Pungente, sentimentale, a tratti comico, ambientato negli anni Cinquanta e con tanti abiti degni di una sfilata di moda. Peccato che il film cambi genere ad un certo punto, sfociando nel drammatico e nel grottesco.

Jocelyn Moorhouse scrive e dirige The Dressmaker - Il diavolo è tornato, tratto dall’omonimo romanzo di Rosalie Ham. La pellicola, ambientata a Dungatar, parte dal ritorno di Myrtle "Tilly" Dunnage (Kate Winslet) nella sua città natale. La ragazza era stata allontanata quando era ancora una bambina, a causa di un incidente dove, purtroppo, aveva perso la vita il figlio del sindaco.

Tilly, dopo aver passato molti anni in Europa, ritorna dalla madre Molly Dunnage (Judy Davis) soprannominata da tutti “Molly la pazza” per prendersene cura. Ma soprattutto per ricordare cosa successe davvero anni prima e se sia davvero responsabile della morte di quel bambino. Negli anni passati lontano da casa, Tilly è diventata una bravissima sarta e userà questa sua dote per riscattarsi.

L’inizio è molto avvincente, c’è un mistero da risolvere ed è forte il desiderio di rivalsa di Tilly verso gli abitanti di Dungatar. Essi sono piuttosto singolari, hanno strane manie, come la moglie del sindaco e la sua ossessione per l’ordine e la pulizia; Horatio Farrat (Hugo Weaving) il poliziotto della città con una strana passione per le stoffe e gli abiti femminili. Personaggi al limite dell’assurdo, quasi caricaturali, ma ben costruiti. Non poteva mancare il giovane bello e aitante che conquista il cuore di Tilly, Teddy McSwiney (Liam Hemsworth). I dialoghi sono acuti e brillanti, con un pizzico di ironia qua e là. La storia segue uno sviluppo abbastanza lineare, ma ad un certo punto c’è una svolta narrativa che stravolge gli equilibri e porta il film verso risvolti inaspettati. Purtroppo questo cambio repentino e immotivato di registro, disorienta lo spettatore, che viene trascinato a fatica verso il finale.

La regia, al contrario, è coerente dall’inizio alla fine. Si sofferma su campi lunghi o piccoli dettagli che mostrano l’insieme e arricchiscono la storia. Complice anche l’ottima fotografia, di Donald McAlpine, che esalta i colori, ricordando le pagine di un fumetto.

Kate Winslet è come sempre superlativa; seducente, perfettamente a suo agio nel ruolo. E nonostante la differenza di età, mostra un’ottima chimica con il giovane Hemsworth. I due sono complementari e arricchiscono la parentesi sentimentale del film. Judy Davis sa essere folle ed equilibrata allo stesso tempo, poiché Molly non è poi così “pazza” in fondo.

La pellicola è sicuramente originale, per scelte stilistiche e narrative, ma in parte deludente.