Scritto da Bruno Bertucci
La nostra redazione ha avuto il piacere di contattare il procuratore Lorenzo De Santis, esperto di calcio sudamericano, fondatore e CEO dell'importantissima Estilo 10, nata con la mission di proporre un servizio ed un progetto di alta qualità sviluppando una strada di successo e talento tali da aprire nuovi orizzonti per ciò che riguarda il mondo della "pelota".
 
Noi di Matchnews abbiamo avuto modo trattare diversi temi quali la situazione delle compagini capitoline, il futuro di Vlahovic ed il domandi del calciatore più rappresentativo della Reggina, assistito proprio dal giurista nato a Firenze: German Denis.
MN: Buonasera Dott. De Santis come valuta la Roma di Mourinho e la Lazio di Sarri?
LD: Roma e Lazio stanno vivendo una stagione con molte similitudini perché l'inizio era stato salutato dalla piazza e dagli addetti ai lavori con grandi aspettative visto che Mourinho e Sarri sono due nomi importanti, seppur con percorsi diversi ed hanno acceso grandi entusiasmi. A mio avviso il freno che è rimasto è quello del mercato. Quello che poteva arrivare con l'arrivo dei due allenatori di questo calibro non è stato probabilmente del tutto in linea con quelli che erano e sono i credo calcistici dei due tecnici.
Mou si è trovato a fare i conti con una rosa incompleta, carente e corta (specie nelle alternative) e sicuramente non è riuscito a valorizzare le seconde linee ad esempio con le esclusioni con il Bodo, quindi ci ha messo anche del suo però ha una rosa che onestamente oggi ha palesato dei limiti, ancora più visibili quando vengono a mancare dei titolari come Pellegrini, El Shaarawy e Smalling. È una rosa che andrà rafforzata e puntellata con almeno 2/3 innesti importanti a Gennaio. Per quello che riguarda la Lazio sta faticando perché dopo anni di 3-5-2 con Inzaghi passare al 4-3-3 non è automatico ed alcuni giocatori lo stanno risentendo; penso a Lazzari e penso al dualismo Milinkovic-Savic/Luis Alberto. È una Lazio aggrappata ai gol di Immobile ma che sta palesando dei limiti con delle battute d'arresto, come per altro capitato alla Roma, con una stagione di sali e scendi in classifica che le sta lasciando lontane dal 4 posto.

MN: Cosa manca alle romane e, soprattutto, consiglierebbe qualche colpo in vista della sessione invernale?
LD: Per quanto riguarda la Roma credo che abbia bisogno del primo giocatore che aveva indicato lo Special One come necessità, quindi che sia Xhaka o che possa essere Zakaria. Un giocatore importante davanti la difesa che protegga il pacchetto arretrato e che permetta ai centrocampisti di preoccuparsi della fase offensiva e qui penso, soprattutto, a Veretout che in questa stagione sta giocando sotto i suoi standard perché deve fare un super lavoro di protezione e contenimento. Inoltre ha bisogno di un'alternativa a Karsdorp e di un altro difensore centrale (perché Smalling non sta bene e Kumbulla  sta vivendo una stagione difficile). Da capire, infine, cosa farà Mayoral perché ad oggi davanti la Roma ha solo Tammy Abraham, visto che Shomurudov non sta mantenendo le aspettative del club.
 
Per quello che riguarda la Lazio serve, assolutamente, un vice-Immobile perchè Muriqi non riesce ad ambientarsi in maniera convincente. SI deve capire, inoltre, se si può prendere un terzino sinistro e se si avranno mezzi e possibilità di prendere 1 giocatore o 2.

MN: Quale sarà secondo Lei, il futuro di Vlahovic?
LD: A meno di offerte indecenti Vlahovic rimarrà alla Fiorentina fino a Giugno e cercherà di raggiungere il miglior risultato possibile, così che poi in estate potrà scegliere il suo futuro (che sia Italia o estero). Chiaramente la Fiorentina si aspetta che il cartellino venga pagato in maniera adeguata, nonostante il contratto sia in scadenza.
 
MN: Per quanto riguarda il Suo assistito Denis è prematuro parlare del suo rinnovo con la Reggina?
LD: La Reggina, dopo un buon avvio, vive un momento complicato quindi in questo momento più che al futuro si pensa al presente cercando di uscire da questa situazione negativa al più presto. 

Ringraziamo la disponibilità del procuratore toscano che ha snocciolato tutte le tematiche in maniera professionale ed esaustiva. L'ex IFM Sport ci trova d'accordo su tutta la linea, soprattutto, parlando delle squadre romane. Josè Mourinho e Maurizio Sarri si sono ritrovati in due ambienti completamente opposti da essere simili con problematiche analoghe. Alla Lazio occorre una punta centrale e dei giocatori che si affidino al 100% all'ex allenatore dell'Empoli; i giallorossi, invece, hanno bisogno di più materiale umano come un centrale di difesa, un terzino ed un centrocampista di sostanza (che riesca, anche, ad abbinarci la qualità necessaria per raggiungere dei risultati soddisfacenti).
 
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