La serie televisiva ideata da Marvin Kren e in onda su Netflix dal 23 marzo, si propone di raccontare, tra realtà e fantasia, le vicissitudini del noto psicanalista, Il giovane neurologo Sigmund Freud (Robert Finster). 

Freud, dopo un viaggio di studi in Francia, torna a Vienna, dove approfondisce, con esperienze pratiche, lo studio della ipnoterapia al fine di curare isteria o disagi mentali simili. Il progetto del giovane studioso, purtroppo, è ostacolato dall’irreprensibile, intransigente, e alquanto stimato, Dott. Theodore Hermann Maynet (Rainer Bock), direttore del Dipartimento di psichiatria dell’Università di Vienna.

Maynet  provoca nell’animo del giovane Sigmund, uno stato di instabilità e perdita di stima, che quest’ultimo cercherà di contrastare aiutandosi con una sostanza proveniente dal Sud America (cocaina), a quel tempo considerata alla stregua di un nuovo buon farmaco. La vicenda narrata è ambientata nella Vienna del 1886, in cui è evidente  la disparità sociale   tra nobili, militari, poliziotti e ceti meno abbienti, che cercano di sostenere i propri interessi navigando in una società torbida e corrotta.

A complicare la situazione sono dei misteriosi delitti, che lo stesso Freud, in qualità di investigatore/medico,  cercherà di risolvere mediante l’utilizzo delle sue sperimentazioni legate all’ipnoterapia.

Al quadro si aggiunge una famiglia nobile ungherese, in particolar modo la contessa Sophia Von Szapary (Anja Kling), donna ambigua e vendicativa, e suo marito, il conte Viktor Von Szapary (Philipp Hochmain),  che cerca di entrare a fare parte della cerchia della famiglia reale Austriaca, al fine di  affermare la predominanza del popolo magiaro, nell’ambito dell’alleanza con l’Austria. I nobili ungheresi tenteranno di realizzare il loro piano, facendo leva sulla personalità, alquanto instabile e travagliata, del principe ereditario Rudof ( Stefan Konarske), figlio del re e di tendenze politiche liberali, e  sfruttando le doti di veggente e medium della loro presunta figlia o nipote, Fleur Salomè ( Ella Rumpf), affetta da uno strano stato di incoscienza durante il sonno che, oltre a  farle compiere azioni incontrollabili, le permette di vedere i fatti criminosi che avvengono in città, provocandole un forte disturbo dissociativo della personalità, che lo stesso dott.Freud cercherà di curare e studiare.

Gli avvenimenti si svolgono in una  realtà deformata in modo grottesco, caratteristica che contribuisce a catalizzare l’attenzione e  che rende la visione accattivante. La visione della serie è sicuramente consigliata, ma bisogna tenere presente che, in realtà, Sigmund Freud e gli altri personaggi realmente esistiti, costituiscono un pretesto per rappresentare una storia che oscilla dal thriller al noir all’occultismo, con forti accenti horror. Degne  di nota sono le interpretazioni degli attori: Georg Friedrich (interpreta Alfred Kiss) Brigitte Kren (interpreta Leonore), e Lukas Miko (interpreta Georg Von Lichtenberg). Buona visione!