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Roma 4 dicembre – Il Clasico tra Barcellona e Real Madrid finisce 1-1 e Zidane rimane in vetta. In Premier il Chelsea doma il Manchester City e fugge. Continua la favola del Lipsia, capolista della Bundesliga.

Il “Clasico” è sempre una delle sfide più attese nel mondo. L’importanza che ha acquisito negli ultimi anni, complice una storia ed una rivalità che ha radici profonde nel tempo, l’hanno resa molto più di una semplice partita. Con il Real Madrid in fuga e i blaugrana scivolati a -6 dalla vetta le aspettative riguardo lo spettacolo erano alte. Basti pensare al tasso tecnico presente in campo: Messi, Suarez, Neymar contro Ronaldo, Benzema e Modric per citarne alcuni. I novanta minuti in verità hanno mostrato molto poco di quello che si poteva aspettare: il Real, con la scusante di alcune assenze pesanti, ha puntato più che altro a non farsi male mentre il Barcellona, anche se più propositivo, non ha saputo mai schiacciare gli ospiti nella propria trequarti.

Dopo un primo tempo di studio e ritmi bassi ci ha pensato Suarez a sbloccare il match con un colpo di testa. Gli uomini di Luis Enrique sembravano poter gestire la gara fino al termine, cosa che di fatto è avvenuta, ma hanno avuto la grossa colpa di non forzare alla ricerca del colpo del ko definitivo. Ci ha pensato Sergio Ramos a riequilibrare il risultato. Come ormai consuetudine il centrale spagnolo si è rivelato letale negli ultimi scampoli di partita: il suo colpo di testa allo scadere è quasi diventato un marchio di fabbrica considerando che ha portato nella capitale spagnola, sponda Blancos, la famigerata “decima” Champions League. Il pareggio fa contento Zidane che rimane in vetta e mantiene un corposo +6 su Luis Enrique& co mentre getta ulteriori ombre su Messi e compagni che sono chiamati ad una rimonta che pare già impensabile. Stecca anche l’Atletico Madrid di Simeone che non va oltre lo 0-0 in casa contro l’Espanyol e manca il sorpasso, al terzo posto, ai danni del Siviglia che cade in casa del Granada 2-1.

Passiamo in Inghilterra dove cambia ancora la capolista. Il Chelsea di Conte, dopo un avvio convincente ed un paio di mesi di ombre, è tornato a macinare punti come nessun’altra in Inghilterra. I Blues si presentano all’Etihad, ospiti di un Manchester City in leggera crisi, da primi della classe ma con Arsenal, Liverpool e gli stessi Citizens in piena rincorsa. I ragazzi di Guardiola passano in vantaggio grazie ad un’autorete e sembrano in pieno controllo della gara ma sprecano decisamente troppo. Il Chelsea non si scompone di una virgola e trova il pareggio nel secondo tempo con Diego Costa per poi dilagare fino al 3-1 finale. Sorprendente la tenuta psicologica dei Blues che non si sono mai lasciati “prendere dal panico” nonostante le scorribande avversarie mentre si sono potuti vedere nitidamente i limiti dei Citizens che, con un gol di vantaggio e con la gara saldamente in mano, si sono lasciati sorprendere più volte in contropiede. La doppia espulsione nel finale di Aguero e Fernandinho non fa altro che peggiorare la situazione di Guardiola che si ritrova adesso a -4 dalla prima posizione. Manca invece una vittoria fondamentale il Liverpool di Klopp che incappa nella sua seconda sconfitta in campionato: la prima l’aveva subita addirittura lo scorso 20 agosto contro il Burnley. I Reds si confermano letali in avanti andando sul 2-0 nei primi venti minuti ma anche assolutamente altalenanti a livello di attenzione. Il blackout che inizia dopo il terzo gol dei Reds è quasi sorprendente e porta il Bournemouth a segnare ben tre gol nell’ultimo quarto d’ora: 4-3 il risultato finale che lascia il Liverpool a quota 30, al terzo posto, e lancia il Bournemouth a 18 punti, esattamente a metà classifica. Vince e convince invece l’Arsenal sul campo del West Ham, 5-1, e si porta in solitaria al secondo, e anche il Tottenham, 5-0 sullo Swansea, che invece prova a rimanere agganciato al quartetto di testa con 27 punti. Ancora male il Manchester United di Mourinho che nella difficile sfida sul campo del l’Everton si ferma sull’1-1 e rimane sesto, a 21 punti, con un distacco di ben 13 punti dalla prima in classifica.

Infine un’occhiata in Bundesliga e Ligue1. Continua la favola del Lipsia che si mantiene in testa al campionato in Germania tenendo a bada, a -3, il Bayern Monaco di Ancelotti. La capolista s’impone anche sullo Schalke04 per 2-1 e risponde ai bavaresi che venerdì erano riusciti a conquistare i tre punti sul campo del Mainz. Continua a pesare quindi la sconfitta che il Borussia Dortmund ha rifilato a metà novembre ai campioni in carica che ha reso possibile il sorpasso del Lipsia e la sua mini-fuga. Al terzo posto l’Hertha Berlino, che espugna il campo del Werder Brema, mentre rimane indietro il Dortmund, 4-1 sul Monchengladbach questa settimana, sesto a 24 punti. In Francia invece rimane saldamente in testa il Nizza orfano di Balotelli da circa un mese. I rossoneri s’impongono 3-0 sul Tolosa e mantengono un vantaggio di tre punti sul Monaco secondo. I monegaschi infatti continuano l’inseguimento asuon di goleade: questa volta tocca al Bastia che ne prende “solamente” cinque. Segue con qualche difficoltà di troppo se si vanno a vedere le ultime stagioni di Ligue1 il Psg di Emery che cade pesantemente a Montpellier per 3-0. I parigini la prossima settimana se la vedranno con la capolista al Parc de Princes: una sfida che potrebbe già dare una svolta decisa al campionato. Per finire arriva la seconda vittoria del Marsiglia sotto la gestione Garcia:  il tecnico ex Roma, arrivato a fine ottobre, già iniziava a rischiare il posto a causa dei risultati deludenti. La vittoria per 3-0 sul Nancy gli concede un po’ di respiro e una posizione di metà classifica che dista pochi punti dalla zona europa: riuscirà a rimettere la “chiesa al centro del villaggio” anche questa volta?