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Monaco di Baviera - La Roma limita i danni a Monaco di Baviera perdendo “solo” per 0 a 2. Ora è necessario, per la compagine giallorossa, lasciarsi alle spalle un mese intero di incertezze, in alcuni momenti molto evidenti, che hanno generato esiti disastrosi. Dal 5 ottobre (Juventus-Roma) al 5 novembre (Bayern-Roma) la squadra capitolina ha inanellato una serie di sbandate che hanno inciso fortemente sull’aspetto psicologico di giocatori ed ambiente.

Tra Juve, Napoli e Bayern sono ben 14 i goal incassati. Pura fantascienza se pensiamo alla roccaforte difensiva dello scorso anno. Anche i goal fatti lasciano spazio ad interpretazioni negative, solo 2 (entrambi contro la Juventus). La Roma ora appare una squadra “normale” e incute meno paura agli avversari che ora la affrontano con maggiore consapevolezza di portare a casa l’intera posta in palio. Improvvisamente le giocate di Gervinho appaiono banali e prevedibili, la grinta di De Rossi sembra essersi esaurita, il fiuto del goal di Destro scomparso, la presenza di Totti inefficace. Tutto sembra ridursi all’aspetto di una squadra come le altre, soprattutto in Europa dove invece le aspettative per questa stagione erano veramente molto importanti. Ora bisognerà ricominciare dal Torino. Domenica sera mister Garcia dovrà infondere ai suoi giocatori la sensazione di giocare una finale. L’importanza di disputare una gara convincente è determinante per riacquisire quella fiducia necessaria per conquistare definitivamente uno spazio tra le squadre più forti d’Europa. Per quanto riguarda i tifosi, sono ugualmente disorientati. Svanita amaramente anche l’illusione di essere una squadra che può ambire a qualcosa di importante. Ora però, il compito più significativo per avviare la ripresa è proprio il loro.

Domenica sera la curva Sud dovrà far sentire totalmente il suo apporto alla squadra con il consueto affetto, per ricominciare a riprendere quel cammino che per un mese intero è stato bruscamente interrotto.