Scritto da Franco Maiolino

Si è tenuta il 20 Marzo la  Prima Nazionale del film Tango del Mare di Francesco Presta e Ferdinando Romito, prodotto dal Cinecircolo Maurizio Grande.

Diamante (CS) - I due filmakers diamantesi, questa volta osano un po’ di più e passano dalla cura dei Corti amatoriali e dallo sperimentale  Sweet Dream del 2013  al medio metraggio che l’altra sera al Cineteatro Vittoria di Diamante ci ha piacevolmente sorpreso.

Si sono avvalsi ancora una volta di un soggetto originale e di interpreti e collaboratori reclutati fra gli amici con i quali condividono questa passione confezionando un lavoro che al di là della valenza artistica di cui proveremo a dire qualcosa, ha l’indubbio pregio di essere un prodotto culturale autoctono, sintesi di esperienze e di talento per la maggior parte targate Diamante & Dintorni. Questo non può che rallegrarci perché da tempo riteniamo, nel nostro ruolo istituzionale che il segmento culturale che afferisce al Cinema possa essere una delle grandi opportunità che  la nostra città, che in tale settore ha un curriculum di tutto rispetto, debba sfruttare appieno.

Tango del mare,  titolo preso in prestito da un grande successo di Oscar Carboni, divo degli anni 40, si incentra sul rapporto di Rita e Pino una coppia di quarantenni che all’ improvviso si trova a dover fare i conti ( dopo una ventennale e apparentemente tranquilla convivenza ) con il rischio reale di una crisi le cui motivazioni escludendo  aspetti che  maliziosamente  vengono ammiccatii ( mancanza di figli, differenti stili di vita, diverso status lavorativo, gelosia ) sono da ricercare in una diversa necessità di amare. La richiesta totalizzante di Pino su una priorità d’amore e la presa di coscienza di Rita sulla necessità di decelerare i ritmi extra affettivi della sua vita si sintetizzano in un cercarsi e ritrovarsi nella simbologia del tango,  e nel ritorno sulla scogliera, da dove 20 anni prima la storia è cominciata. Il Tango, un tango su di una straordinaria scogliera a picco sul mare, come momento topico e salvifico e come catarsi attraverso il ritorno al momento dell’ “ amor nascendi”.

Il film oltre ai due  protagonisti, ha la musica, il mare e Diamante come temi portanti. Da Wonderful  Tonight di Eric Clapton rivisitata da Sergio Gimigliano e Marco Trifilio, alle Musiche dei Mas en Tango che hanno ispirato l’intero film e la scena finale dove, al troppo commerciale Libertango di Piazzolla, avremmo preferito anche per la maggiore sensualità e raffinatezza  delle figure, un ritmo di Gardel. “ Esiste l’uomo perché esiste il mare “ recita la didascalia che apre i titoli di testa, ed il mare, da quello che circonda l’isola di Cirella, a quello che si infrange sugli scogli, passando per  quello simbolico di un murale che s’ ispira alle note di Debussy, riempie d’azzurro la bella fotografia di Daniele Cribari  che dimostra, sempre più,  d’avere mestiere. Ed infine Diamante i cui panorami renderebbero facile il lavoro a qualsiasi regista confermando la sua naturale vocazione di set naturale come i numerosi film che vi sono stati girati hanno dimostrato. Pino Torcasio e Chiara Pavoni sono bravi e si calano alla perfezione nei ruoli dei due protagonisti, mentre il giovane Giuseppe Panebianco ci sembra sacrificato nel ruolo marginale che gli è stato assegnato e lo aspettiamo alla prossima prova.  Da segnalare, nelle scene iniziali del film, il sottofondo del notiziario della radio che forse è un inconscio omaggio a due grandi film come Good  Morning Viet-Nam di Levinson  e Una Giornata Particolare di Ettore Scola.

Guarda il trailer del mediometraggio "Tango del Mare"

 

 

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