Scritto da Antonella D'Andrea

Se è vero che Internet ha cambiato il contesto sociale, il linguaggio, i comportamenti e le abitudini di milioni di persone, è anche vero che è diventato un "luogo" dove poter esprimersi, incontrarsi, e a volte anche trasgredire per evadere dalla dimensione, talvolta monotona, della quotidianità.

Sempre un maggior numero di persone utilizza la Rete per instaurare nuove amicizie o rapporti. Ed è in crescita costante anche il fenomeno della navigazione su siti dedicati agli incontri, alla ricerca del sesso virtuale facile e senza complicazioni.

 

Oggi parliamo di cyber sex. Cos’è il cybersex? E’ una forma di comportamento i cui partecipanti simulano, mediante strumenti informatici e telematici, di avere reali rapporti sessuali descrivendo le loro azioni e rispondendo ai loro partner in forma prevalentemente scritta, stimolando le proprie fantasie sessuali ed esprimendo all'altro partner le proprie sensazioni.

A volte può anche essere utilizzato all'interno di rapporti intimi già esistenti, ad esempio tra persone sentimentalmente legate ma geograficamente separate, rivestendo così tutte le caratteristiche di una prosecuzione della sessualità di coppia. Il cibersesso può effettuarsi mediante l'invio di messaggi, in forma differita (posta elettronica) oppure in tempo reale (messaggistica istantanea) con contenuti espliciti, che esprimono fantasie erotiche o descrivono desideri e richieste sessuali rivolte all'altro interlocutore. Ci si può inoltre avvalere delle chat, oppure su appositi siti di incontri, che consentono una interazione in tempo reale fra persone che hanno comuni interessi e/o simili fantasie erotiche. In alcuni contesti il cibersesso è completato dall'uso di webcam. E sin qui potremmo farlo rientrare nella funzionalità di una coppia che stimola le proprie fantasie sessuali aumentando anche la propria intimità.

Ma come ogni cosa anche tale comportamento, se non calibrato, può essere utilizzato per nascondere un soggiacente malessere.

Quando diventa patologia? La cyber-sex addiction, è la dipendenza dal sesso virtuale, è la ricerca ossessiva - compulsiva di una sorta di legame o attività con un'altra persona. Se per molte persone, il cybersex è un modo per trasgredire, giocare eroticamente, parlare di sesso e "rimorchiare", per altri diventa una vera e propria dipendenza con conseguenze allarmanti sulla vita "reale", nella quale si perde il senso della sessualità vera e propria, arrivando persino ad annullare le relazioni interpersonali, con ripercussioni negative in ambito sociale e lavorativo.

I segni clinici di chi ha una dipendenza dal sesso su Internet si riscontrano se la persona trascorre molto tempo in rete cercando materiale pornografico, nasconde agli altri la fruizione di tale materiale e prova vergogna o senso di colpa per il proprio comportamento. Inoltre, il ricorrere alla masturbazione compulsiva per arrivare alla eiaculazione solo visionando delle immagini pornografiche e perseverare in tali comportamenti, mette a rischio anche gli equilibri familiari e sociali. La dipendenza da cybersex si associa a depressione e difficoltà ad instaurare relazioni reali. Solitamente è una persona timida, riservata, problematica nell’interagire con l’altro sesso, in alcuni inoltre, potrebbe non sentirsi a proprio agio con il suo fisico.

Quest’ultima ragione, attrae sia donne che uomini. Infatti, avendo il pc come mezzo di comunicazione, permette di nascondere il proprio aspetto fisico, sentendosi più disinibiti e liberi di manifestare il proprio piacere nel fare sesso, relazionarsi con persone senza essere visti e giudicati, nessuna ansia da prestazione, evitando eventuali problemi correlati come l'eiaculazione precoce o l'impotenza. Ma non ci sono solo gli adulti a trascorrere molto tempo in Rete su siti dedicati al sesso, in quanto sarebbe alto anche il numero degli adolescenti che trascorrono molto tempo sul Web. E le motivazioni che spingono a farlo sono diverse: su Internet non ci si sente giudicati, si abbattono le barriere della timidezza, si può scegliere tra numerose opportunità ed è più facile trovarne.

Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi (Albert Einstein)

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