Blancos e bavaresi stravincono, in Premier avanti il Liverpool a fatica, ma Balotelli delude.

Il passo dei Blancos, dopo un periodo di certo non positivo, si è fatto preoccupante: preoccupante per gli altri, più che altro, nonostante il Barcellona risponda colpo su colpo. Un altro 5-0, stavolta rifilato al Levante: Ronaldo (doppietta), Rodriguez, Hernandez e Isco affossano la seconda squadra di Valencia senza alcuna pietà. Come detto risponde il Barcellona senza problemi, 3-0 all’Eibar e un Neymar che convince sempre di più: “Sono felice al Barça” dice lui, ma forse è meglio non sapere come la pensasse lo scorso anno a questo punto. Si rialza anche l’Atletico di Simeone battendo 2-0 l’Espanyol in casa con gol di Mario Suarez e Tiago.

Un’altra grande che si riprende, più o meno, è il Liverpool di Rodgers. I Reds riescono a domare 3-2 un arrembante Qpr, contro cui però tutte le grandi passeggiano, grazie a due autogol. L’ultimo, decisivo, lo sigla Caulker dopo una travolgente azione di Sterling. Sterling appunto a cui manca tanto il “fratello di gol” Sturridge, ancora fuori per infortunio. Il compagno di adesso, Mario Balotelli, continua a non convincere né lui né tantomeno i tifosi: il gol mangiato contro i londinesi domenica è qualcosa di raro da vedere a certi livelli. Nel frattempo il City passeggia sul Tottenham anche se sarebbe meglio dire che Aguero passeggia sui poveri Spurs: quattro gol di cui però ben due su rigore, ne sono stati concessi tre ai Citizens di cui uno fallito dallo stesso “Kun”. La notizia vera la fa però il Southampton di Koeman, domenica dopo domenica sempre più realtà che sorpresa: l’8-0 rifilato al Sunderland è la più larga vittoria ottenuta dai Saints in Premier League e allo stesso tempo la più larga sconfitta per i Black Cats, insieme ad altri due 8-0 degli anni ’80. Graziano Pellè dà il suo contributo con una doppietta, galvanizzato ormai dall’incoronazione come miglior giocatore del mese in Premier. Dall’altra parte un altro italiano, Vito Mannone, deve raccogliere il pallone in fondo alla rete ben 8 vole: “Ripaghiamo i tifosi che sono arrivati fino a Southampton.” La sua idea accolta con favore dagli altri giocatori. Intanto il Chelsea vince ancora, tanto per cambiare, grazie a Oscar e Fabregas (Diego Costa fuori per infortunio) nonostante l’espulsione di Azpilicueta. Solo un pari invece per l’Arsenal in casa contro l’Hull City.

Come il Real, anzi meglio, il Bayern Monaco che batte 6-0 il Werder Brema e vede il primo gol di Xabi Alonso con la maglia dei bavaresi. Niente da fare per il Dortmund invece, il tunnel sembra ancora abbastanza lungo, che perde a Colonia nonostante il gol di Immobile. Solo il Monchegladbach riesce a seguire da vicino, cioè ben quattro punti, gli uomini di Guardiola.

La Francia si ritrova improvvisamente ai piedi di un cileno, strana storia per Parigi e dintorni. Ma soprattutto, per qualcuno anche finalmente, pare che la Capitale non sia più il centro del calcio nazionale. Il Marsiglia di Bielsa pare inarrestabile, ottava vittoria consecutiva, e stavolta batte il Tolosa. Tutto grazie al maestro “Loco”, che non ama esultare ai gol, che osserva gli allenamenti sopra gli alberi e si siede su caffè bollenti rischiando qualche ustione. Che ha ridato vita ad un goleador dimenticato come Gignac, dieci gol fino ad ora, ed entusiasmo ad una piazza che si era dimenticato come fosse stare in alto. A Parigi intanto il Psg vince: Cavani segna e si fa espellere. Ma i punti di distacco sono ben otto e senza il mago Ibra sembra tutto più difficile.