“Una dolce vita? Dal Liberty al design italiano. 1900-1940. Al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 17 gennaio 2016. Un affascinante viaggio che va dai primi anni del Novecento, poco tempo dopo che l’Italia si è unita, agli anni Quaranta.

Roma - Un periodo travagliato, con un tessuto sociale e politico in trasformazione, dominato da ben due guerre mondiali. A raccontarlo però il mondo delle arti applicate, di quelle arti decorative e di quel design italiano che faranno la storia. In un contesto ricco di stravolgimenti l’Arte gioca un ruolo fondamentale divenendo, con la sua volontà di rinnovamento, paradosso.

Questo è ciò che la mostra “Una dolce vita? Dal Liberty al design italiano 1900-1940” vuole raccontare. E lo fa al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 17 gennaio 2016.

L’iniziativa, a cura di Guy Cogeval, presidente dei Musees d’Orsay et de l’Orangerie, e Beatrice Avanzi, con la collaborazione di Maria Paola Maino e Irene de Guttry, esperte in questo settore, è suddivisa in sei sezioni e presenta al pubblico più di cento opere d’arte.

Presente in mostra una numerosa varietà di esempi tra arredi, dipinti e oggetti d’arte che accompagnano il visitatore attraverso i sinuosi tralci floreali del Liberty, con Bugatti e Carlo Zen, il Futurismo di Balla e Depero, la Metafisica di De Chirico e di Savinio, il Realismo magico di Casorati, le creazioni di Giò Ponti e tanti altri.

Il bellissimo Le mille e una notte di Vittorio Zecchin (1914) proveniente dal Musee d’Orsay, i Piccoli saltimbanchi di Donghi (1938), l’anfora Primavera in vetro soffiato (1929-1930) di Ercole Barovier, la Sedia di Carlo Bugatti (1902) rivestita in pergamena dipinta, sono solo alcuni dei capolavori esposti.

Le sei sezioni seguono un percorso cronologico dalle prime creazioni nate sotto l’influsso dell’Art Nouveau fino ad arrivare allo stile razionalista e all’origine del design moderno.

“Dolce vita?” questo il titolo della prima sezione, oltre che della mostra, perché ci si interroga sulle possibilità dell’arte, sulla capacità di inventare e creare anche (e forse soprattutto) in periodi bui e complicati come fu quello della prima metà del XX secolo.

Concetto ricco di spunti e riflessioni che è poi uno dei temi principali dell’esposizione: «Questa “spensieratezza” ci sembra oggi in flagrante contraddizione con il contesto storico in cui si dispiega, uno dei più drammatici della nostra storia recente. Il che porta la nostra coscienza critica a interrogarsi ancora una volta su una questione ampiamente dibattuta e molto controversa: la questione dell’arte, e più specificamente della libertà dell’espressione artistica sotto un regime dittatoriale. Come intende illustrare questa mostra, nel Ventennio fascista le arti decorative sono state l’unico ambito in cui è sopravvissuto un autentico e reale libero arbitrio. A partire dal periodo Liberty, esse diventano una straordinaria fucina creativa, un laboratorio le cui sperimentazioni non hanno eguali prima del 1900. Le forme del futuro nascono in questo periodo.» (dal saggio di Guy Cogeval, Una spensierata corsa verso l’abisso).

Oltre a questo testo del curatore, autore anche di Italia 1900-1940, il catalogo edito da Skira presenta anche i saggi di Emilio Gentile (La storia d’Italia fra il 1900 e il 1940), Irene de Guttry e Maria Paola Maino (Le straordinarie avventure delle arti decorative italiane), Beatrice Avanzi (“Forse è l’arte il solo incantesimo concesso all’uomo”. Pittura italiana 1900-1940), Marino Barovier (Il vetro a Murano tra le due guerre), Laura Falconi (Gio Ponti: dal ritorno al classico alla nascita del design moderno), Giampiero Bosoni (Per una “profezia” del design 1919-1940. La via italiana alla modernità nel disegno dell’oggetto utile), Guy Cogeval e Beatrice Avanzi (Un’utopia per abitare il mondo. Intervista con Alessandro Mendini e Francesco Mendini).

Una dolce vita? Dal Liberty al design italiano. 1900-1940 Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194 – Roma Dal 16 ottobre 2015 al 17 gennaio 2016 Orario: domenica, martedì, mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30; lunedì chiuso Costo del biglietto: intero € 12,50; ridotto € 10.00. Permette di visitare tutte le mostre in corso al Palazzo delle Esposizioni.

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