Si è conclusa la 60esima edizione dei David di Donatello, che quest’anno ha regalato non poche sorprese.

Alla conduzione Alessandro Cattelan che ha cercato di dare un’impronta comica alla serata. Il programma è stato trasmesso per la prima volta in diretta su Sky, con tanto di red carpet. Lo chiamavano Jeeg robot ha fatto incetta di premi: Gabriele Mainetti vince come miglior produttore e regista esordiente, mentre gli attori possono dirsi più che soddisfatti.

Claudio Santamaria trionfa come miglior attore protagonista, ricorda la sua agente Graziella Bonacchi e mostra a sorpresa un’insolita pelata sotto il capello; un’emozionata Ilenia Pastorelli vince come miglior attrice protagonista, surclassando attrici come Paola Cortellesi e Juliette Binoche e ringraziando Mainetti per la grande opportunità e la fiducia che ha riposto in lei. Luca Marinelli viene premiato come miglior attore non protagonista per il suo ruolo da villain e Antonia Truppo come miglior attrice non protagonista.

A trionfare come miglior film è Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, che invita tutti gli interpreti sul palco a condividere il premio. La pellicola racconta di come una cena tra amici possa trasformarsi in qualcos’altro, semplicemente mettendo in mostra il cellulare. Idea brillante che vince anche il premio come miglior sceneggiatura. Genovese ritira la statuetta dedicando il premio alla verità per Giulio Regeni. Matteo Garrone viene premiato da Toni Servillo come miglior regista e scherza dicendo “menomale che non c’era Jeeg Robot”. Il suo fantasy Il racconto dei racconti conquista ben sette statuette. Youth – La giovinezza di Sorrentino conquista solo il premio come miglior canzone e colonna sonora, mentre Non essere cattivo di Caligari, nonostante le molteplici nomination, vince la statuetta solo per il miglior fonico di presa diretta.

Non mancano alcuni intermezzi comici, come il video dei “The Jackal” sugli effetti speciali e alcuni momenti emozionanti, come la dedica a Ettore Scola di Pif, che ha conosciuto l’artista nel suo ultimo anno di vita.

Tanti premi e ottimi risultati per il cinema italiano e non possiamo che augurarci che vada avanti così.