Scritto da Zuleca Rienti

Dopo il successo di Colpa delle stelle (2014), Jhon Green torna con un nuovo best seller, ma l’adattamento cinematografico non gli rende giustizia. Un teen movie che diventa road movie, e inevitabilmente, a parte qualche spunto interessante, ci si perde dopo la metà, tanto da far pensare ad un film di carta!

Scritto da Scott Neustadter e Michael H. Weber, già autori della sceneggiatura di Colpa delle stelle (2014), e diretto da Jake Schreier. Distante dai temi più drammatici dell’opera precedente, la pellicola racconta dell’amicizia di Margo Roth Spiegelman (Cara Delevingne), ragazzina sopra le righe e popolare e Quentin "Q" Jacobsen (Nat Wolff), tipo piuttosto comune tra i corridoi della scuola.

In realtà lei è la ragazza della porta accanto, talmente bella che il ragazzo se ne innamora. I due si perdono di vista col passare del tempo, soprattutto perché, mentre lei diventa sempre più inarrivabile, lui rimane un ragazzo che si confonde tra la folla. Ma una notte Margo irrompe in camera di Quentin per farsi aiutare a compiere una serie di vendette verso il suo ragazzo e degli amici che hanno tradito la sua fiducia. I due passano una notte all’insegna dell’avventura e dell’adrenalina. L’epilogo della serata avviene con una scena dai toni quasi romantici, che mostra i due impegnati in un ballo in cima ad un grattacielo, davanti a questa presunta “città di carta”. Questo è uno dei pochi momenti interessanti del film, in cui Margo spiega il suo disagio verso quello che la circonda, nonostante sia una splendida vista della città illuminata di notte: una città che non offre nulla nonostante la sua grandezza, e per questo, di carta. Peccato per la totale mancanza di complicità dei protagonisti, che non trasmettono nessun feeling, nonostante la situazione. Fino a qui, il film tiene viva l’attenzione e ci incuriosisce, ma improvvisamente, il giorno dopo Margo scompare ed è come se iniziasse una nuova parte di film, un po’ distaccata dal resto. Come se si aprisse una sottotrama, il film rallenta e va avanti a stento. Quentin decide di partire per trovare Margo, basandosi su alcuni indizi lasciati dalla ragazza. Seguirà un viaggio lunghissimo per trovarla e riportarla indietro, in tempo per il diploma.

La regia non ha particolari pretese, segue la storia e ne viene quasi assorbita. Solo all’inizio abbiamo alcuni flashback dei ragazzi e alcuni rallenty, che sottolineano visivamente il diverso percorso dei due protagonisti. Sempre nelle prime scene, ci vengono presentati gli amici di Quentin, che avranno un ruolo maggiore nella seconda parte del film, e lo accompagneranno nel folle viaggio. Cara Delevingne ha lasciato le passerelle e si vede, anche se il suo atteggiamento da modella la aiuta molto ad interpretare il personaggio di Margo; Nat Wolff è più adatto per il ruolo di Quentin, anche se interpretare un personaggio con il senso dell’umorismo gli riesce molto meglio. Nonostante la lentezza, il film ci regala uno sguardo sugli adolescenti e sulla fine del liceo, di come ci siano delle aspettative che possono risultare anche banali, di come sia meglio vivere il liceo come l’inizio di qualcosa di nuovo e non la fine di un’era.

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