Analisi sulla Nona Giornata del campionato di calcio Italiano.

LOTTA PER IL TITOLO - Juventus FC: 22 pts AS Roma: 22 pts Era nell'aria, ed alla fine è arrivata: la Juventus perde la sua prima partita anche in Serie A, e lo fa nell'insidiosa trasferta di Genova. Contro la squadra di Gasperini, ben messa in campo ma anche fortemente in debito con il suo portiere Perin per un paio di parate strepitose, i Campioni d'Italia tengono il pallino del gioco per larghi tratti ma non trovano mai il gol in grado di sbloccare la partita. Un palo di Llorente nel primo tempo e le già citate parate di Perin nella ripresa non legittimano del tutto la vittoria genoana, materializzatasi al 94' con l'incredibile gol di Antonini, ma mostrano l'enorme spirito battagliero della formazione di casa.

La Juventus sta iniziando a mostrare limiti ed una certa insicurezza di fondo nel gestire la partita, evidenziando la mancanza di quel carattere che, sotto la guida tecnica di Conte, aveva permesso di superare i momenti di empasse con una certa tranquillità. Proprio nella mentalità, più che nella forma fisica o nella tattica, insieme ad una certa dose di sfortuna, Madama si sta mostrando meno compatta del passato; non è possibile, però, non elencare, tra i motivi di questa assenza di tranquillità, le infinite polemiche del dopo Juventus-Roma e le altrettanto infinite critiche al tecnico Allegri sin dal suo giorno di insediamento sulla panchina bianconera. Mali evitabili, certamente, ma così caratteristicamente propri del nostro (malato) sistema calcistico. La Roma, invece, fa quello che deve fare e vince con un secco 2-0 la gara col Cesena all'Olimpico. Le reti di Destro e di De Rossi, una per tempo, stendono i romagnoli, ancora una volta poco consistenti in trasferta, e regalano a Garcia il ritorno in prima posizione, seppur nella consueta coabitazione con la Juventus. Il ko monstre subito dal Bayern ed il pari nella sempre insidiosa Genova contro la Samp sembrano acqua passata, e già i prossimi impegni, a Napoli e poi a Monaco di Baviera, la diranno lunga sul ritorno in carreggiata della squadra che aveva fatto innamorare l'Europa nel primo scorcio della sua stagione.

CORSA PER L'EUROPA - SS Lazio: 16 pts AC Milan: 16 pts UC Sampdoria: 16 pts Udinese Calcio: 16 pts FC Internazionale: 15 pts SSC Napoli: 15 pts La Lazio di Pioli raggiunge il tanto agognato terzo posto, e lo fa con una grande prova di carattere. A Verona, contro un Hellas col coltello tra i denti per dimenticare la clamorosa sconfitta contro il Napoli della scorsa giornata (6-2, ndr), i biancocelesti riescono a passare in vantaggio con Lulic ed a legittimare il tutto con una partita di enorme personalità; una stupidaggine di Cavanda, purtroppo non nuovo a certe disattenzioni, costa il rigore del pari di Toni e l'espulsione del terzino laziale: anche con l'uomo in meno, però, la squadra di Pioli ha continuato ad attaccare ed a cercare di proporre gioco. Un 1-1 finale che ha molte più note positive che negative, e che va comunque visto, dalle parti di Formello, come un bicchiere decisamente mezzo pieno. Il Milan impatta a Cagliari, contro la rediviva formazione di Zeman, e riesce a rimediare al vantaggio di Ibarbo solo grazie ad una autentica magia di Jack Bonaventura: l'ex Atalanta pesca un lob perfetto dalla distanza su cui il portiere di casa non può nulla, e salva i rossoneri da una sconfitta che avrebbe compromesso parecchio il ruolino di marcia verso il piazzamento-Champions. Le altre a sedici punti, proprio insieme a Lazio e Milan, sono la Sampdoria e l'Udinese, che escono con le ossa rotte dal turno infrasettimanale; la squadra di Mihajilovic perde a San Siro un inedito scontro diretto con l'Inter, abbattuta da un rigore di Icardi, e deve maledire, insieme alla sfortuna, una prodigiosa parata del portiere Handanovic che costa lo zero nella casella dei punti di giornata. I friulani di Stramaccioni, ormai la brutta copia della squadra brillante delle primissime giornate, vengono invece annichiliti dalla Fiorentina ed iniziano ad evidenziare i loro limiti; ad abbattersi con la violenza di un tornado sulla difesa e sul portiere Karnezis è il sorprendente Babacar, autore di una doppietta, mentre a chiudere definitivamente i conti ci pensa il ritrovato Borja Valero. In mezzo, pochissima Udinese e tanta, tanta presenza della Viola, desiderosa di tornare a lottare per un piazzamento europeo. A 15, appena staccate dal gruppetto al terzo posto, seguono Inter e Napoli, insieme al Genoa, formazione che si assicura un successo clamoroso contro la Juventus ma che continua a mostrare qualcosa in meno delle pretendenti ad un piazzamento continentale. Già detto della vittoria, pur nella contestazione al tecnico Mazzarri, dell'Inter grazie al rigore di Icardi, resta da sottolineare la prova positiva del Napoli a Bergamo. Contro un avversario storicamente difficile come l'Atalanta, ritrovatasi in una posizione al di sotto dei suoi effettivi meriti e quindi desiderosa di giocarsi ogni partita alla morte, la squadra di Benitez pareggia con Higuain al vantaggio di Denis, e sfiora il colpaccio nel finale, quando proprio Higuain si fa parare il rigore della vittoria dal giovane Sportiello. Non sarà un Napoli in grado di giocarsi lo Scudetto con Juventus e Roma, ma nel contendere a Lazio, Inter e Milan il terzo posto, chi scrive ne è sicuro, la squadra partenopea lotterà fino alla fine.

META' CLASSIFICA - Genoa CFC: 15 pts AC Fiorentina: 13 pts Hellas Verona: 12 pts Torino FC: 11 pts Il Genoa meriterebbe forse, sia per un fatto numerico che per il bottino di guerra di questa giornata (la testa dei Campioni d'Italia, mica niente!), di essere inserito nelle formazioni in lotta per l'Europa. Per il momento, vista la discontinuità a cui questa squadra ci ha abituato, ed anche il pizzico di fortuna avuto in un paio di vittorie (leggi Perin contro Lazio e Juventus), non me la sento di ritenere il Grifone come una contendente per il terzo e nemmeno per il sesto posto, così preferisco inserire i rossoblù in cima alla lista di quelli che stanno nel mezzo. La vittoria contro la Juventus, inutile ma quantomai doveroso continuare a sottolinearlo, apre la crepa della mini-crisi di Madama, e conferma lo spirito battagliero infinito che Gasperini sta riuscendo a infondere nei suoi. Decide Antonini, il terzino che era sceso in piazza a spalare il fango con la maglia del Genoa e che quindi, ditemi voi in che razza di civiltà viviamo, era stato accusato di sfruttare il fatto per fare pubblicità al suo sponsor tecnico. Che dire.. ci fosse un destino al di sopra di tutto a governare i fatti di noi mortali, questa sarebbe stata una delle sue sceneggiature più belle. La Fiorentina, già citata nel suo annichilire l'Udinese, risale un po' e resta attaccata al gruppo che insegue le seconde linee, mentre il Verona ferma la Lazio con grande dignità, riprendendosi in parte dallo shockante 6-2 subito dal Napoli nella gara di domenica. Ultimo del gruppo il Torino, che continua a prendere confidenza con le novità tecnico-tattiche della sua rivisitatissima formazione, rispetto a quella che lo scorso anno conquistò l'Europa League, e batte per 1-0 un Parma sull'orlo del baratro. Decide la stella più brillante dei padroni di casa, quel Matteo Darmian che avrà ancora molto da dire sia in ambito di club (si è già parlato, praticamente per tutta l'estate, di un suo possibile trasferimento in una formazione al top della nostra Serie A) sia in quello della Nazionale.

BAGARRE SALVEZZA - US Sassuolo: 10 pts Cagliari Calcio: 9 pts Città di Palermo: 9 pts Atalanta BSC: 8 pts Empoli FC: 7 pts AC Cesena: 6 pts Chievo Verona: 4 pts Parma FC: 3 pts Nella bagarre per salvarsi sembrano staccarsi sempre di più dal mischione selvaggio delle ultime Sassuolo e Cagliari. Le due formazioni più "zemaniane" del nostro campionato ottengono due risultati di tutto rispetto (il Sassuolo batte per 3-1 l'Empoli, il Cagliari pareggia 1-1 con il Milan) e sottolineano una garanzia di valori tecnici decisamente differente rispetto alle altre. Dovessero continuare a giocare così, le due pericolanti d'attacco potrebbero raggiungere la tranquillità con netto anticipo rispetto al resto delle traballanti. Discorso simile si può fare con il Palermo: la vittoria ottenuta contro il Chievo, grazie al gol di Luca Rigoni da fuori area, mostra non solo la differenza di concretezza tra una squadra ben assemblata ed una alla perenne ricerca di sé stessa (non parliamo di valori tecnici, perché il Chievo è assolutamente ferrato in materia, quindi il punto non può essere quello), ma anche una tranquillità di fondo, e parlare di tranquillità con un presidente come Zamparini è un qualcosa di miracoloso, che a fine stagione potrebbe valere la differenza tra salvezza e retrocessione. Detto del meritato pari dell'Atalanta contro il Napoli, grazie non solo al ritorno al gol di Denis, ma anche alla parata decisiva di uno Sportiello sempre più all'altezza del ruolo sul rigore del Pipita Higuain, bisogna sottolineare la sconfitta di tre formazioni che stanno avendo continue difficoltà per raggiungere risultati apprezzabili; mentre lo stesso tecnico Sarri sottolinea come l'Empoli ha valori forse non proprio da Serie A, ed avrà difficoltà fino alla fine a lottare per la salvezza, il Cesena si mostra ancora molle e disorientato fuori casa. La sconfitta di Roma conta solo una buona chance per trovare il gol, quella sprecata dal nuovo acquisto Hugo Almeida, mentre i giallorossi non hanno avuto difficoltà a costruire occasioni su occasioni, pur non giocando il loro miglior calcio di sempre. Ultima delle ultime, in una crisi che non pare avere nessuna via d'uscita, la squadra del Parma di Donadoni. Sconfitto anche a Torino da un gol del giovane Darmian, il gruppo ducale continua nella sua serie nera e si prospetta come principale candidata a scendere in Serie B, pur contando su un ottimo organico.

Proprio contro il Toro, la formazione che ha "scippato" al Parma la qualificazione in Europa League dello scorso anno, sarebbe stato lecito attendersi quel qualcosa in più sotto il profilo della grinta e della determinazione: così non è stato, e Donadoni dovrà continuare a cercare l'alchimia per rimettere in carreggiata un gruppo che pare trasfigurato rispetto alla scorsa stagione. Impresa, da quel che si vede, forse davvero impossibile…