Nelle ultime stagioni i verdetti del campionato nostrano erano chiari e delineati fin dall'inizio, con conseguente diminuzione dell'appetibilitá ergo del valore di mercato.
 
Abbiamo avuto il piacere di intervistare una delle firme più accreditate di Sportitalia: Gianluigi Longari. Giovane e preparato, il giornalista sportivo presta le sue doti alle pendici della "Madonnina" e si é fatto presto conoscere al grande pubblico. Di seguito la nostra chiacchierata con lui:
 
MN: Secondo Lei è cresciuto l'appeal del nostro campionato rispetto gli anni passati?
GL: Sì, secondo me è cresciuto. Merito della Juventus che con l’acquisto di Ronaldo e la costruzione di una rosa senza eguali a livello continentale ha riacceso i fari dell’Europa sul nostro campionato, e merito anche di Lazio e Inter che stanno mostrando la qualità necessaria per rendere incerto l’esito di un torneo altrimenti scontato. 
 
MN: È più avvincente la corsa scudetto o la lotta per non retrocedere?
 
GL: La lotta per lo scudetto. Quella per la salvezza mi sembra già delineata. 
 
MN: Quali altri campioni Le piacerebbe vedere in Serie A?
 
GL: Dopo l’arrivo di Ronaldo nessun sogno puó definirsi precluso. Mi piacerebbe vedere in Italia Neymar, penso che sia il torneo ideale per riportare la sua attenzione totalmente sull’aspetto tecnico e di campo. 
 
MN: Il suo sogno lavorativo nel cassetto?
 
GL: Sono soddisfatto del mio lavoro e dell’emittente in cui lo svolgo. Sicuramente svelare in anteprima importanti notizie di mercato per chi si occupa di questo ambito dell’informazione è un aspetto molto stimolante e adrenalinico.
 
Non possiamo che trovarci d'accordo con quanto detto da Longari: l'acquisto di Cristiano Ronaldo da parte della Vecchia Signora ha dato il via ad una crescita da parte della Serie A. Nulla è da escludere, quindi, e l'arrivo di Lukaku ed Eriksenn sono altri due esempi del momento florido che sta vivendo lo Stivale calcistico. Per ciò che concerne il mero lato agonistico la lotta per il tricolore si fa molto interessante e si giocherà su equilibri sottilissimi.
Auguriamo alla penna milanese di proseguire la sua carriera giornalistica così come la sta svolgendo e lo ringraziamo della disponibilità e della professionalità con cui ha diramato la nebbia dei nostri dubbi.