A distanza di tempo la forza di un “canto” poetico può restare immutato ed illuminare di senso una creazione artistica compiuta dopo secoli. Il riferimento è alle parole dell’Inferno di Dante, alle immagini che esso evoca, alle emozioni che suscita e a cui l’artista Luigi Franzese ha voluto dedicare una sua personale opera.

Essa si intitola “A te la scelta” che trae ispirazione dal XXXIII canto del primo libro della Divina Commedia, quello in cui è narrata la vicenda del Conte Ugolino.

L’opera è stata esposta il 18 ed il 19 giugno negli storici locali del Battistero di S. Giovanni in Laterano. La ricerca artistica di Luigi Franzese è molto personale, caratterizzata da un forte elemento introspettivo e culturale. Il titolo della creazione artistica è emblematico della scelta che ogni uomo, prescindendo dal proprio credo religioso, a un certo punto della propria vita è costretto a compiere di fronte al proprio libero arbitrio e da cui dovrà derivare una scelta morale, basata su un’etica profonda.

La bellezza del testo dantesco è stata sottolineata con l’interpretazione della  cantautrice e attrice Nina Monti  che ha recitato versi scelti della cantica dantesca a cui l'opera si è ispirata, l’esibizione è stata accompagnata da musiche di Liszt ispirate anch’esse all’Inferno dantesco. Nel corso della presentazione abbiamo chiesto a Luigi Franzese di fornire un’interpretazione della sua opera. “Uno dei fini dell’arte è quello di fornire uno stimolo, un input per un percorso di ricerca dentro se stessi. Per questo motivo ho preso spunto da un celebre episodio per creare un’opera concettuale che dovrebbe invitare l’osservatore alla riflessione, a domandarsi quale possa essere il senso dell’essere umano.

Ad ognuno spetta la scelta tra il percorso verso la negatività descritta da Dante con i 7 peccati, o cercare di prendere in mano la propria vita e cercare, attraverso la solidarietà, l’incontro con l’altro”.