La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare James Jones, autore di Odissea: Parte I. L'opera è di quelle da far venire i brividi per ciò che concerne la visione che viene data al nostro sistema

MN: Come nasce il progetto Odissea parte I?

JJ: Il progetto si divide in quattro parte. Nasce dall'esigenza riscontrata dal fatto che lo Spazio sarà un ambiente sempre più importante per la vita umana ed ho voluto dare una descrizione sicuramente futurista di ciò che il sistema solare può rappresentare per l'intera umanità.

MN: Di cosa parla il libro?

JJ: Il ciclo Odissea è composto da 4 parti. In questa parte I c'è la descrizione dell'addestramento da astronauti che devono affrontare i protagonisti. Il più importante è Leonardo - il cui nome significa forte come un leone. Figlio di astronauti dispersi nello spazio, decide una volta cresciuto di intraprendere lo stesso percorso. La narrazione ha molti temi, tra cui quello dell'approvvigionamento energetico. Nel mondo Odissea la civiltà umana ha abbandonato i combustibili fossili in favore della fusione nucleare generata attraverso l'isotopo elio 3. Dopo aver esaurito questi giacimenti - sia sulla Luna che sulla Terra - l'umanità è costretta a cercarlo nel Sistema Solare, spingendosi sempre più in là man mano che queste riserve si esauriscono sui vari asteroidi; da qui ci sarà una gara tra i vari paesi del mondo a cercare nuove risorse di elio 3. Ciò spinge l'agenzia spaziale italiana a spingere sempre più in là con ovvie ripercussioni sulla sicurezza delle missioni.

MN: I temi trattati sono un monito per le generazioni future?

JJ: I temi trattati sono sicuramente un monito per le generazioni future. I principali sono: approvvigionamento energetico, l'accettazione della realtà ed un tema importante ricalcato in tutto il ciclo Odissea il rapporto con la tecnologia - in particolare con l'intelligenza artificiale.

MN: Che futuro ha il nostro pianeta secondo Lei?

JJ: A mio parere il nostro Pianeta ha un futuro molto difficile causato da un aumento della popolazione (si va verso gli 8 miliardi anche se le stime ci dicono che si arriverà sui 10 miliardi), ciò spingerà l'umanità a colonizzare il Sistema Solare e ad andare pure oltre.

MN: A chi consiglierebbe la Sua opera?

JJ: La mia opera la consiglierei a chiunque, non ha un limite di età ma soprattutto a chi ha uno spirito critico e sappia leggere tra le righe.

MN: Perché la scelta di uno pseudonimo?

JJ: La scelta di questo pseudomino è dovuta al fatto che non volevo far conoscere la mia vera identità e perchè il ciclo Odissea punto a renderlo internazionale e questo potrebbe aiutare.

MN: Che cosa direbbe a chi vuole intraprendere la stesura di un libro?

JJ: Dico di provarci personalmente, io ho usato il metodo Forrester, che viene tratto dal famoso film "Scoprendo Forrester" con George Clooney in cui il protagonista principale è uno scrittore e consiglia di fare la prima scrittura come se venisse sul cuore. "Batti le dita sulla tastiera senza pensarci". 

MN: Un saluto ai lettori di Matchnews

JJ: Un caro saluto ai lettori di Matchnews.