Benevento, Teatro De Simone. L' attrice Monica Guerritore. (Foto di Vincenzo Maio)

Per la rassegna “Città Spettacolo Teatro”, organizzata dal direttore artistico Renato Giordano, il 5 aprile 2019 Monica Guerritore ( nella foto ) è stata protagonista al Teatro De Simone di Benevento con “Giovanna D’ Arco”. Nella kermesse la Guerritore era interprete, regista ed autrice.

L’ artista è tornata ad avere la corta zazzera bionda, il corpo scattante e muscolosissimo nell’ armatura dell’ eroina francese. << La sua forza – ha detto l’ attrice – trascende la sua appartenenza al genere femminile. La sua passione è universale e travalica il tempo, la sua idea di libertà è eterna >>.

E Giovanna è rivissuta nella nostra epoca, compagna di ribellione e speranza di Che Guevara, del giovane cinese che a piazza Tien An Men fermò con il suo corpo un carro armato, di uomini e donne “forti della forza” che viene dall’ istinto di libertà.

Le proiezioni che hanno accompagnato tutto lo spettacolo mostravano i volti terribili dei giudici del film di Dreyer, presenti e giudicanti, contrapponendosi al sogno di Martin Luther King, e hanno testimoniato come si siano levate alte in ogni tempo le voci contro il Potere. La partitura musicale, di grande importanza, ha accostato nella massima libertà i “Carmina Burana” di Orff, all’ Adagio per Archi di Barber, i Queen a Tom Waits, creando quella risonanza emotiva che ha permesso di accompagnare Giovanna alla sua morte senza rimanere distanti.

Dimenticando l’ immagine tramandata, Giovanna era viva attraverso gli Atti del Processo, visionaria e poetica nei versi di Maria Luisa Spaziani, reale nel racconto di Cardini, ed è stato il De Immenso, che Giordano Bruno ha scritto prima di essere messo a morte, a dare parole alla sua “chiamata”. … lei che ha incarnato la perfetta fusione di Corpo – Mente – Anima che lui stesso aveva preconizzato. Un parallelo tra due destini. Tra due intuizioni.

<< Dio è in me >>, si ostinava a gridare Giovanna davanti ai giudici. E fu la sua morte. Ma non la sua fine. Il cuore di Giovanna non aveva ragioni, ma forze. Forze e passioni che da sole hanno cambiato la realtà.