Scritto da Manuela D'Aguanno
1. Fortunato Depero: Simultaneità metropolitane

Abbiamo già avuto modo di scrivere, negli anni passati, delle interessanti iniziative artistiche realizzate presso la Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo, in provincia di Parma.

(In mostra nella Villa dei Capolavori una monografica sul poliedrico Gino Severini. A Parma fino al 3 luglio 2016 - Un unico biglietto per due mostre: a Parma la Roma del 900 e paesaggi francesi nella Villa dei Capolavori). Ora, da marzo a luglio, la Villa dei Capolavori, ospita un altro grande maestro del Novecento: Fortunato Depero (Fondo 1892 – Rovereto 1960).

Non un semplice pittore. Piuttosto un artista e 360 gradi. Molto più contemporaneo di quanto si possa pensare. Rappresentante del ‘secondo futurismo’, amico di Giacomo Balla, suo maestro, col quale firma nel 1915 il manifesto “Ricostruzione futurista dell’universo”, Depero inventa linguaggi nuovi che oltrepassano la tela e arrivano direttamente nella società del tempo, nella vita quotidiana delle persone, attraverso la pubblicità, le riviste di moda - Vogue, Vanity Fair – marchi di aperitivi e bibite famose, come il ben noto Campari, le  arti applicate, il design, l’arredamento, le scenografie teatrali e l’architettura.

La mostra DEPERO il mago ospitata alla Villa dei Capolavori, a cura di Nicoletta Boschiero e Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione, presenta più di cento opere tra disegni, dipinti, collage, tarsie in panno, mobili, progetti ed è suddivisa in cinque macro aree che in qualche modo riassumono le tappe fondamentali del percorso artistico di Fortunato: Irredentismo e futurismo. La formazione alla Scuola Elisabettina e l’adesione futurista; Teatro magico. Chant du rossignol, Balli plastici, Anihccam; La Casa del mago. La produzione artistica tra design e artigianato; New York. Depero Futurist House; Rovereto. Verso il museo.

Percorso artistico e professionale che è anche un percorso cronologico.

Il futurismo di Balla, la Grande Guerra, il teatro e l’incontro con i Balletti Russi e Sergej Diaghilev, la Casa d’Arte Futurista, che Depero fonderà a Rovereto nel 1919 e grazie alla quale l’idea di far entrare l’arte nella vita di tutti i giorni diventa finalmente realtà. E poi New York, dove si trasferisce dal 1928 al 1930, e la nascita, negli anni Cinquanta, del primo museo futurista a Rovereto, la Galleria Museo Depero, inaugurato nel 1959, un anno prima della sua morte.

Tra le opere presentate in questa ricca esposizione, che nasce dalla collaborazione tra il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e la Fondazione Magnani-Rocca, compaiono, tra le altre cose, il colorato ‘Bozzetto di copertina’ per Vanity Fair, la tarsia in panni ‘Guerrieri’ del 1923 e il dipinto ‘La casa del mago’ realizzato dall’artista nel 1920.

 

DEPERO il mago
Dal 18 marzo al 2 luglio 2017

Fondazione Magnani-Rocca

Via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma)

Orario: dal martedì al venerdì ore 10.00-18.00 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi ore 10.00-19.00 (la biglietteria chiude alle 18). www.magnanirocca.it 

  1. Fortunato Depero: Simultaneità metropolitane
  2. Fortunato Depero: Meccanica di ballerini
  3. Fortunato Depero: Grattacieli e subway
  4. Fortunato Depero: Bozzetto di copertina per Vanity Fair
  5. Fortunato Depero: Ballerina negra
  6. Fortunato Depero: Architettura sintetica di uomo
  7. Fortunato Depero, Guerrieri, 1923, tarsia in panni
  8. Fortunato Depero, La casa del mago, 1920, olio su tela
  9. Fortunato Depero, Rotazione di ballerina e pappagalli, 1917, olio su tela
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