Finalmente gli italiani hanno riaperto gli occhi e si sono ritrovati uniti. Uniti nel contestare le scelte dirigenziali di una federazione che sembra allo sbaraglio.

Sul tavolo degli imputati salgono Tavecchio (reo di aver scelto per il famigerato cambio generazionale il nuovo tecnico) e Ventura (per l'appunto il commissario tecnico, ex allenatore dei granata). Il punto piú basso degli ultimi decenni è la mancata qualificazione ai prossimi mondiali, appaiono dunque lontane le proteste per le mancate convocazioni di Baggio o per la chiamata di Balotelli e Zaza (proprio i due piú desiderati dai tifosi nelle ultime partite). Ma sarà veramente loro la colpa?

Purtroppo nelle squadre di calcio, uno dei fattori piú importanti è lo spogliatoio guidato dai famosi "senatori", tra i quali annoveriamo Buffon, Chiellini e De Rossi. Per carità, onore alla carriera ma perché proseguire nello schierare titolare il numero 1 della Juve invece che far aumentare l'esperienza internazionale di altri ragazzi? Quanti portieri sono stati "sprecati" negli ultimi anni? I vari Perin, Viviano, Consigli, Sportiello, Sirigu, ecc... È il caso, veramente di dare fiducia ai giovani per far ripartire il calcio italiano. Che giochino i vari Donnarumma, Leali, Rugani, Caldara ed altri baldi giovani. I senatori possono ugualmente andare in ritiro cosí da poter far da chioccia a loro. Troppi giocatori sono stati triturati dal famoso "gruppo storico", tra cui Balotelli che adesso rimpiangono tutti. Basta dare la colpa ad occhi chiusi o con una realtà velata. Si deve lavorare tutti insieme per un obiettivo comune. Non occorre sfogarsi e lanciare frecciatine razziste alla "Pochesci", gli allenatori dovrebbero avere piú carisma, cosí da abbattere il muro storico nello spogliatoio ed uniformare una squadra vincente e massiccia.