Roma  –  Il Tottenham pareggia col WBA e la squadra di Ranieri potrebbe laurearsi campione già sabato prossimo in caso di vittoria all’Old Trafford. Intanto in Spagna le distanze tra le prime tre rimangono invariate.

Una storia “pazzesca” nel vero senso letterale del termine quella che sta vivendo il Leicester come società calcistica e come città. Una storia di cui stanno parlando tutti da mesi perché non si può fare a meno di notarne l’unicità in un panorama calcistico europeo che vede, soprattutto nei primi quattro campionati del vecchio continente (Inghilterra, Spagna, Germania e Italia), vincere da anni e anni sempre le solite squadre.

Nell’epoca dei grandi investimenti orientali, del Fair-play finanziario di cui si stenta a capire processo e utilità e del “calcio dei ricchi” che vince e stravince a livello nazionale e internazionale il Leicester è una boccata d’ossigeno non indifferente, una finestra verso una parte del calcio che si era solo addormentata ma mai spenta.

Parliamo naturalmente di passione, di imprevedibilità e dell’eccezione all’odiosa “legge del più forte” che piano piano sta rendendo questo sport qualcosa che non sarebbe mai dovuto diventare: scontato.

Il fatto poi che questa fantastica avventura abbia luogo proprio nel paese calcistico per eccellenza non può che ampliarne in maniera spropositata la portata mediatica e sentimentale. In Premier League, laddove è stato inventato questo gioco inimitabile, dove la ricchezza del “pallone” è quanto mai assoggettato al volere della tanto amata televisione e dove risiedono e combattono probabilmente le società più affascinanti e forti di tutti i tempi Ranieri & co. stanno facendo qualcosa che va oltre ogni possibile immaginazione. Non dobbiamo infatti smettere di sottolineare la grandezza di quest’impresa sportiva perché essa è probabilmente il motivo cardine per cui tanti di noi, tante persone nel mondo, seguono il calcio con una fede così forte e inattaccabile: Vardy e compagni rappresentano la rivincita dei piccoli e la speranza di tutti coloro che tifano squadre meno blasonate ma ugualmente meritevoli di un rispetto sacro ed autentico.

Il pareggio del Tottenham contro il West Bromwich Albion mantiene il Leicester in vetta con sette punti di vantaggio sulla seconda. Questo vuol dire che già sabato con una vittoria contro il Manchester United all’Old Trafford i Foxes potrebbero laurearsi campioni d’Inghilterra con due giornate d’anticipo. Diventebbe a quel punto inutile la sfida serale tra Tottenham e Chelsea a Stamford Bridge, derby tra i più sentiti nella capitale. Dopo il 4-0 rifilato allo Swansea di Guidolin i ragazzi di Ranieri volano col vento in poppa ma la sfida con i Red Devils sarà complicata sotto molti punti di vista: in primis dal punto di vista emotivo anche se il Leicester ci ha abituati ad una freddezza disarmante lungo tutto il campionato nel relazionarsi alle sfide più delicate; poi ci sarà l’ulteriore handicap dell’assenza di Jamie Vardy che dovrà scontare la sua seconda giornata di squalifica; infine, ma non meno importante, c’è l’avversario, ovvero lo United, che ha ancora qualche speranza, seppure fievole, di raggiungere la quarta posizione e quindi la Champions League. D’altro canto per l’ennesima volta in questa lunga, e aggiungerei emozionante, stagione inglese il destino della Premier passerà per i piedi dei ragazzi del Leicester che fino ad oggi, mantenendo un ritmo assolutamente incredibile, ci hanno abituato a pochissimi passi falsi.

Intanto Manchester City e Arsenal sono appaiate a 64 punti al terzo e quarto posto e sono in piena lotta per l’accesso diretto alla prossima Champions: i Citizens hanno agganciato i Gunners grazie alla vittoria per 4-0 sullo Stoke mentre i ragazzi di Wenger non sono andati oltre lo 0-0 contro il Sunderland. In coda da registrare la difficile situazione del Newcastle che si trova al penultimo posto con 30 punti: la zona salvezza adesso è ad una sola lunghezza ma sia il Sunderland che il Norwich devono recuperare un match e potrebbero portare aumentare il distacco dai Magpies a ben 4 punti con solo tre giornate da giocare.

Passiamo in Spagna dove troviamo un altro discorso quanto mai aperto. Il Barcellona, dopo l’eliminazione dalla Champions League e un periodo di crisi abbastanza lungo, sembra aver ritrovato il ritmo necessario per rimanere in cima alla classifica:dopo gli 8 gol rifilati al Deportivo la Coruna di settimana scorsa i ragazzi di Luis Enrique battono 6-0 lo Sporting de Gijon e mantengono il primato. La risposta dell’Atletico non si fa attendere: ai Colchoneros basta uno striminzito 1-0 a domare il Malaga e rimanere incollati ai blaugrana. Vince anche il Real Madrid con fatica sul Rayo Vallecano per 3-2 e riesce a rimanere in scia a -1 dalla coppia di testa.

Distanze invariate in Bundesliga dove il Bayern Monaco si sbarazza dell’Hertha Berlino per 2-0 facendo perdere ulteriore terreno alla squadra di Berlino in ottica terzo posto. Il Dortmund invece s’impone 3-0 sullo Stoccarda e rimane a -7 dai bavaresi con tre giornate da giocare. Una vittoria del Bayern Monaco nel prossimo turno darebbe matematicamente il titolo ai bavaresi.

Infine in Francia il Psg aggiunge anche la Coppa di Lega ai trofei stagionali imponendosi per 2-1 sul Lille in finale. Per i parigini ancora da giocare la finale dell’altra coppa nazionale, ovvero la Coppa di Francia, il 21 maggio contro il Marsiglia.