Edward Hopper, Emporio, 1927 olio su tela, cm 73,7 x 101,9 Boston, Museum of Fine Arts, © 2014 Museum of Fine Arts, Boston

Vicenza - Era il 2012 quando venne inaugurata la mostra “Raffaello verso Picasso” nella Basilica Palladiana. E poi ancora il febbraio del 2014, appena un anno fa, quando Vicenza ospitò “Verso Monet”, altra importante esposizione. Ora, in questo 2015, gli appassionati d’arte potranno godere di una terza entusiasmante mostra presso la stessa Basilica: “Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”.

Viene quindi rinnovata la felice collaborazione tra il Comune di Vicenza, la Fondazione Teatro Comunale, Linea d’ombra, la Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona e gli sponsor privati (Segafredo Zanetti - main sponsor, UniCredit - special sponsor, Accoglienza turistica a cura del Consorzio “Vicenza è”).

Curatore della mostra, ancora una volta, Marco Goldin: “Non desidero spiegare niente a nessuno, ho solo la gioia di mostrare che una finestra di Giorgione, oltre la quale sta il velluto di una notte chiara, io la possa appendere accanto a una finestra dipinta da López García quasi cinquecento anni dopo, quando una tangenziale butta la notte della periferia di Madrid dentro quella stessa finestra aperta”.

Queste le parole di Goldin, a sottolineare il fatto che quando si parla d’arte non esiste alcuna barriera temporale, perché il tempo, facendosi essa portatrice di valori universali, lo travalica.

Si tratta infatti, ma questo è chiaro già dal titolo, di una mostra particolare che permette al visitatore di compiere un lungo e affascinante viaggio nei secoli, nella storia.

Comun denominatore ‘la notte’, nei suoi diversi significati, nelle sue variegate interpretazioni, dalle ‘Carceri’ del Piranesi alle tele di Rothko, dall’ ’Ercole’ del Tintoretto ai bar di Hopper.

Un percorso ricco di sfaccettature quindi composto da 113 opere provenienti da numerosi musei e collezioni internazionali, suddivise in sei sezioni: “La notte segue il fiume. Gli Egizi e il lungo viaggio”, ricca di importanti reperti archeologici, come il famoso volto di Tutankhamon; “Figure sul limitare della vita. Da una finestra viene la notte”, con capolavori del Cinque - Seicento; “Il bianco e il nero della notte. Una mano incide una lastra”, ovvero le incisioni di Rembrandt e Piranesi; “Di lune e di stelle. E di tramonti prima. Il secolo della natura mentre viene sera”, con i paesaggi ‘notturni’ dell’Ottocento da Turner a Kiefer, passando per Corot, Whistler, Mondrian e Klee; “Sere e notti del novecento. Il cielo e lo spirito”, in cui protagonista è l’arte americana del XX secolo; “In queste sere e notti ci si perde. La mostra in una stanza”, dove davvero tra i capolavori qui racchiusi ‘ci si perde’, Il ‘Narciso’ di Caravaggio, la ‘Notte di Natale’ di Gauguin, ‘Studio per nudo accovacciato’ di Francis Bacon e tanti altri.

Una breve e succinta carrellata in queste righe che ovviamente non rende merito alla bellezza e alla suggestione né del percorso, né tanto meno delle opere esposte.

La notte. Il tema della notte. Un argomento in cui tutti gli artisti prima o poi si imbattono. Siano essi scrittori, pittori, musicisti. La notte con i suoi misteri, i suoi silenzi, le sue ombre. Le sue rivelazioni. Per questo ci sembra doveroso parlare di un’altra iniziativa, stavolta musicale, legata al progetto di questa bella mostra: “The Framers – Notturni”.

L’idea nasce dalla collaborazione tra il batterista Phil Mer, laureato in storia dell’arte, e Andrea Lombardini, uno dei più originali bassisti elettrici europei, e prevede l’unione di brani musicali jazz con nove opere della mostra scelte assieme a Marco Goldin. Tra queste Doppio ritratto (P.Mersa) ispirato al dipinto di Giorgione, ‘Doppio ritratto maschile’ (1502 circa), Donna che sogna (P.Mersa) ispirato alla ‘Donna addormentata (Il sogno)’, 1963 di Antonio López García e Notte in Provenza (P.Mersa/M.Goldin) con la partecipazione straordinaria di Francesco Renga, ispirato all’opera di Vincent van Gogh, ‘Sentiero di notte in Provenza’, (1890).

Ogni brano musicale, di cui alcuni frammenti potranno essere ascoltati nelle audio guide, trasforma in note l’immagine pittorica, in un suggestivo binomio da godere contemporaneamente con le orecchie e con gli occhi, perché la notte, come dice ancora Goldin è “una notte che risuona internamente, fatta di risonanze e cerchi che si allargano come sulla superficie dell’acqua quando qualcuno l’accarezzi”.

“Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento” - Vicenza Basilica Palladiana - 24 dicembre 2014 - 2 giugno 2015 - ORARIO: da lunedì a giovedì: ore 9-19 da venerdì a domenica: ore 9-20

 

 

1 Caspar David Friedrich, Città al chiaro di luna, 1817 olio su tela, cm 45,8 x 33 Winterthur, Museum Oskar Reinhart am Stadtgarten

2 Paul Gauguin, Donna di Tahiti, 1898 olio su tela, cm 72,5 x 93,5 Copenhagen, Ordrupgaard

3 Edward Hopper, Emporio, 1927 olio su tela, cm 73,7 x 101,9 Boston, Museum of Fine Arts, © 2014 Museum of Fine Arts, Boston

4 Testa del re Tutankhamon, Egitto, Nuovo Regno, XVIII Dinastia, regno di Tutankhamon, 1336-1327 a.C. arenaria, cm 29,6 x 26,5 Boston, Museum of Fine Arts, © 2014 Museum of Fine Arts, Boston

5 Caravaggio, Marta e Maria Maddalena, 1598 circa, olio e tempera su tela, cm 100 x 134,5. Detroit, Detroit Institute of Arts

6 Vincent van Gogh, Sentiero di notte in Provenza, 1890 olio su tela, cm 90,6 x 72 Otterlo, Kröller-Müller Museum