di citare l'autore del gol della bandiera: Tumminello. Il giocatore romano è tornato a regalare gioie ai calabresi dopo un bruttissimo infortunio al ginocchio. Clima festoso all'interno ed all'esterno del Bentegodi. Consci, tutti quanti, che ci sarà una vera e propria bagarre per non retrocedere con compagini del calibro di Udinese e Cagliari.

La serie A è anche e soprattutto questo, perché era da anni che non assistevamo ad una lotta per non retrocedere del genere. Questa volta ha vinto l'esperienza e la costanza dei gialloblu.