9. Armando Pizzinato, Cantiere, 1947, olio su tela, cm 102 x 148, collezione privata

Abbiamo proprio qui su Matchnews parlato, in uno degli ultimi articoli dedicati alle esposizioni d’arte, della ricca ed interessante mostra Storie dell’impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin (Capolavori impressionisti a Treviso. Da Monet a Cézanne. Fino al 17 aprile 2017). 

L’evento rientra all’interno di un programma ben più ampio, curato da Marco Goldin in collaborazione con Linea d’Ombra, proprio per festeggiare i venti anni di attività della società. Diverse le iniziative in programma a partire da questo autunno, dal 29 ottobre al 17 aprile 2017.

Oltre a quella già citata sull’Impressionismo, avrà luogo sempre nella bella sede del Museo di Santa Caterina di Treviso, la mostra Da Guttuso a Vedova a Schifano. Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento, dedicato appunto ai grandi artisti che hanno segnato la storia dell’arte nel secondo dopoguerra: “(…) due generazioni di pittori, che vanno da Afro e Guttuso fino a Novelli e Schifano. Qui ognuno presente con un’opera simbolo per ogni anno che va dal 1946 al 2000. Un’occasione utilissima perché la pittura sia un racconto che si faccia storia”, così nel comunicato stampa generale.

Cinquantacinque gli artisti coinvolti, ognuno con la propria individualità, in alcuni casi contrastanti le une con le altre, ma che insieme racconteranno un pezzo di storia. Artisti molto noti come Guttuso, Turcato, Schifano, Dorazio, Scialoja, e meno noti al grande pubblico, come Ferroni, Ruggeri, Francese, Lavagnino. Una mostra dalle infinite sfumature quindi, dove accanto ad un quasi monocromo Dopo il tramonto (2000) di Piero Guccione il visitatore potrò godere degli sferzanti colori del Cantiere (1947) di Armando Pizzinato. E ancora Il Distributore del 1953 di Titina Maselli, La luna e i suoi imitatori (1966) di Gastone Novelli, i Cavallini che passano (1950) di Antonio Zoran Music.

“Come sempre mi è capitato in tutti questi anni, non sarà la categorizzazione della pittura né la suddivisione insistita per generi a guidarmi. Quanto desidero emerga, all’insegna della libertà del racconto, è la comprensione di una ricchezza straordinaria che la pittura italiana ha avuto in quei decenni”, queste le parole di Marco Goldin curatore della mostra, riportate sul comunicato stampa.

“La lingua che (…) questa mostra vuole dire, è quella della compatibilità tra il quotidiano e una nota eterna e infinita che giunge ancora a noi dalla nobiltà della pittura antica”.

D’altronde Linea d’ombra, a partire dal 1996, anno della fondazione, ha dedicato questi decenni ad un’approfondita ricerca che aveva come tematica privilegiata, oltre all’Impressionismo, proprio l’arte del Novecento.

Parallelamente a questa mostra Marco Goldin riprende infatti un vecchio ‘discorso’, riproponendo a distanza di circa ventanni gli stessi artisti di un’esposizione presentata a Palazzo Sarcinelli di Conegliano nel 1995, che aveva come titolo Pittura come poesia. I pittori, rappresentanti di quella cosiddetta ‘generazione di mezzo’, saranno presenti in questa rinnovata occasione con un nucleo di quattro opere ciascuno: Claudio Olivieri, Claudio Verna, Mario Raciti, Pier Luigi Lavagnino, Attilio Forgioli, Ruggero Savinio, Franco Sarnari, Piero Guccione, Piero Vignozzi, Gianfranco Ferroni, Piero Ruggeri e Alberto Gianquinto, cui si aggiunge il siciliano Vincenzo Nucci.

Titolo della mostra attuale De Pictura. Dodici pittori in Italia, che sarà allestita, sempre fino al 17 aprile, a Palazzo Giacomelli, lungo la Riviera del Sile, sede nobile di Unindustria Treviso, cui si deve l’iniziativa.

 

Da Guttuso a Vedova a Schifano. Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento

Museo di Santa Caterina

Treviso, Piazzetta Mario Botter, 1 - Dal 29 ottobre 2016 al 17 aprile 2017 - http://www.lineadombra.it/ita/index.php

De Pictura. Dodici pittori in Italia

Palazzo Giacomelli
Treviso, Piazza Garibaldi, 13 - Dal 29 ottobre 2016 al 17 aprile 2017 - www.palazzogiacomelli.it

 

  1. Afro, Cow Boy, 1952, tecnica mista su tela, cm 109 x 109, collezione privata
  2. Renato Birolli, Folgore sulla collina, 1955, olio su tela, cm 116 x 89, collezione privata
  3. Alberto Burri, Nero, 1956, acrilico, collage e mista, cm 88 x 100, collezione privata
  4. Piero Guccione, Dopo il tramonto, 2000, olio su tela, cm 76 x 70, collezione privata
  5. Titina Maselli, Distributore, 1953, olio su tavola, cm 100 x 71, collezione privata
  6. Carlo Mattioli, Spiaggia d’estate, 1972, olio su tela, cm 116 x 83, collezione privata
  7. Antonio Zoran Music, Cavallini che passano, 1950, olio su tela, cm 73 x 100, collezione privata
  8. Gastone Novelli, La luna e i suoi imitatori, 1966, tecnica mista su tela, cm 280 x 160, collezione privata
  9. Armando Pizzinato, Cantiere, 1947, olio su tela, cm 102 x 148, collezione privata
  10. Emilio Vedova, Ciclo 61/62, 1962, olio su tela, cm 145,5 x 186, collezione privata