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La tredicesima giornata ci ha regalato non pochi sussulti. La delusione per il mancato ingresso ai prossimi mondiali è stata spazzata via fin da subito dal sonoro 2 a 1 rifilato dalla Roma ai cugini capitolini.

In serata il Napoli di Sarri ha annientato il Milan, dimostrando la superiorità tattica dei partenopei. Il Genoa espugna Crotone all'ora di pranzo. Pranzo che è rimasto indigesto alla banda di Allegri, sconfitta per 2 a 1 dalla Sampdoria di Giampaolo. Pareggiano Chievo, Fiorentina, Toro e Spal. Ancora a 0 punti il Benevento, che si è visto sfumare ancora una volta la gioia di un pareggio al Ciro Vigorito.

Il posticipo ha visto Spalletti vittirioso contro l'Atalanta, mentre Lunedí sera il Bologna ha vinto tre a 2 contro l'Hellas. Non osanniamo Giampaolo, gioca bene ma cerchiamo di non mettere pressione ad una squadra che ha come obiettivo la salvezza. Non incolliamo strane etichette ad Allegri (ha vinto numerosi trofei, ci sta un calo di concentrazione), Spalletti (non è solo fortuna, ma bravura tattica e carismatica) e Montella (troppo importante un club come il Milan, ma le colpe non sono le sue). Detto ciò non possiamo ancora dare sentenze: il Napoli rimane primo a 35 punti, segue l'Inter a 31. La squadra da battere rimane ugualmente la Juventus, che nonostante non stia passando un buon periodo ha dalla sua una rosa competitiva in grado di vincere contro qualsivoglia avversario. Ci dispiace per il Benevento, ma non troppo. Questo è il risultato di chi si ostina a far disputare un campionato a 20 società.