Scritto da Redazione

L’HUB culturale di Officina Pasolini, il Laboratorio creativo di alta formazione della Regione Lazio, riprende le sue attività, che l’hanno reso in otto anni uno dei centri culturali più innovativi della Capitale. Una nuova stagione di proposte, attenta alla valorizzazione dei giovani artisti, inaugurata domenica 16 ottobre da Tiago Nacarato, uno dei più talentuosi compositori e interpreti della nuova generazione di musicisti portoghesi, e che proseguirà fino all’estate con una ricca offerta di appuntamenti di musica, teatro, incontri di approfondimento sul mondo della letteratura, lezioni concerto.

Sabato 22 riprende per la terza stagione Superficie Live Show - attori sul palco a portata di video, format che racconta il mestiere dell’attore. Sul palco di Officina Pasolini tornano a esibirsi tanti professionisti, attrici e attori che si mettono in gioco per una sera condividendo curiosità, opinioni, interpretazioni con una grande varietà di contenuti e un unico comun denominatore: la recitazione.

Sia che si tratti di esibizioni teatrali di testi inediti o di rivisitazione dei grandi classici, sia di interviste e di momenti didattici, speech, rubriche di divulgazione e molto altro, Superficie Live Show è una sorta di varietà multitematico, in cui si passa dal monologo drammatico a quello comico e allo speech “intimo e profondo”. Le telecamere, introdotte in un momento di lockdown con i teatri chiusi, sono diventate punto fondamentale di un nuovo stile sperimentale a metà fra il cinema e il teatro. Al timone di questa nave teatrale sempre Matteo Santilli, conduttore della serata e ideatore del progetto.

Da lunedì 24 a sabato 29, in occasione del centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, Officina Pasolini propone una Settimana corsara di serate speciali in musica, racconti e proiezioni di film per omaggiare un artista che ha saputo rinnovare le lettere, il cinema e il teatro.

Si comincia lunedì 24 con Raccontare Pasolini: una Lettura e descrizione dei documenti relativi ai film La Ricotta (1963), Sopraluoghi in Palestina per Il Vangelo secondo Matteo (1964), Il Vangelo secondo Matteo (1964). Gli originali dei documenti, che vengono presentati e raccontati in una delle sue rare apparizioni pubbliche da Graziella Chiarcossi, cugina dello scrittore e poeta, provengono dallo studio di Pier Paolo Pasolini e ora costituiscono il Fondo Pasolini conservato presso l’Archivio contemporaneo A. Bonsanti del Gabinetto Vieusseux di Firenze. Avere la possibilità di entrare nella “officina” di un autore può essere per un giovane un’esperienza emozionante e in qualche modo unica. Partendo da questa convinzione e attingendo ai documenti originali di Pier Paolo Pasolini, si cercherà di costruire per immagini un percorso che attraverso l’analisi de La Ricotta (1963), Sopraluoghi in Palestina (1964), Il Vangelo secondo Matteo (1964), e la visione di una scelta di sequenze, racconti la storia dei tre film e del loro autore in anni cruciali non solo per lui ma anche per il nostro paese.

A seguire, martedì 25 Elisabetta Malantrucco, giornalista tra i più autorevoli conoscitori del repertorio di canzoni firmato da Pasolini, e Piero Fabrizi, musicista, produttore e docente della sezione Canzone, ne Le intermittenze del cuore – la canzone secondo Pier Paolo, tracceranno un percorso artistico e interpretativo tra i brani scritti da Pasolini che verranno riproposti durante la serata dai giovani artisti della sezione Canzone.

Mercoledì 26 e venerdì 28 saranno proiettati due film che raccontano la vita di Pier Paolo Pasolini poco prima della sua morte. Il primo è La macchinazione del regista e giornalista David Grieco, presente in sala per introdurre la visione al suo film, in cui si raccontano gli ultimi mesi di vita di Pasolini nell’estate del 1975, quando il poeta e regista sta lavorando alla produzione del film Salò o le 120 giornate di Sodoma e nel frattempo sta scrivendo quello che sarà il suo ultimo romanzo, Petrolio, e ne ipotizza le cause che hanno portato alla sua morte violenta. Il secondo film, Pasolini, introdotto in apertura dal suo regista Abel Ferrara, si concentra esclusivamente sulle ultime ore di vita dell’intellettuale. Pasolini è interpretato da Willem Dafoe e il ruolo di Ninetto Davoli è di Riccardo Scamarcio. Nel cast è presente anche lo stesso Davoli, nel ruolo di Eduardo De Filippo.

Un omaggio al grande scrittore e regista friulano è quello che, in chiusura, regalerà sabato 29 Ascanio Celestini insieme al critico teatrale e studioso Andrea Porcheddu. La loro Guida al museo Pasolini è (anche) la narrazione della genesi dello spettacolo teatrale di Celestini, nel quale, attraverso alcune testimonianze si compone un ipotetico museo dedicato a Pasolini e attraverso la sua storia personale si ripercorre la storia d’Italia di quegli anni: dal primo dopoguerra agli anni di piombo. Racconta Celestini: “Quando ho pensato a uno spettacolo su Pasolini sono partito dall’idea che la sua opera e la sua vita dovessero essere portate in teatro come oggetti che troviamo in un museo. Un patrimonio che deve essere tutelato e esposto affinché la comunità potesse conoscerlo e condividerlo”.

Lunedì 31 lo scrittore e attivista per i diritti umani Nicolò Govoni presenta Ogni cambiamento è un grande cambiamento, un libro forte e delicato, che ci ricorda come la distanza non è importante quando si tratta di crescere e diventare adulti insieme, e di come, in un mondo dove a volte sembra impossibile sognare, lo sguardo e la voce di un innocente possono avere tutta la forza necessaria per costruire il futuro. Cinque racconti, cinque storie potenti ambientate nelle fumanti megalopoli del Kenya, tra le macerie della Siria, nelle profondità delle miniere in Congo, in un campo profughi in Grecia e anche là dove non ci saremmo aspettati di vedere arrivare scontri e violenza, così vicini alle porte di casa. Racconti con protagonisti quei bambini e quelle bambine nati dove la protezione e la normalità sono ancora privilegio di pochi.

Tra i nuovi progetti di Officina Pasolini c’è la creazione di una rete di hub sul territorio che offra nuove opportunità di esibirsi ai giovani artisti che qui maturano. Sono nati così i format ideati per l’Hub di Valmontone che ospiteranno scrittori e giovani artisti diplomati del Laboratorio creativo di Officina Pasolini che hanno già intrapreso un loro percorso e che proporranno set acustici, intimi, nel rispetto del valore storico-artistico del Palazzo Doria Pamphili che ospita la rassegna. Si parte sabato 22 con Lorenzo Lepore, voce e chitarra, e Marat (Marta Lucchesini), anche lei voce e chitarra. Il giorno seguente, domenica 30Valentina Farinaccio intervista la scrittrice Elisa Casseri a proposito del suo libro Gran Tour sentimentale, testimonianze di un’italianità varia che racconta il proprio rapporto con l’amore, le proprie esperienze personali, buffe, drammatiche, quotidiane. Verranno letti estratti del libro.

OFFICINA PASOLINI

Sabato 22 ottobre | ore 21.00 Superficie Live Show Conduce Matteo Santilli

24 - 29 ottobre Settimana corsara

Lunedì 24 | ore 21.00 Raccontare Pasolini incontro con Graziella Chiarcossi

Martedì 25 | ore 20.30 Le intermittenze del cuore a cura di Elisabetta Malantrucco e Piero Fabrizi con i giovani artisti della sezione Canzone

Mercoledì 26 | ore 20.30 La macchinazione proiezione del film con introduzione del regista David Grieco

Venerdì 28 | ore 21.00 Pasolini proiezione del film con introduzione del regista Abel Ferrara

Sabato 29 | ore 21.00 Guida al Museo Pasolini con Ascanio Celestini e Andrea Porcheddu

 

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