Scritto da Giovanni Sidoni

Analisi del Campionato di Calcio di Serie A

LOTTA PER IL TITOLO Juventus FC: 19 Pts AS Roma: 18 Pts Col polverone alzatosi dallo scontro diretto dello Juventus Stadium ancora alto ad annebbiare gli occhi dei pretendenti al titolo, la Serie A riparte con due anticipi del Sabato odorosi di Scudetto e condizionati dalla prossima giornata di Champions League. Vince facile la Roma, e questo era prevedibile: in casa, contro un Chievo che mai ha dato fino ad ora la sensazione di aver trovato la giusta quadratura del cerchio dopo la rivoluzione del mercato estivo, la squadra di Garcia passa per 3-0 e si presenta al Martedì di Champions contro il temibile Bayern Monaco con la solita, giustificatissima sfrontatezza.

La squadra romana supera il giovane Bardi con i gol di Destro, Ljajic e con un rigore del sempiterno Capitan Totti, mostrando di sapersi imporre con tranquillità anche senza la stelle di Gervinho; tutto si chiude nel primo tempo, con i Lupi giallorossi che passano la ripresa esclusivamente a risparmiare le energie in vista del match contro i tedeschi, peraltro senza rischiare mai nulla. Finisce a sorpresa, invece, la corsa di vittorie della Juventus, e clamorosamente trova il suo capolinea proprio contro il fanalino di coda di questa Serie A, il Sassuolo di Di Francesco. La squadra emiliana blocca Madama sull'1-1 grazie al gol di Simone Zaza, bomber della Nazionale di Antonio Conte, e grazie alle parate del portiere formatosi nelle giovanili dell'Atalanta, Andrea Consigli. La Juventus sbanda dopo il gol dell'attaccante neroverde e riesce a rimettersi in carreggiata solo con un capolavoro del francese Pogba, ma non brilla come al solito ed il vantaggio in grado di "spezzare le reni" agli avversari di giornata non arriva mai. Tevez e Pogba cercano per tutta la partita di sbloccare la situazione ed Allegri ricorre pesantemente alla panchina, affidandosi alla tecnica di Coman e Giovinco ed al dinamismo di Marchisio, ma un Consigli in giornata di grazia ferma tutti i tentativi di una Juventus un po' opaca. La Roma torna ad un solo punto di distanza dai bianconeri, e la sfida per la vittoria finale resta accesa come non mai: ho l'impressione, peraltro fortissima, che queste ultime parole continueremo a ripeterle per tutta la stagione.

CORSA PER L'EUROPA UC Sampdoria: 15 Pts AC Milan: 14 Pts Udinese Calcio: 13 Pts SS Lazio: 12 Pts Hellas Verona: 11 Pts SSC Napoli: 11 Pts AC Fiorentina: 9 Pts FC Internazionale: 9 Pts La Lazio, nel lunch-match domenicale delle 12,30, scala posizioni su posizioni e porta a casa la sua terza vittoria consecutiva: il colpo biancoceleste si materializza a Firenze, contro una Viola viva ma non abbastanza grintosa per tenere testa al gioco spettacolare (e profondamente concreto, nella ripresa) della squadra di Mister Pioli. I biancocelesti passano in vantaggio col sorprendente Filip Djordjevic e raddoppiano, dopo un secondo tempo di sofferenza, con Lulic: in entrambe le occasioni, però, vanno puntati i fari su Antonio Candreva, autore degli assist e capolista nella specifica classifica in questione per la nostra Serie A (sono, infatti, già cinque i passaggi decisivi dell'ala della Nazionale Italiana). Non avesse perso per infortunio un difensore di sicuro valore come Gentiletti, la Lazio si sarebbe potuta dire addirittura in lotta per il terzo posto, mentre la rosa attuale pare adeguata più ad una confortante stagione in cerca di un piazzamento per l'Europa League: occhio, però, perché le sorprese, anche positive, possono essere sempre dietro l'angolo.

La Fiorentina, dal canto suo, subisce i primi gol e la prima sconfitta casalinga, ed inizia a risentire dell'assenza di un vero attaccante: Gomez e Rossi restano due giocatori del valore imprescindibile per tecnico Montella e, con loro in campo, probabilmente (sicuramente) il peso dell'attacco viola, in partite bloccate come queste, sarebbe decisamente differente. Finiscono profondamente deluse dagli esiti di questa settima giornata le due sorprese della parte alta di questa Serie A: la Sampdoria di Mihajilovic si fa riprendere due gol dal Cagliari di Zeman (in una partita DAVVERO zemaniana), dopo esser passata in vantaggio al Sant'Elia col solito Gabbiadini e con un bolide dalla distanza del mai abbastanza lodato Pedro Obiango. Il Cagliari, dalla sua, vive una fiammata di ritorno con l'espulsione del doriamo Cacciatore ed il conseguente rigore realizzato da Danilo Avelar, e trova il pari meritato con Sua: con l'uomo in più, da quel momento in poi, è tutto un assalto sardo alla porta di Romero, ma la Samp riesce a resistere ed a portare a casa il punto che serve a conservare almeno il terzo posto solitario, anche se, come dirà Mihajilovic a fine partita (e nessuno aveva dubbi, conoscendolo), questo pareggio vale davvero come una sconfitta. Riesce a fare addirittura di peggio l'altra piacevole sorpresa, quella che fino alla Domenica era la quarta in classifica: l'Udinese perde infatti a Torino, per 1-0, con la zuccata decisiva di Quagliarella, e deve ringraziare il portiere Karnezis per un paio di interventi che fanno in modo che il passivo resti quello che è.

I granata riescono infatti ad imbrogliare il gioco di Stramaccioni ed a portare a casa tre punti preziosi, permettendo al Milan di superare i bianconeri. Proprio il Milan si porta al quarto posto e scopre di avere in casa l'attuale capocannoniere, insieme a Tevez ed a Callejon, di questa Serie A: Keisuke Honda, pur essendo un centrocampista, realizza una doppietta contro l'Hellas Verona e si porta a sei gol; proprio le sue realizzazioni, insieme al clamoroso autogol di Marques, permettono ai rossoneri di espugnare il campo dei veronesi. I gialloblù di Mandorlini riescono a riaprire solo parzialmente con un bolide di Nico Lopez, con la traversa finale di Nenè che frena quello che sarebbe stato il 3-2 e che avrebbe regalato alla partita un finale infiammato. Il gioco di Inzaghi, fiammeggiante sulle fasce proprio con Honda ed El Sharaawy, continua a dare segnali di crescita importanti e si propone per lottare, fino alla fine, per un posto in Champions League. Il posticipo della Domenica, tra Inter e Napoli, vede un pareggio divertente accendersi solo verso la fine del secondo tempo: alla doppietta del napoletano Callejon seguono i pareggi lampo di Guarin, prima, e di Hernanes poi. Il 2-2 finale non permette all'Inter di uscire dalla crisi ed impedisce, allo stesso tempo, al Napoli di rilanciarsi con decisione verso un terzo posto che ormai pare essere diventato l'unico obiettivo possibile: resta così da sottolineare come entrambe le squadre abbiano iniziato questa Serie A con dei risultati nettamente inferiori alle attese.Certo, il Napoli ha dato l'impressione di avere qualcosa in più dei milanesi, e questo non può essere negato: se tra le inseguitrici della sorprendente Samp c'è qualcuno da indicare come rinvigorito da questa settimana giornata, insieme a Milan e Lazio io metterei proprio il gruppo di Benitez, sia per qualità tecniche che per compattezza. Da qui a dire che Higuain e compagnia troveranno certamente il posto nel prossimo preliminare di Champions, però, ce ne passa...

META' CLASSIFICA Genoa CFC: 9 Pts Torino FC: 8 Pts Atalanta BC: 7 Pts Città di Palermo: 6 Pts L'Atalanta rilancia le sue quote per salvarsi in maniera decisamente tranquilla e vince, nonostante lo faccia solo al novantesimo, contro un Parma alla deriva. La partita dell'Atleti Azzurri finisce 1-0 grazie al gol al novantesimo di Boakye, ma si era perso da tempo il conto delle occasioni prodotte e sprecate dai bergamaschi nel corso dei minuti di gioco. Come al solito, nota di merito per i giovani di Colantuono: Zappacosta ha letteralmente arato la fascia destra, il già citato Boakye ha tolto le castagne dal fuoco in una partita che non arrivava a sbloccarsi e la regia di Baselli sta diventando sempre più sicura. Unica vera bocciatura per quello che ormai pare il fantasma del Denis che tutti conoscono: si dovrà sbloccare al più presto, o le sue realizzazioni mancate inizieranno a pesare seriamente sulla tranquillità che, si sa, può fare la differenza in una squadra come l'Atalanta. Il Toro riesce a battere una squadra in forma come l'Udinese, grazie al gol di Quagliarella, e cosa ancor più importante ne impedisce praticamente tutte le trame di gioco.

Ventura schiera la solita formazione compatta e viene fuori da un match insidioso con l'esperienza dei suoi uomini più navigati: potrebbe essere una mia impressione, ma anche il ritorno tra i pali del veterano Gillet sta dando molta più sicurezza alla difesa granata. Avanza, anche se all'ultimo secondo, anche il Palermo: dopo le due sconfitte shock contro Lazio ed Empoli, gli uomini di Iachini regolano in casa il Cesena e lo raggiungono a quota sei. Decisivi i gol di Dybala (bellissimo) e la zuccata allo scadere dell'esordiente Giancarlo Gonzalez, dopo che il rigore di Rodriguez aveva rimesso i romagnoli in quota. Come già detto in altri casi, il Palermo continua a sembrare avere qualcosa di più in termini di tecnica rispetto alle squadre in lotta per non retrocedere: decisive saranno le condizioni ambientali per navigare verso lidi tranquilli, quindi Zamparini per una volta si passi una mano sulla coscienza e lasci Iachini lavorare in pace (come, gli va riconosciuto, per ora sta facendo). Il Monday-Night vede il Genoa sprecare l'ennesima occasione per fare un piccolo salto di qualità: al Ferraris, contro un Empoli che ha probabilmente meno dotato da un punto di vista tecnico e certamente più inesperto, il gruppo di Gasperini passa in vantaggio con Bertolacci, nel corso del primo tempo, ma non riesce a difendersi in maniera adeguata nella ripresa: l'ennesimo calcio piazzato empolese si trasforma in un gol, con Tonelli che realizza (a dirla tutta con un tocco di mano) il suo sorprendente terzo gol stagionale. Nonostante la rosa sia di tutto rispetto, il Genoa continua così un campionato abbastanza anonimo e non riesce a portarsi in zona Europa, per la gioia dei cugini doriani.

BAGARRE-SALVEZZA Empoli FC: 7 Pts AC Cesena: 6 Pts Cagliari Calcio: 5 Pts AC Chievo Verona: 4 Pts US Sassuolo: 4 Pts Parma FC: 3 Pts Il Chievo, nell'anticipo del Sabato contro la Roma di Garcia, perde malamente non solo la partita ma anche la panchina del suo tecnico, Eugenio Corini: la sconfitta ed i pochi punti racimolati fino a questo momento, ma soprattutto la continua assenza di un gioco coerente e di una integrazione esaustiva delle pedine acquistate in estate, sono pesati in maniera probabilmente esagerata nel giudizio sul tecnico clivense, portando il Presidente Campedelli a ricorrere all'esonero già alla settima giornata. Le indiscrezioni parlano di un prossimo arrivo a Veronello di Rolando Maran, che però dovrà prima trovare il modo di rescindere il suo contratto, ancora in essere, con il Catania. Per quanto visto a Roma, poco da dire: i giallorossi erano superiori e si sapeva, aspettarsi il miracolo contro i Lupi non sembra il miglior modo di giudicare un tecnico sulla graticola, ma vai a sapere come stanno veramente le cose nel Quartier Generale del Chievo… Il Sassuolo, invece, risorge nell'altro anticipo del Sabato e ferma addirittura la Juventus capolista: i segnali di crescita mostrati contro la Lazio sono stati più che confermati contro la Vecchia Signora, grazie al gol del nazionale Zaza ed alle grandissime parate di Andrea Consigli, che si era mostrato già perfettamente calato nella parte proprio contro la Lazio.

La formazione di Di Francesco continua a mostrare di avere qualcosa in più delle altre pericolanti, come il numero di partite utili (4, anche se senza nemmeno una vittoria) racconta a dispetto di quelle nulle (solo tre): se e quando i neroverdi riusciranno a trovare il loro equilibrio, le sabbie mobili della relegation-battle saranno solo un ricordo lontano. Chi mostra una vera crescita, continua e decisamente matura, è l'Empoli di Sarri. Il gruppo toscano sin dalle prime giornate aveva mostrato un gioco migliore di gran parte delle candidate alla retrocessione ed ora, insieme ad una grande prolificità sui calci piazzati (il difensore Tonelli è già a tre realizzazioni), l'Empoli sta decisamente raccogliendo quanto seminato. Il pari di Genoa è il risultato migliore per dare continuità ad un campionato che, se la condizione fisica regge, porterà Tavano e compagnia ad una salvezza davvero tranquilla. Il Cesena continua a mostrare i suoi limiti lontano dal campo di casa, e si arrende anche a Palermo: la resistenza romagnola dura fino al novantesimo, poi è il costaricense Gonzalez a vanificare il rigore del pari di Rodriguez, dopo che Dybala aveva aperto le marcature con un bellissimo sinistro a giro. Resta da apprezzare, comunque, la grinta messa in campo dagli uomini di Bisoli, che hanno retto praticamente fino alla fine nonostante l'espulsione del centrocampista Coppola. Il Cagliari della premiata ditta Giulini-Zeman sbanda in casa contro la Samp, recupera due gol e rischia di vincere la partita nel finale: chi conosce il boemo sa che questa non può che essere la normalità per le sue squadre. L'uomo in grado di far saltare gli schemi avversari, come al solito, si è dimostrato il colombiano Ibarbo, capace di procurarsi il rigore e l'espulsione che hanno rimesso in discussione una partita che sembrava già chiusa. Ancora una volta, esprimersi sul possibile esito finale della squadra di Zeman è un enigma indecifrabile: il Cagliari mostra lacune spaventose e poi si mostra compatto ed in grado di giocare un calcio spettacolare, come nel clamoroso 4-1 di San Siro.

Vedremo, insomma, dato che per ora esprimersi in qualunque senso sarebbe pura follia. Resta nei guai, addirittura da solo a chiudere la classifica, il Parma. La squadra di Donadoni si fa sconfiggere anche a Bergamo dall'Atalanta e trova pochissimo gioco a cui appigliarsi per maledire la sfortuna. Alla fine è una mezza papera di Mirante a regalare il più facile dei tap-in al giovane Boakye, ma la realizzazione bergamasca sarebbe potuta arrivare decisamente prima. Non va, per il Parma, e non si vedono cambiamenti all'orizzonte: l'impressione è che, nonostante la squadra sia tecnicamente bel lontana dagli ultimi posti, salvarsi quest'anno sarà davvero difficile.

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