Scritto da Redazione

E' il Direttore artistico Silvano Spada che parla: “Apriamo un nuovo teatro a Roma in via Giulia, nel cuore della Capitale e nella più celebre e storica strada di Roma per dare il nostro contributo alla vivacità della vita teatrale e come segnale di fiducia nel futuro e di certezza nella forza di una grande Capitale.

Lo apriamo nel momento in cui ci sono teatri che chiudono e altri che minacciano di chiudere. E la nostra è una sfida all’immobilismo e all’inerzia, secondo la quale niente di nuovo può succedere perché i nomi dei protagonisti sono fissi e sono quelli e perché i luoghi dei rituali devono restare quelli di sempre e sempre gli stessi. Pur nel rispetto della nostra straordinaria storia teatrale, noi riteniamo, al contrario, che sia inderogabile uscire dalla commemorazione di quello che siamo stati per proiettarci, invece, in nuovi progetti culturali, nuovi percorsi e nuovi e diversi modi di incontrarci.

Apriamo un nuovo teatro con grande coraggio per l’ingente impegno economico che ci siamo assunti, dopo aver fondato e diretto il Todi Festival che abbiamo lasciato per dedicarci proprio a questo nuovo progetto che oggi ci è più aderente. E apriamo un nuovo teatro in vecchi magazzini, in locali in disuso da molti decenni che abbiamo restaurato e sottratto a jeanserie, garage residenziali, fast food o altrimenti destinati, per consegnarli, invece, alla fruizione culturale della collettività.

Si chiamerà OFF/OFF THEATRE, dove “off-off” sta per fuori dalla stasi e dalla routine, fuori da quella routine che vede spettacoli di un certo tipo sistematicamente “piazzati” in un certo tipo di spazi e altri spettacoli di qualità, più o meno, ghettizzati in luoghi diversi. Noi riteniamo però che il Teatro, quando è capace di creare fascino e magia, è uno soltanto e non esistono “questi” e “quelli”. E OFF/OFF THEATRE sarà uno spazio di libertà in cui giovani autori, attori e registi siano protagonisti al centro della vita del Teatro e non in estenuante attesa di occupare gli spazi che, per merito, sono loro dovuti. Riteniamo, infatti, sia tempo che si affermi il meglio delle nuove generazioni, non soltanto generazioni in termini di età, ma di nuovi talenti tenuti ai margini e ci battiamo perché nel teatro si produca una diversa mentalità ed una nuova atmosfera per favorire l’indispensabile allargamento delle fasce di pubblico e l’incontro tra pubblici nuovi e diversi.

Noi oggi presentiamo non una Stagione teatrale ma presentiamo l’”OFF/OFF FESTIVAL” l’altro teatro… Un Festival di Teatro che durerà sette mesi, dal 20 ottobre 2017 al prossimo 27 maggio, con protagonista la prosa, ma anche musica, cinema, incontri, teatro per le scuole, mostre, presentazioni libri e cabaret. “OFF/OFF FESTIVAL” sarà un festival vivace e dinamico, un’occasione d’incontro, di curiosità e di amicizia: un festival di Teatro che contagi anche chi non ha avuto opportunità o occasione di conoscerlo, il Teatro e attragga chi, per distrazione o interessi diversi, non abbia l’abitudine di frequentarlo. È il Festival sarà soprattutto momento di presentazione e di lancio di spettacoli inediti proposti al pubblico, ma anche ai produttori e distributori: una vetrina, una campagna acquisti per le più ampie tournée.

Infine, fin da oggi e più ancora nel futuro, obbiettivo primario è che Roma, come Parigi, Berlino, Londra e New York, con nuove intuizioni, progetti nuovi e lunghe teniture, svolga nel Teatro il suo ruolo di grande Capitale proiettata nel futuro”

Si parte con lo spettacolo "Dentro la tempesta" di Salvatore Striano. Silvano Spada spiega perchè: “Ho scelto DENTRO LA TEMPESTA come spettacolo inaugurale non solo per l’aspetto di teatro civile legato alla drammatica situazione umana del sistema carcerario, ma soprattutto perché il tema più profondo del testo è quello che soltanto la cultura può salvare gli individui e il mondo. 

E nel pieno di questa nostra epoca di globalizzazione è solo la cultura che garantisce il progresso e la civiltà ed è l’unica bussola all’interazione, integrazione e comunicazione tra gli individui e tra i popoli.  E mi piace ricordare Giovanni Testori che affermava: ‘Cultura non sono le conoscenze settoriali, patrimonio soltanto di alcuni privilegiati addetti ai lavori e anzi, quando qualcuno si sente depositario della cultura, opera un atto di terrorismo, perché la cultura vera di un Paese è quella a cui concorrono tutte le possibilità di ognuno’.

E il grande Maestro Claudio Abbado, un gigante della cultura mondiale, amava ripetere che ‘chi ama la cultura vuole conoscere tutte le culture e, dunque, è contro gli steccati e i razzismi di ogni tipo’.

Ed è per questi motivi che DENTRO LA TEMPESTA è il nostro spettacolo inaugurale.”

http://off-offtheatre.com/

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