Scritto da Manuela D'Aguanno
Cammelli e giacimenti di petrolio, Kuwait, 1991

Monza (MI) - Si parla soprattutto di mostre che devono ancora iniziare o sono da poco cominciate. Ovvio. Altre volte però si parla anche di mostre che stanno per finire. Per non rischiare di perderle quando davvero vale la pena di vederle. Come questa, ancora aperta al pubblico fino al 6 aprile 2015. “Steve McCurry – Oltre lo sguardo”. «Oltre le porte e le finestre, oltre le cortine e le sbarre, oltre il dolore e la paura.».

Così si legge nel comunicato stampa, proprio perché con questa retrospettiva si vuole raccontare qualcosa di più, dare voce ai veri protagonisti che poi sono sempre i personaggi ritratti e gli scenari rubati dall’obiettivo fotografico alla natura.

La cornice in questa occasione la splendida villa reale di Monza che un laborioso e accurato restauro ci ha definitivamente restituito la scorsa estate.

Circa 150 le immagini scelte per raccontare la vita del grandioso fotoreporter. Perché quella di Palazzo Reale è sì una mostra fotografica, ma anche una sorta di biografia per immagini. Dagli scatti più famosi come lo sguardo verde di Sharbat Gula, conosciuto in tutto il mondo, ai lavori più recenti.

Nel video di presentazione della mostra McCurry dice: «Mi piacerebbe che il mio lavoro mostrasse in qualche modo la nostra umanità condivisa. Ho fotografato persone in tutto il mondo. Credo che quello che ho sempre cercato di fare è far vedere quello che abbiamo in comune». “Quello che abbiamo in comune”. E in effetti è proprio questo che le sue foto raccontano. Al di là di età, razze e tradizioni. Ci si ritrova in quegli occhi, in quell’espressione, in quel volto, in quella corsa, in quel pianto che potrebbe essere il mio. O il vostro, non fa differenza.

Ad esaltare ancora di più ogni immagine lo straordinario allestimento progettato da Peter Bottazzi che, attraverso una sorta di macro installazione artistica, è riuscito a creare il perfetto equilibrio tra fotografia, quindi opera d’arte, e ambiente circostante, rispettando di quest’ultimo il suo carattere neoclassico e tradizionale.

E in alcuni casi le foto sembrano davvero quadri, come nel caso del colorato ‘Ragazzo seduto su una sedia’ o dell’apocalittico ‘Cammelli e giacimenti di petrolio’. «Sono ossessionato dalla composizione» - dice infatti McCurry – «Ma cerco anche di restituire delle emozioni». E a questo crediamo di certo, poiché il cuore c’è sempre e si sente battere in ogni scatto.

“Steve McCurry - Oltre lo sguardo”, organizzata e prodotta da Cultura Domani, è curata da Biba Giacchetti e Peter Bottazzi e promossa da Nuova Villa Reale di Monza SPA. Tra gli sponsor la Lavazza del cui “Calendario Lavazza 2015” sono presenti in mostra i ritratti degli ormai noti “Earth Defenders” africani, progetto nato in collaborazione con ‘Slow food’ sotto la direzione artistica di Armando Testa.

STEVE McCURRY - OLTRE LO SGUARDO - Villa Reale di Monza - Secondo Piano Nobile - Fino al 6 aprile 2015

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