Roma - Una piccola-grande mostra quella dedicata al pittore Giambattista Tiepolo ai Musei Capitolini di Roma: “Tiepolo – I colori del disegno”. Piccola in senso lato, certo, perché a farla da padrone non sono né gli affreschi (ovviamente), né le grandi opere ad olio, che pur compaiono, ma la vastissima e ricca produzione dei disegni. Di Giambattista soprattutto, ma anche dei figli Giandomenico e Lorenzo che abilmente seppero seguire le orme del padre.

Più di novanta le opere esposte provenienti per la maggior parte dal fondo Sartorio dei Musei Civici di Trieste, cui si affiancano quelle del fondo Fiocco dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, dei musei fiorentini Herbert Percy Horne, Frederick Stibbert e Stefano Bardini, del Museo di Bassano del Grappa e infine della raccolta del pittore di origine goriziana Italico Brass, oggi in parte dispersa.

Disegni e qualche acquaforte dal carattere estemporaneo che già da soli possono considerarsi a tutti gli effetti vere e proprie opere d’arte: schizzi en plai air, bozzetti per opere di più grandi dimensioni, composizioni già ‘finite’ destinate magari a qualche collezionista del tempo, nelle quali si assaporano tutto l’estro e la genialità del pittore. E accanto a questi qualche dipinto ad olio come ‘Le tentazioni di Sant’Antonio’ (Pinacoteca di Brera, Milano) o ‘Abramo e i tre angeli’ (Giandomenico Tiepolo, Gallerie dell’Accademia, Venezia). L’esposizione (promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, Sovrintendenza Capitolina, prodotta e organizzata dall'Associazione Culturale MetaMorfosi e da Zetema Progetto Cultura, e ideata e curata da Giorgio Marini, vicedirettore del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, insieme a Massimo Favilla e Ruggero Rugolo ricercatori e storici dell’arte veneziani) si divide in quattro sessioni che accompagnano il visitatore in un viaggio affascinante e allo stesso tempo sobrio e delicato.

La prima - Idea, progetto, composizione: i paradigmi della figura – riguarda le varie fasi del lavoro e le diverse tecniche espressive utilizzate dal maestro veneziano nei suoi fogli d’album: fa parte di questa sezione iniziale il disegno ‘L’Olimpo’ (Musei Civici Fiorentini - Museo Stefano Bardini, Firenze) in cui è già possibile scorgere i tratti salienti di quello che sarà poi il risultato pittorico vero e proprio. La seconda - Caricatura ed esotismo: i caratteri dell'ironia – si rifà, come dice il titolo stesso, all’arte caricaturale, attraverso la quale l’artista che, com’è noto, era di carattere gioviale e spiritoso, poteva permettersi di sdrammatizzare il reale e ironizzare sulla società del suo tempo (in mostra opere come ‘Caricatura di gentiluomo che dorme in poltrona’, Civico Museo Sartorio, Trieste). Nella terza sessione - Visioni d'Arcadia: paesaggio, natura e mito – si ritrovano invece fogli di lavoro raffiguranti appunti e bozzetti presi dal vero con scorci di paesaggi e animali, cui si aggiungono anche satiri e personaggi mitologici. Infine la quarta - All'antica: decorazione e design – raccoglie i disegni raffiguranti vasi e ornamentazioni tratte dall’antico.

Alla mostra è abbinato anche un interessante progetto didattico dedicato a bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria di I e II grado dal titolo “Ridiamoci su!” che prevede una parte teorica introduttiva e una fase pratica dedicata alla caricatura in cui i giovani possono mettersi alla prova divertendosi.

Musei Capitolini Palazzo Caffarelli, Piazza del Campidoglio, Roma Dal 3 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015 Martedì - domenica ore 9.00-20.00 http://www.museicapitolini.org