Una settimana estremamente positiva quella che si sta concludendo per i giallorossi. Dopo la vittoria di venerdì scorso contro il Carpi la Roma ha affrontato con molto onore l’attesissima sfida di Champions League contro il Real Madrid di fronte ad uno stadio Olimpico quasi completamente esaurito.
Roma - Nonostante la (prevedibile) sconfitta contro il Real si è vista in campo una squadra propositiva, che è riuscita a non farsi fagocitare dagli avversari e a tratti anche a metterli in difficoltà.
In un campo infuocato e dopo il vantaggio del club turco, la squadra di Stefano Pioli raggiunge un pari prezioso con Milinkovic-Savic
Istanbul- L'ultima volta che la Lazio s'era affacciata in terra di Turchia per un match ad eliminazione diretta, i più accaniti tra i tifosi biancocelesti lo ricorderanno, era stato in occasione di una gara maledetta. Contro il Fenerbahce, infatti, il club dell'allora allenatore Vladimir Petkovic aveva salutato i Quarti di Finale di una splendida campagna di Europa League a causa di un 2-0 tanto ingiusto quanto influenzato da decisioni arbitrali dubbie.
Una buona Roma esce dal campo con una sconfitta immeritata.
Roma - Contro un Real Madrid, non così irresistibile come squadra, ma irresistibile per i singoli giocatori che la compongono, la Roma già nella partita di andata perde molte delle speranze di qualificazione al prossimo turno. La partita termina con un secco 0-2 in favore degli spagnoli e, per i giallorossi, sarà difficile se non impossibile, affermarsi al Santiago Bernabeu con tre goal senza subirne alcuno.
Una male assortita compagnia di teatro è in scena con un’orribile commedia sull’invasione tedesca del ”43.
L’assenza di pubblico, quindi d’incassi, non concede la possibilità di estinguere le rate di un’ipoteca accesa per l’allestimento e un ufficiale giudiziario inizia a pignorare costumi, luci ed effetti, trascinando la commedia in un gorgo d’involuzione minimalista. Poco prima del Caporetto, il salvifico avvento di un imprenditore tedesco le restituisce fasti mai sperati.
Un western sui generis in perfetto stile tarantiniano. Scritto e diretto dallo stesso Tarantino, che al suo ottavo film segue la scia di Django (2012) e mette in scena otto personaggi, ma nessuno è realmente chi dice di essere.
Il film è diviso in capitoli, come succedeva in Kill Bill vol. 1 e 2 (2003-2004). La prima parte è un po’ più lenta e introduttiva. Il cacciatore di taglie John Ruth (Kurt Russell) porta con sé la fuorilegge Daisy Domergue (Jennifer Jason Leigh). L’uomo, noto come “il boia”, ha l’abitudine di consegnare le sue vittime ancora vive fino al patibolo.
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