Scritto da Fiorella Ialongo

Gabriele Nobili è un investigatore privato che non crede ai fantasmi.

Per la sua agenzia – la “Nobili Intenti” – il caso del teatro Fiamma non è che uno dei tanti espedienti per spillare soldi ai creduloni in cerca di sicurezze. Forse. C’è una voce che vuole essere ascoltata ed ora, che lo voglia o meno, Gabriele deve affrontare il muro della razionalità e decidere una volta per tutte in cosa vale la pena credere. Un thriller colmo di sfumature che passa dalla commedia ad atmosfere noir. Il coinvolgimento per l’intrico rappresenta un elemento predominante. La trama muove dalla vita comune in cui si rincorrono scene estrose in una frizzante tela di personaggi “caratteristici” e divertenti.

Nel succedersi degli atti l’osservazione psicologica dei personaggi rivela in filigrana un teatro d’atmosfera con sottili velature del lato nascosto dell’animo umano. Nelle zone d’ombra si intuisce il tenue legame tra l’adeguarsi alle regole ed il cercare di intuire l’approccio mentale dei “malvagi”. Di cosa si sta parlando? Si tratta di una rappresentazione teatrale per coloro che vogliono affrontate le proprie superstizioni e provate a risolvere il mistero da sé. Con questa messa in scena la compagnia AdAttiPrimi si mette in gioco portando uno spettacolo inedito, semplice ma ambizioso.

Lo spettacolo si intitola: “Caso Numero 17 – L’unico fantasma in cui vale la pena credere è il passato”, andrà in scena dal 5 al 7 maggio nei locali del Teatro Hamlet, via Alberto da Giussano 13, a Roma.

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