Scritto da Zuleca Rienti

I cattivi diventano protagonisti, addirittura eroi! Ma, tolta la follia, quanto rimane di cattivo?

Suicide squad, il tanto atteso film, basato sui fumetti DC Comics, per la regia di David Ayer (End of Watch - Tolleranza zero, 2012, Sabotage, 2014, Fury, 2014) ci lascia con l’amaro in bocca. Scorre piacevolmente, è un buon film di intrattenimento che racconta di questi cattivi che vengono impiegati in una task force speciale per proteggere il mondo dai metaumani: Deadshot (Will Smith), Harley Quinn (Margot Robbie), Capitan Boomerang (Jai Courtney), El Diablo (Jay Hernandez), Killer Croc (Adewale Akinnuoye-Agbaje). Ma purtroppo, alcuni elementi non funzionano.

La squadra in questione viene presentata quasi all’inizio, con uno schema che ricorda un videogioco, forse troppo veloce per permettere allo spettatore di leggere tutte le caratteristiche nelle schede personali. Altri indizi vengono dati tramite dei flashback. Il film ha una struttura narrativa abbastanza basilare. I cattivi vengono costretti ad entrare in questa squadra speciale, ma ad un certo punto, esce fuori inevitabilmente il loro lato buono e tutti, in maniera diversa, si redimono, follia permettendo. I personaggi non vengono analizzati a fondo, ed è un peccato. Sono persone con sentimenti messi troppo in evidenza, per essere dei pericolosi criminali. Niente a che vedere, ad esempio, con l’irriverenza di Deadpool. I dialoghi sono classici, insomma, quello che ci si aspetta da un film d’azione, con frasi ad effetto e battute mediamente spiritose.

Ayer riconferma il suo stile, stavolta però, nettamente contenuto, non essendosi spinto troppo oltre. E la minaccia fantasma dell’Incantatrice (Cara Delevingne) non è di aiuto. Questa entità astratta, insieme a quella del fratello, rende tutto molto etereo, compresi gli scontri. Senza poter sfruttare, quindi, le abilità di Deadshot con le armi, o di Katana con la sua spada, per esempio. Anche il montaggio è discutibile, facendoci rimpiangere gli scontri movimentati e ad effetto degli Avengers.

Margot Robbie è la regina indiscussa del film, il contrasto tra bellezza e follia è visivamente perfetto e l’attrice veste i panni di Harley con disinvoltura. Ancora meglio viene mostrato il suo amore per il Joker (Jared Leto), un altro dei pochi fiori all’occhiello della pellicola. Senza fare paragoni con il passato, possiamo dire che è una versione 2.0 efficace ed innovativa del pericoloso criminale. Will Smith presenta un nuovo Deadshot, molto trendy, ma anche per lui vale lo stesso, del suo lato cattivo vediamo molto poco. Viene approfondito, invece, il rapporto con sua figlia. Alla fine vince la morale, quindi invece di mostrare le numerose potenzialità di questi fantastici personaggi, si punta alla loro “Redenzione”. Ultima nota per la colonna sonora, con brani dei Twenty One Pilots, i Queen, Eminem, a dare la giusta carica in molte occasioni.

Chi ama i film sui supereroi e sui fumetti può apprezzare, e sperare che ci sia un sequel sul Joker e Harley Quinn. Visione “tiepida” per gli appassionati del genere, senza troppe aspettative.

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