Spettacolo davvero emozionante e coinvolgente quello andato in scena domenica 29 ottobre 2017 al Teatro Greco a Roma in occasione della XX edizione della rassegna “Che danza vuoi?” organizzata dall'Ass. European Choreographic Organization di Renato Greco.

TANGOLARIO pasiòn Tanguera”, uno spettacolo di Luciano Donda e Cinzia LombardiLuciano y Cinzia , autori, registi e coreografi, hanno emozionato e coinvolto, oltre che con le loro fantastiche esibizioni, anche attraverso le vibranti parole recitate dall’attrice Barbara Amodio e con le melodiche e suggestive canzoni di Marcela Szurkalo.

Il corpo di ballo ha fatto il resto. Soprattutto, ha saputo divertire il pubblico con simpatiche “scenette da Milongas” attuali e divertenti che ha interpretato sdrammatizzando i coinvolgenti momenti di "ballo d'autore" di Luciano y Cinzia. Gli incantevoli “quadri recitati” da Barbara Amodio, hanno permesso di sviscerare le emozioni del Tango attraverso un vocabolario di aggettivi e termini che lo rappresentano e che ne esprimono la passione. A completare questa magnifica atmosfera le note e la voce della cantante Marcela Szurkalo che invitavano a perdersi nell'oblio ed a sognare.

Il pubblico è stato costantemente coinvolto in questo erotico abbraccio musicale e figurativo che è tipico del Tango. Le sinuose volteggianti figure disegnate nell’aria dai due ballerini protagonisti, si sono mescolate alle risonanti parole del “Tangolario”: passione, amore, trasporto, follia, sofferenza che hanno pervaso lo spettatore ormai leggero e liberato da ogni pensiero.

Il tango è la sensualità fatta a danza e così ci si trova a ballare ed a riflettere con il pensiero assieme a Luciano y Cinzia  investiti dalla stessa energia e da sensazioni uniche cariche di senso di libertà ed eros.

Il gioco sensuale del tango e il dialogo figurativo di intensa seduzione, ha liberato le menti degli spettatori, ha toccato i cuori e, anche se in sala erano presenti persone che non hanno mai ballato un tango, che non hanno mai sentito il calore di una guancia poggiata al proprio viso, che non hanno mai stretto un corpo al ritmo ed al suono di una fisarmonica suadente e passionale, per quell’ora e un quarto in teatro, in molti si sono sentiti fascinosi tangheri o seducenti tanghere!