- Scritto da Bruno Bertucci
Era l’Aprile del 2003 quando il “panterone” Zalayeta trascinava la Vecchia Signora in semifinale contro il Barcellona di Luis Enrique, a quel tempo faro del centrocampo catalano.
Dopo 14 anni la storia ha sempre il medesimo finale con lo stesso Enrique presente al Camp Nou, questa volta nelle vesti di direttore d’orchestra con il compito di far suonare lo spartito della “remuntada” al tridente Messi, Neymar e Suarez. La musica però non cambia, bianconeri in semifinale dopo aver retto bene le scorribande spagnole ed aver portato a casa uno 0-0 più unico che raro. È stata un’impresa, soprattutto se si pensa che in Europa il Barça aveva sempre vinto negli ultimi anni tra le mura amiche.
- Scritto da Bruno Bertucci
Una partita che sembra già una finale anticipata in una serata che difficilmente passerà inosservata.
Il luogo è il Camp Nou, le squadre Barcellona e Juventus, due tra le società più blasonate d’Europa, quell’Europa che da troppo tempo non è terra di conquista italiana. Dopo il netto 3 a 0 dell’andata i tifosi bianconeri già sognano il pass per la semifinale, mentre i supporters blaugrana hanno ancora viva l’immagine della strepitosa remuntada contro i francesi del Psg. Messi e compagni sono nuovamente chiamati all’ennesima impresa per dimostrare al mondo intero che non sono di questo pianeta e che il calcio è il loro gioco.
- Scritto da Bruno Bertucci
Nella bolgia dello Stadium la Juventus ha travolto gli alieni del Barcellona per 3 a 0.
Iniziano subito forte i bianconeri che dopo poco più di 20 minuti gonfiano la rete per ben due volte con Dybala. I catalani, per contro, non sembrano mollare la presa e si dimostrano pericolosi soprattutto con le scorribande offensive. La ripresa ricomincia sulla falsa riga della prima frazione di gioco, con i bianconeri costretti a difendersi dagli attacchi blaugrana. A chiudere i giochi al 55esimo è colui che non ti aspetti, quel Chiellini che tanto incarna lo spirito combattivo dei piemontesi.
- Scritto da Bruno Bertucci
La Roma espugna il Dall’Ara di Bologna con un netto 3 a 0, andando a consolidare sempre di più il secondo posto che varrebbe il pass diretto per la prossima Champion’s League.
La partita è iniziata con ritmi molto blandi, a causa delle temperature estive. Tutto questo sembrava avvantaggiare i felsinei, quando al 25’ Fazio insacca in rete sugli sviluppi di un corner. A fine primo tempo sono ancora i capitolini ad andare a segno con Salah dopo un’azione corale. La seconda frazione di gioco continua sulla falsa riga della prima: poche azioni degne di nota e ritmi molto bassi. Al 75esimo il solito Dzeko timbra il cartellino chiudendo definitivamente i giochi.
- Scritto da Marco Bartalotta
All’Olimpico si presenta l’Empoli che anche in questa stagione, con molta probabilità, conquisterà anzitempo il diritto a restare nella massima divisione.
Le tre squadre dietro sono molto attardate (Palermo, Pescara e Crotone), anche se tutto ancora può succedere. Nello stadio è forte la sensazione di un pensiero comune tra i tifosi romanisti, il derby di coppa Italia di martedì 4 aprile. La formazione messa in campo da mister Spalletti lo dimostra, anche se bisogna considerare la squalifica di Strootman e l’infortunio di De Rossi con la Nazionale. In campo un centrocampo inedito con Peres-Nainggolan-Paredes-Rui, davanti alla coppia Salah-Perotti, Edin Dzeko. La difesa ancora a tre con Manolas-Fazio-Rudiger, tra i pali il solito Szczesny, mentre a difendere la porta dell’Empoli un ex che ha lasciato buoni ricordi a Roma, il portierone, anche lui polacco, Skorupski.
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