Roma - Grande attesa per la nuova edizione di “Vacanze romane”, la commedia musicale più romantica di tutti i tempi, che vede protagonisti Serena Autieri e Paolo Conticini.
Tratto dal pluripremiato film diretto da William Wyler e interpretato da due leggende del cinema come Audrey Hepburn e Gregory Peck, questo meraviglioso affresco di Roma, che generosa e sognante riemerge dalla guerra, è l’ultima testimonianza teatrale del monumentale sodalizio artistico tra Pietro Garinei e Armando Trovajoli.
Roma - Grande inizio di stagione per il Teatro Ambra Jovinelli. Il sipario si apre con un protagonista assoluto del mondo dello spettacolo italiano: Massimo Ranieri sarà Riccardo III nello spettacolo di cui firma anche la regia. Una nuova sfida teatrale per Ranieri, che torna in scena a Roma – per la seconda volta - con un allestimento imponente di 18 attori, la traduzione e l'adattamento di Masolino D'Amico, uno dei massimi anglisti al mondo, e le musiche composte appositamente da Ennio Morricone.
Roma - Mario Sposato è tra gli artisti calabresi che si stanno ponendo all’attenzione del pubblico. La sua produzione artistica riflette il suo percorso di vita. Nato in provincia di Cosenza, contribuisce con la sua famiglia a costruire una solida impresa turistica. Tutto sembrerebbe destinato a seguire binari prestabiliti fino a quando, la morte prematura del fratello, gli provoca un profondo cambiamento esistenziale. Il mare, l’attività di famiglia non riescono più a riempire il vuoto interiore.
“Gli uomini possono sopravvivere senza amore, ma le donne no”, così afferma Diane Kruger nel finale di Padri e figli, che racconta i sentimenti, ma non banalmente e dell’importanza del rapporto con i genitori, che determina la nostra capacità di amare.
Quarto film di Gabriele Muccino diretto in America (La ricerca della felicità, 2006, Sette anime, 2008, Quello che so sull'amore, 2012) Padri e figlie racconta dello scrittore Jake Davis (Russell Crowe) che, rimasto vedovo a causa di un incidente stradale, deve occuparsi della figlia Katie (Kylie Rogers).
Roma - Il racconto di una success story imprenditoriale può essere narrato in modi diversi, rispecchiando il differente approccio dei protagonisti e scrittori. A New York, in un roof garden, rappresenterebbe probabilmente la celebrazione del self made man, condito con una spolverata di calvinista visione della ricchezza, dell’uomo che ha come segno della benevolenza divina l’abbondanza dei beni.
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