Filippo de Pisis, Natura morta col Martin pescatore, 1925, olio su cartone

Duplice è infatti l’appuntamento. Uno a Forlì dove ‘va in scena’ fino al 14 giugno 2015 “Boldini. Lo spettacolo della modernità”; l’altro a Ferrara, in cui i maestri da ammirare, dal 31 gennaio 2015, saranno due: “L’arte per l’arte. Il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis. L’esposizione forlivese si svolge nelle sale dei Musei di San Domenico, mantenendosi  in linea con quella volontà di ricerca dei musei che mira a valorizzare (e in alcuni casi a riportare alla luce) proprio l’arte italiana tra Ottocento e Novecento.

I dipinti non mancheranno di certo, anzi, ma saranno le opere grafiche, i disegni e gli acquerelli ad avere un ruolo d’eccezione, con un occhio di riguardo per la produzione legata alla prima fase della carriera di Giovanni Boldini, quegli anni fiorentini che gli permisero di entrare in stretto contatto con la corrente dei ‘Macchiaioli’, da Telemaco Signorini a Giovanni Fattori, passando ovviamente per il mecenate Diego Martelli.

E’ possibile  in questa occasione ‘toccare con mano’ l’influenza macchiaiola sul pittore negli affreschi realizzati da Boldini alla cosiddetta “Falconiera”, ovvero la villa, nei pressi di Pistoia, dei coniugi inglesi Falconer, amici dell’artista, di cui è presentata al primo piano dei musei parte del ciclo.

Ricco il resto del percorso espositivo che comprende gli autoritratti, i ritratti degli amici e dei collezionisti, i paesaggi, le scene di genere, e, ovviamente, la Belle Époque, la metropoli parigina e i ritratti mondani per i quali il pittore fu, com’è noto, richiestissimo.

E proprio Parigi svolge un ruolo importantissimo per Boldini. Parigi e Ferrara, la sua città natale. E sempre Parigi e Ferrara rappresentano luoghi di primaria importanza per un altro artista, un po’ più tardo, che è Filippo de Pisis.

Questo il punto di partenza della seconda mostra ‘emiliana’, un po’ per rendere omaggio a questi due grandi artisti, un po’ per ridare vita e luce alle raccolte di palazzo Massari, ancora in fase di restauro. Il tardo-cinquecentesco edificio, che ospitava le Gallerie d'arte moderna e contemporanea ferraresi, ovvero il Museo Giovanni Boldini, il Museo dell'Ottocento, il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Filippo de Pisis, è ancora inagibile infatti a causa del terremoto del 2012.

Quale miglior cornice del Castello Estense dunque? A bearsi della maestria dei due artisti saranno (oltre agli occhi dei visitatori…) le sale dell’appartamento di rappresentanza (le sale del Governo, della Devoluzione, dei Paesaggi e delle Geografie), in cui verranno esposte le opere di Giovanni Boldini, e i ‘Camerini del Principe’, solitamente chiusi al pubblico, che ospiteranno invece le opere di Filippo de Pisis, attraverso un iter figurativo che mira a restituire, in maniera quanto più completa, grazie soprattutto alla ricchezza delle raccolte, l’evoluzione artistica dei due pittori, dalle produzioni degli esordi e del periodo giovanile a quelle del periodo più maturo.

BOLDINI LO SPETTACOLO DELLA MODERNITA’  Forlì, Musei San Domenico, piazza Guido da Montefeltro 12 1 febbraio - 14 giugno 2015

L’ARTE PER L’ARTE. IL CASTELLO ESTENSE OSPITA GIOVANNI BOLDINI E FILIPPO DE PISIS Ferrara, Castello Estense dal 31 gennaio 2015

 

 

 

  1. Giovanni Boldini, Sulla panchina al bois
  2. Giovanni Boldini, Ritratto di Miss Bell, 1903, olio su tela, Genova, Raccolte Frugone
  3. Giovanni Boldini, Scène de fête au Moulin-Rouge, 1889 ca., olio su tela, Parigi, Musée d’Orsay
  4. Filippo de Pisis, Il gladiolo fulminato, 1930, olio su cartone incollato su compensato
  5. Filippo de Pisis, Natura morta col Martin pescatore, 1925, olio su cartone