Scritto da Daniela Piron

Roma - Luogo privilegiato di fruizione e entertainment, riferimento essenziale per cultori e potenziali fruitori del jazz, l’Alexander Platz Jazz Club di Roma rappresenta un ambiente dalle calde e vibranti atmosfere dove poter trascorrere una serata ascoltando ottimi artisti. E’ il 1984 quando una vecchia cantina, in Via Ostia, viene trasformata in una location davvero suggestiva che ricorda i locali di musica jazz americani mantenendo un tocco di italianità. Così da 30 anni all’Alexander Platz propone musica di qualità intrepretata da grandi artisti di tutto il mondo. Molti musicisti hanno lasciato il segno, inteso proprio nel senso tangibile e visibile, infatti una delle particolarità del locale è rappresentata dalle dediche degli artisti scritte sui muri, dai loro autografi, ma anche dai ringraziamenti e complimenti di chi ha passato una serata nel suggestivo locale.

Accanto a tutto ciò una attenta e scrupolosa raccolta di locandine che ricordano i più prestigiosi festival ed eventi del jazz. La location è caratteristica e piena di fascino, l’ambiente accogliente e familiare lascia respirare una grande energia positiva, buona l’acustica. Gli ingredienti per passare una bella serata ci sono tutti. Il programma è molto ricco e vario, grandi artisti si alternano ogni sera, ciascuno con il proprio stile. La buona musica può essere ascoltata anche durante la cena, infatti il locale è attrezzato con una buona cucina.

I prossimi appuntamenti

Settimana ricca di appuntamenti all’Alexanderplatz, si inizia martedì 14 ottobre con Giuliana Soscia & Pino Jodice in “Sonata Per Luna Crescente - Jazz for two keyboards”, mercoledì 15 è invece il turno del Caruso Project. Grande attesa per le tre serate (giovedì 16, venerdì 17 e sabato 18) con il quartetto di Rosario Giuliani che presenta il suo album “Images”. Domenica 19 il quartetto del cantante newyorkese Miles Griffith.

Martedì 14 ottobre ritroviamo Giuliana Soscia & Pino Jodice in “Sonata Per Luna Crescente - Jazz for two keyboards”, nella formazione in quartetto con Luca Pirozzi (contrabbasso) e Valerio Vantaggio (batteria). In questo progetto confluiscono tutte le esperienze musicali del duo, dal jazz alla musica classica contemporanea, attraverso un interplay molto intenso che evidenzia le qualità espressive, improvvisative, virtuosistiche di questi due musicisti e le sonorità orchestrali che riescono a riprodurre con i loro strumenti a tastiera, pianoforte e fisarmonica. “Sonata Per Luna Crescente – Jazz for two keyboards” è anche un album ispirato all’opera omonima del grande pittore Normanno Soscia e dedicato ai coniugi Rino e Sandra Bebbere. Considerato dalla critica una delle più apprezzate produzioni dell’anno, è la sintesi di una serie di altri album quali “Il Tango da Napoli a Buenos Aires”, che ha ricevuto nel 2010 gli elogi del Maestro Roberto De Simone, “Latitango”, “Antiche pietre”, “Lucca Jazz donna vol.1”, dell’album “Il Viaggio di Sindbad”, dedicato alla contaminazione araba con la partecipazione straordinaria del maestro di oud iracheno Raed Khoshaba, “Stabat Mater in Jazz” di Giovanni Battista Pergolesi, prodotto dal Conservatorio Cimarosa di Avellino e di “Contemporary” e segnalato tra i migliori cd dalla rivista Musica Jazz. Con questi progetti Giuliana Soscia e Pino Jodice hanno preso parte a importanti festival jazz e calcato i palchi di teatri internazionali, come l’Opera House di Hanoi (Vietnam), l’Opera House di Ankara (Turchia), l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Puccini di Torre del Lago, il Teatro Cilea di Reggio Calabria e tanti altri. Entrambi con un lungo percorso alle spalle, i due artisti sono accomunati da una comune visione della musica e della composizione. Giuliana Soscia è considerata una delle migliori fisarmoniciste jazz d'Italia, oltre ad essere anche pianista, compositrice e arrangiatrice di grande talento, importanti le sue partecipazioni come fisarmonicista solista in prestigiose Orchestre Jazz e Orchestre D’Archi in Italia e all’Estero. Ha collaborato con Roberto De Simone, Tommy Smith, Maurizio Giammarco, Giancarlo Schiaffini, Luis Bacalov, C. Lorenz, e tanti altri. Pino Jodice, straordinario pianista e pluripremiato compositore e direttore d’orchestra, è considerato tra i migliori compositori/arrangiatori jazz in Italia e all’Estero. I suoi arrangiamenti sono stati eseguiti, tra gli altri, da Gary Burton, John Scofield, Brandford Marsalis, Mike Stern, Richard Galliano, Michel Portal ed è noto anche per la sua lunga collaborazione con la PMJO - Parco della Musica Jazz Orchestra, comprese altre collaborazioni con Tommy Smith, Dick Oatts, Maurizio Giammarco, Enrico Rava, Paolo Fresu, Bob Brookmayer, Maria Sheneider,ecc.

Mercoledì 15 ottobre si esibisce il Caruso Project, formato da Sandro Ferrera (tromba/flicorno), Massimo Lattanzi (chitarra), Luca Celestini (contrabbasso) e Roberto Forlini (batteria). Nato con l'intento di coniugare la musica cantautorale italiana con il jazz, il Caruso Project presenta un repertorio in cui sono presenti numerosi rimandi alle melodie più celebri del nostro cantautorato, da Modugno a Paoli, da Pino Daniele a Carmen Consoli, da Mina a De André.

Grande attesa per i tre concerti del quartetto di Rosario Giuliani che presenta il suo album “Images” giovedì 16, venerdì 17 e sabato 18. Musicista affermato da molti di anni a questa parte, Rosario Giuliani non ha più bisogno di provare le sue doti: generosità, virtuosismo, energia e lirismo sono le caratteristiche principali del sax alto romano. Riceve il premio Massimo Urbani nel '96 come miglior artista italiano. Attualmente, non rinnega la sua reputazione ma è alla ricerca continua di nuovi orizzonti. Sorprendente più che mai in questa nuova avventura, Giuliani raggiunge la maturità artistica e presenta attraverso "Images" il suo album più intimista e personale. In "Images" il sassofonista compone quasi tutti i brani (tranne il tema "Light At Night" ad opera del talentuoso pianista milanese Roberto Tarenzi). L'album è stato concepito e realizzato come un diario intimo, una sorta di quaderno di appunti di viaggio dove Giuliani traduce in musica una serie di impressioni istantanee legate a dei momenti particolari della sua vita. Rosario Giuliani, all'età di 45 anni si impone definitivamente come uno dei più grandi sassofonisti apparsi sulla scena jazz degli ultimi vent'anni. Con Rosario Giuliani (sax) salgono sul palco Roberto Tarenzi (pianoforte), Dario Deidda (contrabbasso) e Marco Valeri (batteria).

Domenica 19 è la volta del cantante e compositore newyorkese Miles Griffith, senza dubbio uno dei più interessanti e poliedrici esponenti della nuova vocalità afro americana, che si esibisce con il quartetto composto da Pietro Jodice (batteria), Tony Pancella (piano) e Luca Pirozzi (contrabbasso). Nato come cantante blues e gospel ha ben presto messo la propria particolarissima voce al servizio di alcuni dei più importanti jazzisti d’oltreoceano, collaborando in tour e in studio con Barry Harris, Danny Mixon, Jack Walrath, James Williams e non ultimo Wynton Marsalis con il quale ha realizzato il capolavoro “Blood On the Fields”. In Europa da oltre un anno collabora con il trio guidato dal pianista italiano Tony Pancella, con il quale ha realizzato l’album “I Found You”.

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