Nicole Ciccolo (nella foto) è un’ esperta e studiosa della scrittura che vive ed opera a Bologna.
Si è diplomata nel 1998 in perizia grafica presso la Scuola Arigraf di Roma. E’ iscritta all’ Associazione Grafologi Professionisti ed è docente di tecniche peritali presso la Scuola Superiore di Grafologia. Ha espletato numerosi incarichi quale consulente tecnico del P.M. per conto di molte Procure della Repubblica a livello nazionale.
Si occupa dell’alterazione e della contraffazione di documenti pubblici o privati, dattiloscritti o manoscritti, anche mediante il loro esame fisico, strumentale e grafoscopico; l’indagine psico-grafologica della personalità.
E’ apparsa più volte in trasmissioni televisive su “Chi l’ha visto” e “La vita in diretta”. Ecco l’intervista che ci ha rilasciato in merito alla sua attività professionale.
Che cos’è e che cosa studia la grafologia, intesa come studio della scrittura?
La grafologia è lo studio del gesto grafico, ossia della scrittura, per capire e analizzare il carattere della persona. Equivale ad un test proiettivo della personalità in grado di evidenziare aspetti consci e inconsci della persona. La grafologia, se studiata in profondità e non superficialmente, può diventare uno strumento validissimo per l’ esplorazione del carattere. La scrittura è un’ attività complessa, forse la più complessa dell’ uomo, in cui entrano in gioco componenti psichiche, neuromuscolari e cerebrali, proprio perché è un impulso che parte direttamente dal cervello e si materializza sulla carta. La carta è simbolo del mondo esterno, dell’ ignoto. Quindi come si scrive e come si riempie il foglio ci fornisce l’ idea di come una persona affronta il mondo. La perizia grafica ha uno scopo identificativo, quello di verificare se una scrittura è autografa oppure è un falso. Il mio lavoro si svolge prevalentemente con i Tribunali.
Come è nata la sua passione per la grafologia?
E’ nata per caso, quando avevo 27 anni, dall’ incontro con un’ amica che studiava grafologia a Urbino, la quale mi disse qualcosa sulla mia scrittura. E’ stata una sorpresa che mi ha indotta a seguire un corso di studi specialistico e da quel momento è diventata la mia professione a tempo pieno.
Che cosa si può fare per stimolare l’ interesse del pubblico per la grafologia?
Bisognerebbe affrontare la grafologia in modo serio e informare il pubblico che ci sono tantissimi casi di testamenti olografi falsi, oppure di persone anziane circuite e indotte a fare un testamento approfittando della loro fragilità psico-fisica.
Che cosa apprezza di più nel lavoro di un grafologo?
La professionalità unita al senso di giustizia.
Qual è l’ avvenimento che l’ha coinvolta di più nella sua carriera?
Mi hanno appassionato i falsi storici con l’ utilizzo di tecniche veramente ingegnose, tra cui le false lettere attribuite a Alcide De Gasperi nel 1954, e i falsi diari di Benito Mussolini comprati da Dell’ Utri e pubblicati dalla casa editrice Bompiani con il titolo “Veri o Presunti?”