Scritto da Ricky Ranu
Fonte foto: Ufficio stampa compagnia

Si conclude la stagione 2014 al teatro elisabettiano di Villa Borghese. Dall’undici al diciotto settembre in scena una delle prime commedie di William Shakespeare.

Roma - Volge al termine la stagione 2014 al Silvano Toti Globe Theatre di Villa Borghese. Dall’undici al diciotto settembre in scena l’ultima rappresentazione shakespeariana: Pene d’amor perdute. Sul palcoscenico poi, salirà il direttore artistico Gigi Proietti, per dar vita, dal 19 al 21 settembre, al Shakespeare Fest, il primo festival di corti con tema William Shakespeare e le sue opere. Pene d’amor perdute è una delle prime commedie del Bardo dell’Avon. Al Globe arriva un nuovo allestimento con la regia, la traduzione e l’adattamento di Alvaro Piccardi. Il re di Navarra e suoi tre amici di corte, alla ricerca di eternità, giurano solennemente di dedicarsi solo a studio e contemplazione, per tre lunghi anni. Proposito vano.

L’arrivo della principessa di Francia e di sue tre cortigiane, scompagina i piani dei quattro giovani. La commedia vive dentro lo spazio di questa sfida e del suo fallimento e si manifesta attraverso i virtuosismi verbali tipici della cifra shakespeariana, con un linguaggio fatto di schermaglie, giochi di parole e rebus inestricabili. Nello spettacolo esploderanno tutti gli elementi di questa comicità, insieme ai toni più sofisticati della commedia d’amore, per sottolineare le amarezze del conflitto amoroso, frutto della difficoltà dell’incontro fra i due sessi. Note di regia. Il tempo sembra essere il protagonista di “Pene d’amor perdute”, il tempo che brucia la vita in un soffio: un attimo appunto. Per vincere su quest’attimo, per trionfare sulla morte che ineluttabile cancella il nostro breve passaggio, il re di Navarra e i suoi tre amici decidono di sfidarla la morte, costruendo azioni e opere che diano eternità ai loro gesti e alla loro storia. Giurano per questo e sottoscrivono solennemente, un impegno con il quale per tre anni dedicheranno la loro vita alla contemplazione e allo studio, lontani dai piaceri della carne e dei futili divertimenti. Ma il tempo della vita smentirà queste ipotesi eroiche.

La principessa di Francia e tre sue amiche giungono a Navarra per una missione diplomatica e la loro presenza sconvolge i buoni propositi dei quattro protagonisti. Le quattro donne sono portatrici di un altro modo di intendere il tempo della vita, un modo dove l’attimo, proprio perché tale, merita di essere vissuto in fondo, e la vita possa acquistare così il senso pieno di un’avventura e di un tragitto. Il progetto degli uomini sarà destinato a fallire, ma sarà il tempo a scandire i termini della rivincita delle donne: costringeranno gli uomini rinsaviti ad attendere un anno di riflessione prima di concedersi a loro. Dentro questo spazio, lo spazio di una sfida e del suo fallimento, vive la commedia, che si manifesta attraverso il linguaggio. Un linguaggio fatto di schermaglie, di occhi di parole, di rebus inestricabili, di virtuosismi verbali. E dietro a ciò una satira violenta che Shakespeare fa nei confronti di quegli intellettuali che fondano accademie o cenacoli letterari lontani dal respiro della vita e dal suo pulsare conflittuale e contraddittorio. Questo linguaggio si specchia in un altro, quello che usano un gruppo di personaggi popolari, costretti a misurarsi con gli editti del sovrano. Il loro linguaggio, ricco di una comicità plebea irresistibile, suonerà come caricatura del linguaggio cortigiano.

Lo spettacolo vuole far esplodere tutti gli elementi di questa comicità. Insieme ai toni più sofisticati della commedia d’amore, ma anche sottolineare le amarezze del conflitto amoroso, frutto della difficoltà dell’incontro fra i due sessi. Pene d’amor perdute … appunto!

SILVANO TOTI GLOBE THEATRE Una produzione Politeama s.r.l. 11-18 settembre: Pene d’amor perdute, di William Shakespeare

Con: Lara Balbo, Daniele Battimo, Valentina Bernardini, Mariangela Caruso, Ruggero Cecchi, Michele Ferlito, Stefano Flamia, Martina Giordano, Giulia Grandinetti, Leidys Rojas Martinez, Fabrizio Milano, Stefano Patti, Paolo Emanuele Quaranta, Lucio Santi Raineri, Tommaso Setaro, Francesco Silella

Regia: Alvaro Piccardi traduzione e adattamento: Alvaro Piccardi aiuto regia: Lorenzo De Liberato disegno luci: Giovanna Venzi musiche originali: Giovanni Piccardi costumista: Giovanna Arena sarto: Giacomo Ponzio coreografa: Giuditta Cambieri.

Spettacoli: ore 21,00 Biglietti: platea (posti in piedi) 7-10 euro; balconate 10-23 euro

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