12. Felice Casorati: Bambina che gioca su tappeto rosso, 1912, olio su tela, Gand, Museum voor Schone Kunsten

E’ in corso in questo periodo a Palazzo Roverella di Rovigo la coloratissima mostra “I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d’avanguardia”, a cura di Giandomenico Romanelli.

Tanti artisti, non tutti conosciuti allo stesso modo, e forse proprio per questo ancora più interessanti da vedere. Tante influenze reciproche. Perché l’intento della rassegna è quello di proporre al pubblico un insieme apparentemente eterogeneo, unito da un profondo e affascinante filo conduttore. Un filo rosso che, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, si sposta dalla Bretagna alla Francia, fino ad arrivare nel Bel Paese.

Due le principali correnti artistiche coinvolte in questo viaggio a ritroso: la scuola bretone di Pont-Aven e i Nabis. Ma oltre a queste anche esperienze nostrane ad esse strettamente legate, come il cenacolo guidato da Gino Rossi nell’isola di Burano e la galleria di Ca’ Pesaro diretta da Nino Barbantini. 

Attorno ad essi la figura preponderante di Paul Gauguin (che soggiornò a Pont Aven nel 1886 e nel 1888) prima della partenza per Tahiti e le isole Marchesi nel 1891.

Ricerca del colore come fonte emozionale, di forme nuove ed essenziali, di rinnovati termini espressivi cui ogni artista, indipendentemente dalla geografia, seppe poi dare il proprio taglio personalissimo.

E questa ricerca a Palazzo Roverella viene raccontata da circa cento opere, provenienti da musei e collezioni private, suddivise in cinque sezioni.

L’olio di Oscar Ghiglia, La camicia bianca o Donna che si pettina, del 1909; Belle au crépuscule di Maurice Denis;  Bambina che gioca sul tappeto rosso di Felice Casorati del 1912; Bretagna 1889 di Paul Gauguin.

Queste sono solo alcune delle straordinarie opere presentate al pubblico nelle accoglienti e rinnovate sale del palazzo. E ancora dipinti di Émile Bernard - altro personaggio chiave nella vicenda dei Nabis - Paul Sérusier, Felix Vallotton, Cagnaccio di San Pietro, Gino Rossi e Arturo Martini.

 “Sarà un movimento che cambierà la storia dell’arte e che immetterà l’arte stessa nella modernità”. Così in un servizio del Tg2 il Professor Roverella parla a proposito della corrente dei Nabis.

La pittura sintetica e simbolista dei ‘Profeti’ infatti (questa la traduzione del termine dall’antico ebraico) getterà le basi per lo sviluppo delle future avanguardie artistiche, dai Fauves all’Espressionismo, fino ad arrivare, con i suoi apporti nell’ambito delle arti applicate e della decorazione d’’interni, addirittura all’Art Nouveau.

 

I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d’avanguardia

Palazzo Roverella

Via Laurenti 8/10, Rovigo

Orario: dal lunedì al venerdì ore 9.00 – 19.00; il sabato e festivi ore 9.00 – 20.00

Chiuso i lunedì non festivi

http://www.palazzoroverella.com/

 

  1. Cagnaccio di San Pietro: Donna allo specchio, Verona, Fondazione Domus
  1. Bernard Emile: Bretonnes au goémon; Saint-Germain-en-Laye, musée Maurice Denis - Le Prieuré Photo (C) RMN-Grand Palais / Benoît Touchard
  1. Felix Vallotton: Ritratto di signora con scialle giallo, 1909, olio su tela, Aargauer Kunsthaus
  1. Maurice Denis: Le Dessert dans le jardin, 1897, Olio su tela, Saint-Germain en-Laye, Musèe Maurice Denis
  1. Oscar Ghiglia: La camicia bianca o Donna che si pettina, 1909, olio su tela, Viareggio, Istituto Matteucci
  1. Felice Casorati: La convalòescente, 1934, olio su tela, Venezia, Fondazione Musei Civici Ca’ Pesaro
  1. Maurice Denis: Belle au crépuscule, Olio su tela, Saint Germain
  1. Daniel de Monfreid: Portrait d’Amédée Calmel, 1893, olio su tavola, Quimper
  1. Cagnaccio di San Pietro: Primo denaro, 1928, olio su tavola, Collezione privata
  1. Maurice Denis: Mattino di Pasqua, 1892, olio su tela, Collezione privata
  1. Paul Gauguin: Bretagna, 1889, acquerello su carta,Manchester, The Whitworth, The University of Manchester
  1. Felice Casorati: Bambina che gioca su tappeto rosso, 1912, olio su tela, Gand, Museum voor Schone Kunsten