Ottavi di Finale scoppiettanti quelli di Francia 2016 in cui si alternano risultati previsti a sorprese incredibili.

La prima ad accedere ai Quarti è la Polonia, prima volta in assoluto per la nazionale centroeuropea così avanti in una competizione internazionale, che riesce a estromettere la Svizzera solo dopo i calci di rigore.

A portare avanti la nazionale guidata da Nawalka è ancora Blaszczykowski, al secondo centro nel torneo. Il pareggio di Xerdan Shaqiri a dieci minuti dalla fine arriva grazie ad una giocata pazzesca: rovesciata dal limite dell’area che s’infila nell’angolo basso e batte Fabianski.

Pochi dubbi che la rete dell’ex Inter sarà scelta come la più bella della competizione, un vero capolavoro. Non basta però agli elvetici che vedono sfumare il sogno ai rigori, errore di Xhaka, e regala alla Polonia una gioia inaspettata. A seguire è stata la volta del Portogallo, che dovremmo annoverare tra le “sorprese” visto il rendimento nel proprio girone (terminato con tre pareggi), che batte la più quotata Croazia per 1-0. Partita in verità abbastanza brutta, molto bloccata e con poche fiammate da una parte e dall’altra. Non bastano i 90 minuti a decretare un vincitore così ci pensa Ricardo Quaresma, entrato a partita in corso, a sugellare la vittoria per la propria nazionale dopo una rocambolesca azione offensiva a soli tre minuti dai rigori.

Il Galles invece si trova davanti un “derby” tutto britannico contro l’Irlanda del Nord: per tutte e due le compagini era già sorprendente essere giunti agli Ottavi di Finale, soprattutto per i nordirlandesi. A trionfare infatti è il Galles di Bale&co. che però deve sudare ben più di quanto ci si potesse aspettare per passare in vantaggio: lo fa a un quarto d’ora dalla fine e solo grazie ad un’autorete di Gareth McAuley. Partita abbastanza fisica quella che prova a mettere in campo l’Irlanda del Nord, ben 19 i falli contro gli 8 dei cugini gallesi, ma che non premia i ragazzi di O’Neill. E’ il Belgio di Wilmots, nonostante un girone tra luci e ombre, a ottenere la vittoria più travolgente contro la malcapitata Ungheria, passata invece da prima davanti a Portogallo e Islanda: finisce 4-0 grazie alle reti di Alderweireld, Batshuay, Hazard e Carrasco. Partita con ben poco da dire anche se dopo il vantaggio iniziale, arrivato al decimo minuto, la nazionale belga abbassa troppo il ritmo e rischia più del dovuto. A salire in cattedra è Eden Hazard che prima serve l’assist per il raddoppio di Batshuay e poi s’inventa un gol fantastico con serpentina e tiro chirurgico all’angolo. Carrasco chiude i conti nel finale ma la più bella figura la fanno i tifosi ungheresi che a fine partita inneggiano i propri giocatori con cori e inno nazionale nonostante la pesante sconfitta.

La seconda nazionale a convincere di più, almeno per il risultato, è sicuramente la Germania di Low che si sbarazza con un secco 3-0 della Slovacchia. Risultato che sarebbe potuto essere ben più pesante se si tiene conto dei 21 tiri totali dei tedeschi contro i 7 degli avversari. Apre le danze Boateng con un colpo ritenuto fuori dal suo repertorio: tiro al volo da fuori area e Kozacik battuto. Al quarto d’ora del primo tempo Mesut Ozil ha già la palla del ko tra i piedi ma sbaglia il rigore facendosi ipnotizzare dall’estremo difensore slovacco. Ci pensa allora Mario Gomez a raddoppiare su bella azione di Draxler: per l’attaccante ex Fiorentina è la seconda rete nel torneo. Chiude i conti lo stesso Draxler a mezz’ora dal termine. A seguire i tedeschi ai quarti è l’Italia di Antonio Conte chiamata alla difficilissima sfida contro la Spagna di Del Bosque. Campione d’Europa in carica, squadra dal tasso tecnico decisamente superiore agli azzurri, ci si attendeva una gara in cui le Furie Rosse avrebbero dominato e molto probabilmente vinto. Ma ancora una volta è la tattica a prevalere, insieme a una buona dose di carica agonistica. La gara la fa la Spagna ma l’Italia ha già qualche occasione nel primo tempo con delle ripartenze veloci. Sblocca il risultato alla mezz’ora Chiellini dopo una punizione di Eder respinta da De Gea non benissimo. Secondo tempo in cui la nazionale iberica cerca di spingere maggiormente ma senza riuscire mai ad impensierire troppo la retroguardia italiana se non con qualche conclusione da fuori area. Chiude la partita Pellè con un gol fotocopia a quello siglato all’esordio contro il Belgio: ripartenza, palla in mezzo di Darmian e tiro al volo da dentro l’area. Per Pellè è la seconda rete in questi Europei. Passiamo invece alla nazionale “di casa”, la Francia, che si trova davanti l’Irlanda di O’Neill. Avvio shock per i Bleus che si ritrovano sotto dopo solo due minuti: rete di Brady su calcio di rigore. La squadra di Deschamps spinge ma ci mette un’ora a scuotersi veramente e lo fa grazie ad Antoine Griezmann che pareggia i conti. Dopo soli tre minuti è ancora la punta dell’Atletico Madrid a siglare il sorpasso su assist di Giroud. L’espulsione di Duffy al 66esimo non fa che facilitare un finale di partita che altrimenti sarebbe stato infuocato. Niente vendetta quindi per l’Irlanda che ancora recrimina per quel famoso match di qualificazione ai Mondiali del 2010 deciso da un gol viziato da un netto fallo di mano di Henry. Infine a chiudere il tabellone dei Quarti avrebbe dovuto, a rigor di logica, esserci l’Inghilterra sorteggiata con la cenerentola Islanda. Ma le sorprese sono dietro l’angolo e la nazionale guidata da Lagerback si trova a vivere un vero e proprio miracolo sportivo. Dopo solo 4 minuti Wayne Rooney porta avanti, su calcio di rigore, la nazionale dei Tre Leoni e sembra che la pratica sia già archiviata. Poi esce però l’orgoglio islandese, nazionale seguita in Francia da circa il 10% della popolazione totale dell’isola: prima il gol del pareggio di Sigurdsson, al sesto minuto. A distanza di soli 12 minuti il gol del vantaggio lo sigla Sigthorsson. Negli 80 minuti successivi l’Inghilterra preme ma non trova mai la via del gol, quasi mai la via per tirare in porta, mentre l’Islanda gestisce e prova a ripartire. Incredibile l’entusiasmo dei tifosi islandesi sugli spalti al triplice fischio.

Ecco quindi il riepilogo dei Quarti di Finale che si giocheranno dal 30 Giugno al 3 Luglio: Polonia-Portogallo, Galles-Belgio, Germania-Italia, Francia-Islanda.