Autore non identificato Nascita della Vergine 1600 ca. Dipinto murale Dalle demolizioni della Chiesa di San Giacomo a Scossacavalli (primavera 1937) Roma, Museo di Roma (inv. MR 1649)

L’eliminazione della cosiddetta ‘spina di borgo’ tra il 1936 e il 1937 rappresentò da una parte una scelta ideologico - politica tesa a riconfermare, dopo i Patti lateranensi del 1929, la ‘conciliazione’ tra Stato e Chiesa, e dall’altra una scelta di natura architettonico - urbanistica legata all’accesso dei pellegrini alla Basilica di san Pietro.

Roma - E’ il 1657 quando Gian Lorenzo Bernini realizza il famoso “abbraccio” di colonne che caratterizza la piazza antistante la Basilica cristiana.

Da allora l’idea di creare un collegamento urbanistico più diretto con la basilica, cuore del Cristianesimo, e quindi con il Vaticano, prese vita in numerosi progetti che tuttavia non trovarono mai compiuta realizzazione.

La questione del Borghi esistenti nei pressi di San Pietro ha infatti radici lontane. Caratterizzata inizialmente dalla presenza di stranieri e pellegrini, la zona diventa successivamente quartiere di servizio legato alla Curia con presenze che andavano dall’alto prelato al servitore.

La mostra “LA SPINA. Dall’agro Vaticano a via della Conciliazione”, a cura di Laura Petacco e Claudio Parisi Presicce, dal 22 luglio al 20 novembre 2016 ai Musei Capitolini, racconta appunto questa affascinante storia. E lo fa a partire dalle origini.

E’ infatti suddivisa in tre distinte sezioni: Prima della Spina; La Spina dei Borghi; Cavare la “spina” a San Pietro, che rappresentano in qualche modo le tre tappe fondamentali della vicenda.

Attraverso questo suggestivo percorso fatto di molteplici documenti e testimonianze, anche di natura inedita, tra cui fotografie, dipinti, resti di affreschi e architetture, il visitatore è guidato in un viaggio che percorre secoli di storia, dalla prima età imperiale, a cui risalgono i primi interventi di bonifica della zona e la nascita delle prime ville suburbane, agli anni Trenta del Novecento in cui venne realizzata la ben nota Via della Conciliazione.

La demolizione della Spina, velocissima tra l’altro se si pensa che venne impiegato solo un anno (dal 29 ottobre 1936 all’8 ottobre 1937) fu sancita da un accordo tra Mussolini e Papa Pio XI e fu a lungo oggetto di discussioni, perché se da una parte riuscì a risolvere una questione secolare legata al rapporto tra Chiesa e Stato, dall’altra rappresentò l’eliminazione di uno spaccato di storia e di vita romana.

La ‘Spina di Borgo’, così veniva definito l’isolato rinascimentale dalla caratteristica forma allungata compreso fra Borgo Vecchio e Borgo Nuovo, rappresenta dunque un pezzo di quella ‘Roma Sparita’ di cui tanti artisti ci hanno lasciato nei secoli testimonianza: in mostra, tra gli altri, dipinti di Gaspar van Wittel, Ippolito Caffi,  Ettore Roesler Franz, stampe e disegni di Giuseppe Vasi.

Oltre ai dipinti e alle incisioni anche le immagini fotografiche svolgono ovviamente un ruolo documentario di primo piano. Esposte in mostra interessanti fotografie di Umberto Sciamanna e Romualdo Moscioni attraverso alcune delle quali è facile immaginare la sorpresa da cui il pellegrino doveva essere colto, una volta uscito dai borghi, di fronte al colonnato berniniano e alla cupola michelangiolesca.

Ad ulteriore testimonianza di questo la famosa video intervista ad Alberto Sordi (fruibile in mostra) che racconta la sensazione di meraviglia provata da bambino davanti alla piazza e alla cupola di San Pietro, raggiunte dopo aver attraversato le viuzze e le stradine ‘sparite’ di borgo Pio: “Un colpo di scena da rimanere a bocca aperta”.

LA SPINA. Dall’agro Vaticano a via della Conciliazione

Musei Capitolini

Piazza del Campidoglio, Roma

22 luglio – 20 novembre 2016

Orario: Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30

La biglietteria chiude un’ora prima.

www.museicapitolini.org

www.museiincomune.it

 

1. Panoramica della Spina dei Borghi, della piazza e della basilica di San Pietro. 1930 Da negativo su lastra in vetro Roma, Aeronautica Militare, Fototeca storica (inv. 560-30392)

2. Convenzione tra il Governatorato di Roma e gli architetti Piacentini e Spaccarelli relativa al progetto di sistemazione dei Borghi. Primo ottobre 1937 Roma, Archivio Storico Capitolino, Fondo Contratti Atti Pubblici, 1 ottobre 1937

3. Autore non identificato Nascita della Vergine 1600 ca. Dipinto murale Dalle demolizioni della Chiesa di San Giacomo a Scossacavalli (primavera 1937) Roma, Museo di Roma (inv. MR 1649)

4. Michel Wolgemut (1434-1519), Wialhelm Pleydenwurff (1460-1494) Pianta di Roma a volo d’uccello 1493 Xilografia acquerellata Roma, Museo di Roma (inv. MR 16921)

5.Tina Tommasini (1902-1985) La Spina di Borgo da piazza Pia 1936 Olio su tavola Roma, Museo di Roma, Gabinetto delle Stampe  (inv. MR 41637)

6. Capitelli di semicolonna con delfini accoppiati ai lati di un tridente I secolo d.C. Marmo bianco Roma, scavi per la realizzazione della rampa di accesso al parcheggio del Gianicolo (1999) Roma, Museo Nazionale Romano, Palazzo Altemps (inv. 475830 e inv. 475838)

7. Gaspar van Wittel  (1653-1736)Veduta di Tor di Nona Tempera su pergamena 1682-1688 Roma, Musei Capitolini, Pinacoteca Capitolina (inv. PC 74)

8. Base di candelabro Prima età augustea Marmo lunense Roma, via della Conciliazione (1948) Roma, Musei Capitolini, Centrale Montemartini (inv. S 2771)

9. Umberto Sciamanna (1891-1963) Piazza Pia, Palazzo Sauve e i Palazzi progettati dall’arch. Luigi Poletti. 1930 Da negativo su lastra in vetro Roma, Museo di Roma (inv. XC 6190)

10. Umberto Sciamanna (1891-1963) Scorcio di Borgo Vecchio inquadrato da piazza Scossacavalli, sulla destra parte di Palazzo dei Convertendi, sul fondo il colonnato e la basilica di San Pietro. 1930 Da negativo su lastra in vetro Roma, Museo di Roma (inv. XC 6208)

11. Ignoto pittore fiammingo Corteo papale a Ponte Sant'Angelo 1646-1656 Olio su tela Roma, Museo di Roma (inv. dep PV 117), in deposito dal Museo di Palazzo Venezia 

12. Rilievo con divinità alessandrine Metà II secolo d.C. Marmo proconnesio Roma via della Conciliazione (1942) Roma, Musei Capitolini, Centrale Montemartini (inv. S 2425)

13. Afrodite accovacciata I secolo a.C. Marmo greco a grana grossa Già nella collezione Cesi in Borgo Roma, Museo Nazionale Romano, Palazzo Altemps (inv. 8565)

14. Autore non identificato Sibilla Persica 1600 ca. Dipinto murale Dalle demolizioni della Chiesa di San Giacomo a Scossacavalli (primavera 1937) Roma, Museo di Roma (inv. MR 43760)

15. Autore non identificato Sibilla Persica (particolare del volto della Sibilla) 1600 ca. Dipinto murale Dalle demolizioni della Chiesa di San Giacomo a Scossacavalli (primavera 1937) Roma, Museo di Roma (inv. MR 43761)

16. Ciro Santi (attivo nella seconda metà del XVIII secolo) Alzato del progetto di Cosimo Morelli per la sistemazione di Piazza San Pietro Post 1776 Acquaforte Roma, Museo di Roma, Gabinetto delle Stampe (inv. MR 10302)

17. Mimì Quilici Buzzacchi Gli Obelischi 1950 Galleria d’Arte Moderna