Analisi dell'ottava giornata del campionato di calcio di Serie A italiana.

LOTTA PER IL TITOLO: Juventus Fc: 22 Pts AS Roma: 19 Pts L'ottava giornata, dopo le clamorose debacle di Champions League (per questioni numeriche nel caso della Roma, per questioni di puro risultato nel caso della Juventus), vede il gap tra la prima e la seconda tornare ad allungarsi a tre punti. La squadra di Allegri, criticata e contestata dopo il ko del Pireo, trionfa per 2-0 contro il Palermo grazie ai gol dei redivivi Arturo Vidal e Fernando Llorente.

Nonostante l'impasse in campo europeo, la Juventus si conferma di livello nettamente superiore alle squadre della Serie A e regola con sicurezza il gruppo di Iachini, formazione tutto sommato organizzata in modo adeguato per resistere senza troppe sofferenze alla prima annata di massima serie. La Roma, dal canto suo, incontra più di una difficoltà in casa della Sampdoria e si ferma su uno zero a zero che poteva portare addirittura alla sconfitta finale. Il gruppo fisico ed atleticamente all'altezza di Mihajilovic tiene testa per tutti i 90' minuti ai giallorossi, ed il pari finale porta a recriminare più i blucerchiati che i lupi romani. Gap tra Roma e Juventus che sale di nuovo ai tre punti che c'erano sin dalla sconfitta della Juventus Stadium nello scontro diretto, quindi, ed impressione di una squadra leggermente più "pronta" per la vittoria finale dalla parte dei bianconeri sempre presente nell'aria.

CORSA PER L'EUROPA: Udinese Calcio: 16 Pts UC Sampdoria: 16 Pts SS Lazio: 15 Pts AC Milan: 15 Pts SSC Napoli: 14 Pts FC Internazionale: 12 Pts Quali saranno le formazioni in corsa fino alla fine per la Champions League e quali quelle che si dovranno accontentare dell'Europa League? Questa domanda sembra avere di giornata in giornata una risposta diversa, così, mentre la Sampdoria conferma quanto di buono mostrato fino ad ora e ferma la Roma con uno 0-0 interno di tutto prestigio, l'Udinese l'aggancia al terzo posto (a 16 punti) sbarazzandosi con facilità di un'Atalanta poco incisiva rispetto all'ultimo match interno, all'Atleti Azzurri d'Italia. Per i friulani dell'ottimo Stramaccioni, il 2-0 finale è opera del solito Di Natale e del nuovo acquisto Thereau, mentre la reazione bergamasca non è sufficiente ad impensierire più del dovuto il portiere greco Karnezis. La Lazio continua il suo inseguimento al terzo posto e vince la quarta partita consecutiva, sorridendo al ritorno al gol di Miroslav Klose ed applaudendo sempre più la regia (e, nell'occasione, la punizione perfetta dell'1-0) di un giocatore non ancora abbastanza decantato a Roma: il regista argentino Lucas Biglia. Il Torino, battuto con un 2-1 finale, riesce a riaprire in apertura di ripresa con un tiro di Farnerud, ma poi non impensierisce mai seriamente Marchetti e si arrende alla sconfitta esterna. La quantità di gioco prodotta dalla formazione di Mister Pioli, forse la più massiccia dell'intera Serie A, non ancora riesce a tradursi in eguale percentuale di realizzazione, eppure sta portando, per il momento, risultati decisamente soddisfacenti sulle sponde del Tevere. A 15 punti, insieme alla Lazio, si ferma il Milan di Inzaghi. Dopo esser passato in vantaggio, in casa, contro la Fiorentina, il gruppo rossonero si è fatto riprendere da un gran gol da fuori di Josip Ilicic. Dopo il gol del vantaggio di Nigel De Jong, d'altronde, le occasioni rossonere erano latitate e davvero pochi erano rimasti a sperare di rivedere il gioco spettacolare che il Milan di avvio di stagione era stato in grado di proporre. Il Napoli si riprende dallo shock della sconfitta in Europa League e devasta l'Hellas Verona: 6-2 il finale, col Pipita Higuain che torna al gol grazie ad una fiammeggiante tripletta e ravviva le speranze europee della formazione di Benitez. Resta viva anche l'Inter, che batte col minimo sindacale il Cesena a domicilio: l'1-0 finale è deciso da un rigore di Icardi, con tanto di espulsione del portierino Leali, con l'impressione viva per tutta la partita, però, che sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più dal gruppo di Mazzarri.

META' CLASSIFICA: Genoa CFC: 12 Pts Hellas Verona: 11 Pts AC Fiorentina: 10 Pts Torino Calcio: 8 Pts Vista l'imprevedibile altalena che sta colpendo le squadre "meno attrezzate" per una tranquilla salvezza, meglio tenere a metà classifica solo quelle che, forse, dovrebbero ambire addirittura a qualcosa in più. Certamente lo dovrebbe la Fiorentina, che si riprende dalla sconfitta interna contro la Lazio solo in parte e porta a casa, da San Siro, un buon punto contro il Milan: Ilicic si sblocca e firma un gran gol, recuperando allo svantaggio di De Jong, ma le poche occasioni create hanno confermato in modo evidente i problemi che hanno materializzato la scarna classifica viola odierna. L'unica a sorridere, nel gruppo di mezzo, è il Genoa: la squadra di Gasperini batte in rimonta il Chievo Verona e ringrazia le sue due punte, Matri e Pinilla. Ancora in ombra Lestienne, perenne promessa mai mantenuta del mercato estivo, e Kucka, ex simbolo e condottiero del gruppo genoano; l'Hellas mette sotto il Napoli ma poi crolla, smontato dalla tripletta di Higuain e dal 6-2 finale subito al San Paolo. Illude soltanto il gol di Halfredsson, poi la doppietta di Hamsik rimette avanti i napoletani; pareggia il neo-entrato Nico Lopez, quindi il bomber argentino ex-Real Madrid chiude i conti realizzando per ben tre volte, con in mezzo la firma anche di Callejon. Il Torino continua a vivere con incostanza questa Serie A e si fa battere, a Roma, dalla Lazio. Il pareggio alla splendida punizione di Biglia firmato da Farnerud, in apertura di ripresa, dura solo qualche minuto, fino a quando una respinta corta di Gillet porta Klose al suo primo gol in stagione.

BATTAGLIA PER LA SALVEZZA: Cagliari Calcio: 8 Pts Empoli FC: 7 Pts US Sassuolo: 7 Pts Atalanta BC: 7 Pts AC Cesena: 6 Pts Palermo Calcio: 6 Pts Chievo Verona: 4 Pts Parma FC: 3 Pts L'ottava giornata segna, in zona retrocessione, la resurrezione del Cagliari di Zeman. Con un netto 4-0 ad Empoli, contro un avversario che fino ad oggi aveva solo impressionato positivamente, la macchina da calcio dell'allenatore boemo torna a funzionare e registra le realizzazioni del cecchino Avelar (un gol su punizione, uno su rigore), di Ekdal e di Marco Sau. Detto della sconfitta dell'Atalanta contro l'Udinese, di quella del Chievo, in casa e nonostante il cambio di allenatore, contro il Genoa, e di quella del Cesena contro l'Inter, scende in zona retrocessione piena il Palermo, battuto con tutte le attenuanti del caso allo Juventus Stadium, mentre in fondo alla classifica il Parma continua a piangere i suoi soli 3 punti. Annichilito da un Sassuolo che conferma in maniera ottimale il buon periodo intrapreso dal ritorno di Berardi in poi, il 3-1 finale del Tardini vede in gol Floccari ed Acerbi (e questa è una favola, non una storia, dopo il doppio tumore sconfitto dal difensore italiano) nel primo tempo, mentre Cassano e Taider firmano nella ripresa le ultime realizzazioni. Derby d'Emilia ai neroverdi, dunque, e Parma costretto dalla presidenza al ritiro forzato: sette sconfitte, dopo otto partite, la dicono lunga sullo stato di crisi un cui l'ex squadre rivelazione dello scorso anno versa, e la situazione attuale, all'orizzonte, non permette davvero di scrutare un cielo meno cupo.