Scritto da Daniela Piron

Migliorare la qualità di vita dell’anziano alleviandone i disagi e confermare il riconoscimento dell’efficacia dello shiatsu praticato sugli anziani per continuare a sostenere con tenacia l’inserimento di questa pratica nell’ambito dei programmi riabilitativi come terapia complementare.

Questi i principali obiettivi del gruppo di lavoro, dell’Istituto Polaris di Roma, costituitosi ad hoc per mettere a punto un protocollo di intervento che, utilizzando lo shiatsu ed altri validi approcci ad indirizzo bioenergetico, ha permesso di interagire validamente con la composita sfera delle tematiche dell’invecchiamento, delle condizioni ed aspettative degli anziani oltreché delle azioni messe in essere per promuovere da un lato l’invecchiamento attivo e dall’altro assicurare adeguati livelli di assistenza in particolare per coloro che sono affetti dall’Alzheimer e dal Parkinson.

Per la realizzazione di questo progetto è stato necessario studiare e comprendere sintomi e conseguenze della malattia, attivare contatti e collaborazioni con centri diurni, residenze protette e strutture private dove l’applicazione dei trattamenti shiatsu ai pazienti affetti dall’Alzheimer è stata già sperimentata in maniera positiva. Tale impegno ha portato alla messa a punto di un progetto basato su alcuni punti fondamentali tra i quali: stabilire una completa sinergia e collaborazione con lo staff medico delle strutture; realizzare una entità organizzativa fatta di spazi, tempi, modelli, unita ad una dimensione simbolica riferita all’uso da farne; elaborare nelle diverse fasi dei trattamenti delle schede di osservazione per registrare l’andamento della seduta ed i risultati ottenuti.

Tutti i dettagli relativi alla realizzazione del progetto, saranno illustrati nel corso della XXIV Giornata Mondiale dell’Alzheimer che si terrà il prossimo 22 settembre presso l’Istituto San Giovanni di Dio Fatebenefratelli a  - Genzano di Roma - GUARDA LA LOCANDINA

La dottoressa Antonella Cerulli, Coordinatrice del Gruppo di lavoro Shiatsu con gli Anziani, ha fornito alcune anticipazioni relative alle esperienze ed i risultati

Nella prima fase del progetto (aprile-giugno 2016) abbiamo operato su persone affette da malattie dementigene tra cui l’Alzheimer di livello medio-alto, seguendo il protocollo messo a punto, la fase di pre-studio ha permesso di raccogliere i primi risultati che hanno condotto a comprendere fin dove poteva spingersi lo shiatsu e dove, invece, questi evidenziava dei limiti oggettivi. I primi esiti hanno, consentito di individuare le criticità e definire meglio il range per la realizzazione di una seconda fase, più attenta e mirata (ottobre 2016- giugno 2017). Tramite il trattamento, che agisce a livello profondo e quindi sul sistema nervoso, è stato possibile produrre un rilassamento dando origine ad un immediato benessere fisico generalizzato, una maggiore distensione in casi di stati d’ansia, un maggior equilibrio, una postura più corretta, miglioramento dell’umore, più disponibilità a socializzare. Dopo un primo ciclo di trattamenti si è verificato, in un paziente con Alzheimer in stato avanzato, un caso di ritrovata “presenza”. Ha concluso affermando che i risultati raggiunti fino ad ora possono definirsi positivi e confermano quanto lo shiatsu possa essere di ausilio e di supporto agli anziani anche nei casi di malattie di tipo neurologico. E’ bene sottolineare che il progetto non intende assolutamente sostituirsi alle terapie mediche che ogni singolo paziente deve seguire, lo shiatsu rappresenta, comunque, un valido sostegno.

Per informazioni: Dottoressa Antonella Cerulli - Coordinatrice del Gruppo di lavoro Shiatsu per gli Anziani

Polaris Shiatsu Institute®
Scuola di Alta Formazione Professionale per Operatori Shiatsu
Roma

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www.shiatsu-polaris.it

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