In un match rocambolesco, la Lazio viene raggiunta e superata dopo l'iniziale vantaggio di Djordjevic, complicando forse definitivamente la rincorsa europea

Genova - Perde immeritatamente 2-1 a Marassi, la Lazio, e, pur giocando un buon calcio, rischia di veder vanificata la rincorsa per l'accesso alla prossima Europa League.

 Sul campo di una Sampdoria desiderosa dei tre punti per arrivare a quaranta e chiudere definitivamente il discorso salvezza, l'undici di Simone Inzaghi gioca una partita divertente e piena di spunti, peccando solo in fase realizzativa.

Con Marchetti tra i pali, l'allenatore romagnolo schiera Basta, Gentiletti, Hoedt e Konko in difesa, Lulic, Biglia e Onazi nel trio di centrocampo (assente Parolo per squalifica,ndr) ed affida il tridente a Candreva, Djordjevic e Keita.

L'avvio è decisamente di marca laziale, con il gol del vantaggio che arriva dopo solo tre giri d'orologio: un cross perfetto di Candreva dalla destra deve esser solo depositato in porta dalla testa di Djordjevic, che trova lo 0-1 e torna al gol dopo più di sei mesi (la sua ultima realizzazione era stata contro il il Frosinone, addirittura il 4 Ottobre 2015). La Lazio continua a pressare e trova, sulle fasce in particolare, il modo di mettere in difficoltà la Sampdoria; del tutto inaspettato, così, arriva intorno al ventesimo il pari dei blucerchati: un pallone filtrante di Krsticic libera Fernando davanti al portiere, con mezza difesa laziale fuori posizione. Il giocatore brasiliano resta freddo e spiazza Marchetti, trovando un immeritato 1-1.

La Lazio avrebbe addirittura più occasioni di tornare in vantaggio già prima dell'intervallo: Viviano è miracoloso in un paio di sgroppate di Keita, e si conferma portiere in forma-Nazionale nel finale di tempo, quando para il suo secondo rigore consecutivo e strozza l'urlo in gola ad Antonio Candreva, autore di un'esecuzione un po' sufficiente.

Nella ripresa, con la Lazio a spingere per trovare il vantaggio e rimettersi in corsa per l'Europa League, la Samp stringe i denti e resiste; Djordjevic, imbeccato da Keita, spreca un'occasione colossale, e su una mischia derivante da calcio piazzato succede l'impossibile. E' il 78' quando Marchetti vola a deviare un colpo di testa di Silvestre, col pallone che invece di uscire in angolo rimbalza sulla traversa e torna in gioco: De Silvestri, in mischia, riesce a spingere la palla in porta, e la goal-line technology conferma la realizzazione tra le proteste dei biancocelesti.

La Lazio prova a rialzarsi, inserisce l'oggetto misterioso Morrison e trova addirittura un'occasionissima in pieno recupero: Viviano è ancora prodigioso sulla punizione dal limite di Biglia.

Finisce 2-1 tra i rimpianti, la Samp conquista la salvezza davanti al suo pubblico, la Lazio aspetta il risultato del Milan (che perderà un'incredibile match contro l'Hellas già retrocesso) e prova ancora a sperare prima di salutare definitivamente l'Europa.